𝑷𝑶𝑾𝑬(𝑹𝑬𝑫) -𝒾𝓃𝒻𝑒𝓇𝓃𝑜 𝑒 𝓅𝒶𝓇𝒶𝒹𝒾𝓈𝑜-

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YUMI

Mi sto preparando in tutta fretta, perché Ryan cinque secondi fa mi ha detto che saremmo andati al lago, per sfogarci e divertirci un pochino, prima di affrontare le faccende che ci aspettano. Come per dire che il mondo può aspettare.

Dirmelo prima no?

È tipo una vita intera che mi fisso allo specchio. Non ho mai indossato un costume, e mi sento praticamente nuda, quindi mi fa sentire a disagio. È come essere in biancheria intima. Non cambia nulla, solo che un costume viene chiamato "costume" perché lo si usa per fare il bagno.

E poi... faremo veramente il bagno? Nuoteremo nel vero senso della parola? Oddio... non credevo che l'avrei mai fatto. Non so neanche nuotare, ma non importa, voglio imparare. Voglio tuffarmi e nuotare in quell'immenso lago, anche se sarebbe più bello poter bagnarsi con i vestiti. Non mi va proprio di indossare il costume.

«Allora, sei pronta?» Mi chiede Ryan sbucando dalla porta della nostra stanza.
I suoi occhi perlustrano tutto il mio corpo, e sulle sue labbra compare un sorrisino soddisfatto.
«Certo che ti ho dato proprio un bel bikini, eh»

Sì, è carino, ma non mi va di stare mezza nuda davanti a tutti. Per le persone di anni e anni fa... era normale? Come facevano ad andare in spiaggia e sentirsi a proprio agio, in costume, davanti a centinaia di persone, compresi i loro famigliari?
Sì, i tempi sono proprio cambiati.

Mi guardo ancora un volta allo specchio, e, escluso l'imbarazzo, il bikini mi piace. È grigio tortora, con delle sfumature sul nero. Il pezzo di sopra è fatto a triangolo, e il pezzo di sotto è a vita alta, legato con dei nodini. Sì è carino.

Lancio un'occhiata a Ryan, e noto che anche lei indossa già il suo costume. È come il mio, solo argentato, come i suoi capelli. Le sta d'incanto.

«Sì, sono pronta.» Afferro l'asciugamano che mi ha lasciato piegato sul letto — anch'esso grigio — e la seguo, mettendomi le scarpe al volo.
«Vengono anche gli altri, vero?»

«Certo, sono già in macchina con Adam e Ian. Noi siamo le ultime.» Usciamo di casa, saliamo le scale che portano alla sala di controllo, e prendiamo l'ascensore per raggiungere i pick-up.
«Evy invece è andata con Thomas alla scuola per farli conoscere i suoi compagni. Da domani inizia anche lui.»

Sorrido più felice che mai.
È davvero una bellissima notizia questa, non ci posso credere che Thomas potrà finalmente andare a scuola, e frequentare bambini della sua età, invece che psicopatici assassini.
Wow, è proprio una bella notizia.

* * *

Un quarto d'ora dopo siamo finalmente arrivati al lago. Abbiamo steso gli asciugamani nel terreno un po' sabbioso, e abbiamo messo la crema solare, dopo che Adam ci ha inculcato per tutto il viaggio quanto possono essere pericolosi i raggi ultravioletti, e robe così.

Mi guardo in torno, e ancora tutto ciò non mi sembra reale. Siamo al lago, in costume, e stiamo per fare il bagno e qualche tuffo, invece che preoccuparci di ammazzare qualcuno, o scappare da qualche prigione.

Siamo felici.
Stiamo vivendo normalmente...
È tutto ciò è così bello da sembrare un sogno.

Non avrei mai e poi mai pensato che avrei vissuto tutto ciò. Non mi sarei mai immaginata che avrei potuto vivere felicemente in una zona verde. Ma a quanto pare... mai dire mai.