𝑷𝑶𝑾𝑬(𝑹𝑬𝑫) -𝒾𝓃𝒻𝑒𝓇𝓃𝑜 𝑒 𝓅𝒶𝓇𝒶𝒹𝒾𝓈𝑜-

5

KENJIRO

Non ho idea di so cosa stracazzo stia succedendo.
Proprio non lo so.

Che cosa diamine ci faccio sdraiato in cilindro pieno d'acqua ghiacciata? Perché il mio intero corpo è paralizzato? Da quanto tempo sono immerso qui dentro?

Improvvisamente mi tornano in mente le grida dei miei amici. Le grida di Hell, quando Trace è stata sparata.

Sento il petto contorcersi dal dolore.

Non ci posso credere che Trace sia morta. Negli ultimi mesi, lei è stata una mamma un po' per tutti. Si è presa cura di noi, e si assicurava che mangiassimo il giusto, anche quando eravamo chiusi in quel cazzo di ospedale di merda.

Ne abbiamo passate tante, ma con lei abbiamo lottato e vinto contro la stazione.

E poi, Trace con mia mamma andava parecchio d'accordo. In un solo giorno erano diventate amiche che si scambiano ricette. — Forse non si scambiavano veramente ricette, ma non è questo il punto — Il fatto è che ho sempre immaginato che un giorno lei avrebbe preso il controllo della città, rimettendola a posto.

Pensavo che sarebbe diventata la nuova Leader dei Terrestri.

Invece è stata uccisa. Uccisa molto probabilmente da Roxanne Hale, la madre di Heaven.

Dopo che la jeep si è capottata non ricordo più nulla. Niente di niente. E adesso mi trovo a mollo dentro questo cilindro, con indosso una maschera che mi permette di respirare, attaccata a vari fili.

Mi rendo conto che probabilmente siamo tutti nella merda più totale. Roxanne deve averci catturato e portato chi sa dove per i suoi malati esperimenti.

Adeline.

Il solo pensiero mi uccide.
Mi squarta vivo, e mi pugnala dritto al cuore.

Proprio ora che stava bene... proprio ora che aveva smesso di intossicarsi... si trova chiusa qui dentro, con quella psicopatica di suo madre che tornerà ad imbottirla di farmaci.

Potrebbe cercare di uccidersi, e questo mi terrorizza a tal punto da non permettermi di respirare.

Non posso perderla.
Non posso perderla, non posso lasciare che si faccia del male, non posso...

Mi manca il respiro.
Annaspo, la maschera si appanna, e mi sento strozzare, come se qualcuno cercasse di soffocarmi.

Apro la bocca alla ricerca d'aria, vorrei urlare al mondo intero, vorrei dimenarmi e spaccare ogni cosa, ma il mio intero corpo è paralizzato.

E più penso che non riesco a respirare, e più mi uccido da solo.

"Quando non riesci a respirare, quando hai un'altro attacco di panico, e conta e respira lentamente. D'accordo, fratellone?"

Sento la voce di Yumi nella mia testa. Sento che sta contando, e forse sto impazzendo, perché lei non è qui, ed io non so neanche se stia bene o...

"Conta. Conta e respira."

No, no no e ancora no, io ho bisogno di uscire di qui. Mi sento soffocare, e questa capsula è così piccola che mi sento imprigionato. Soffrire di claustrofobia non aiuta neanche, in una situazione del genere.