love each other again

ventisette

La mattina dopo ci svegliammo a causa della sveglia di Jay.

«Cazzo Jay, spegni questa sveglia di merda!» imprecò Camilla, stropicciandosi gli occhi.

In risposta, la mora sorrise.

«Oggi io e Stella dobbiamo andare a scuola,» disse sbadigliando.

«Scusate, mi rendete partecipe dei vostri discorsi mattutini?» mi alzai a mezzo busto e sbadigliai anche io a mia volta.

Fecero una risata dato lo stato dei miei capelli.

«Vado prima io in bagno!» urlò Jay, correndo verso il bagno.

«Sei un caso perso!» urlai a mia volta.

Scesi dal letto e andai a fare colazione.

«Ma di Jav nessuna notizia? Non ti ha mandato neanche un messaggio?» chiese la bionda, inzuppando un biscotto nel latte.

«Nessuna,» mi alzai e sparecchiai la tavola. Nel frattempo, Jay uscì dal bagno.

Mi diressi al suo interno, mi lavai faccia e denti, e diedi una spazzolata ai miei capelli spettinati dalla notte.

Poi passai a vestirmi. Misi un top nero e un paio di jeans baggy dello stesso colore. Ai piedi le mie amate campus ed ero pronta.

«Ci vediamo dopo, amore,» diedi un bacio sulla guancia di Camilla.

La salutò anche Jay e ci avviammo verso la scuola.

«Oggi a pranzo vieni da me?» guardai la mora con occhi dolci.

«Certo, facciamo venire anche Nat.»

«Sì, ne sarei davvero contenta.»

Tra una chiacchiera e l’altra, arrivammo a scuola.

Vidi Jav stare con il suo gruppo di amici. Gli passai davanti facendo l'indifferente, ma sentii una presa intorno al mio polso.

POV's Javon

Era da ieri che non sentivo Stella. La vidi passare davanti a me come se nulla fosse. Così la bloccai per il polso e la girai verso di me.

«Cosa vuoi?» mi guardò in modo scocciato.

«Mi spieghi cosa ti prende?» la guardai in modo interrogativo.

«A me non prende niente,» rispose indifferente.

«Non mi sembra, così non mi saluti neanche.»

«Ciao,» rispose secca.

Mi stava per caso prendendo in giro?

Tolse il suo polso dalla mia presa.

Decisi di non entrare a scuola e andai a casa di Stella, dove sicuramente avrei trovato Camilla. Lei avrebbe potuto darmi spiegazioni.

«Ragazzi, ci vediamo domani,» mi avvicinai ai miei amici e, senza dare spiegazioni, me ne andai.

Arrivai davanti casa di Stella e suonai il campanello.

«Ciao Jav, che ci fai qui? Stella è a scuola, torna dopo.»

«Non sono qui per lei, ma per te,» incrociai le braccia al petto.

«Ah, okay, entra,» mi fece entrare e ci sedemmo al tavolo della cucina.

«Cosa mi devi dire?» chiese curiosa.

«Cosa prende a Stella?» dissi diretto, senza troppi giri di parole.

«Perché?» stava palesemente facendo la finta tonta.