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HEAVEN


Quattrocentotrentadue, Quattrocentotrentatrè, Quattrocentotrentaquattro...

Smetto di colpo di contare i respiri, non appena sento la porta della stanza venire aperta nuovamente.

M̶i̶a̶ m̶a̶d̶r̶e̶ Roxanne entra per prima, seguita da quattro guardie che trascinano Hell. Lui non appena mi vede grida il mio nome. Grida cercando di liberarsi, ma le guardie lo hanno ammanettato, e li puntano i fucili contro.

«No, no... vi prego... vi prego, non fateli del male...» Singhiozzo, ma nessuno mi ascolta. Hell viene fatto sedere nella sedia di fronte a me. Viene legato, e, come me, intorno al collo li viene messo un collare nero elettrico. Così come ai polsi e alle caviglie.

Hanno detto che servono per rilasciare scariche elettriche più potenti.

«Sono io che ho fatto esplodere i sieri! Sono io che sono scappata!» Urlo, strattonando la presa.

Fisso Roxanne negli occhi, desiderando vederla bruciare. Sono stata di nuovo immersa nel cilindro con l'acqua ghiacciata, quindi il mio calore è stato "disattivato" ancora una volta.

«Sapevi che anche Hell è riuscito a scappare?» Dice Roxanne, girandomi intorno.
«Ha colpito suo padre alla testa con una costosissima bottiglia di scotch. Ha rubato un suo coltello, e ha ucciso una mia guardia.» Ora sta guardando lui.
«Quindi, la questione è molto semplice: voi avete bisogno di una lezione, e devo anche indebolirvi a tal punto che quando i sieri saranno pronti, potrò cancellarvi la memoria più facilmente.»

«Sei una maledetta psicopatica!» Urla Hell dimenandosi.
«È tua figlia quella che hai davanti agli occhi! Tua figlia, cazzo!»

Le lacrime mi rigano gli occhi.

«Mia figlia ha bisogno di essere controllata. Desiderava diventare come me, fino a quando non ha conosciuto tutti voi!» Dice brusca.
«Non avrebbe mai dovuto incontrarti. È stato un errore. Ma Helios ha fatto come al solito di testa sua, e ha lasciato che tu diventassi la sua guardia!»

«Io non ho bisogno di essere controllata!» Sbotto, fulminandola con lo sguardo.
«Pensi che dopo avermi torturata ti adorerò di nuovo come facevo da bambina? Pensi che delle scosse elettriche del cazzo mi faranno cambiare idea?»

Gesù... sono persino sorpresa da me stessa.
Ma non mi farò mettere i piedi in testa da lei.

«Stai parlando con tua madre, modera i termini!» Grida lei.

«E tu hai davanti tua figlia, eppure la stai torturando.»

Il mio cuore si frantuma.

«Bene, arriviamo in fretta la punto.» Dice lei, sistemandosi il camice. In mano tiene un piccolo telecomandino, forse per poter azionare le scosse elettriche.
«Heaven, dove si trova mio figlio Thomas?»

La guardo ridendo.
«Tuo figlio Thomas, si trova il più lontano possibile da te. Ti bastano due figlie da torturare?»

Lei sorride, e preme un pulsante nel telecomandino.

Hell inizia ad urlare.
I collari e bracciali si illuminano di verde facendo uno strano rumore. Hell si contorce dal dolore, urlando e strattonando le cinghie con cui è legato.

𝑷𝑶𝑾𝑬(𝑹𝑬𝑫)  -𝒾𝓃𝒻𝑒𝓇𝓃𝑜 𝑒 𝓅𝒶𝓇𝒶𝒹𝒾𝓈𝑜-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora