HEAVENDa quando sono nata ho sempre sognato di vedere come fosse il pianeta Terra prima che le tempeste solari e le radiazioni lo distruggessero.
E ora... c'è l'ho davanti ai miei occhi.
Siamo appena atterrati fuori dalla barriera incandescente che hanno creato i GM per proteggere la Zona Verde. Siamo scesi dall'aereo militare, seguiti da tutti i Terrestri.
Abbiamo davanti ai nostri occhi una parte del nostro pianeta ancora abitabile. I miei piedi sono sulla terra arida, ma a pochi passi da me ci sono prati. Montagne. Colline. C'è un lago immenso, con l'acqua blu come il cielo. Ci sono veri prati con vera erba. C'è terra, e non sabbia o terra arida.
Dentro quella barriera, il mondo non si è mai fermato. Ha continuato ad andare avanti, nonostante la Terra stesse morendo lentamente.
Mi sembra quasi di essere finita su un'altro pianeta. Oppure è questo il paradiso?
«Benvenuti nella nuova era.» Canticchio, mentre camminano affiancata dai miei amici, e con alle nostre spalle i Terrestri, gli ultimi rimasti della razza umana.
È incredibile essere qui. Non mi sembra neanche vero. Sta accadendo veramente? Sta succedendo veramente tutto ciò? Oppure sto solo sognando?
Gesù...La Zona Verde me la immaginavo molto più piccola di quello che effettivamente è. Il territorio all'interno della barriera è quasi immenso.
Ci avviciniamo, proprio dove la terra arida incontra il verde. Alzo una mano davanti a me, e la barriera scintilla di rosso. Sento un calore piacevole solleticarmi la mano. Sorrido, ritirando indietro la mano.
«Dovremmo passare e andare a cercare qualcuno. I Terrestri non possono superare la barriera senza diventare cenere.» Mi ricorda Hell.
Giusto, l'avevo dimenticato che solo noi GM possiamo superarla.
«Sì, dovremmo...», tento di dire, ma mi interrompo non appena vedo arrivare tre persone, dall'altra parte della barriera.
Sono una donna e un uomo sulla quarantina, con davanti a loro una ragazza della nostra età.
Camminano fino a raggiungere il confine, e ci guardano incrociando le braccia al petto.«L'inferno e il paradiso in persona, vi stavamo aspettando.» Dice la ragazza, con un sorriso malizioso sul volto.
Ha la pelle scura, capelli cortissimi — quasi rasati — di color argento, e degli occhi color nocciola. Indossa dei jeans cargo neri e un corpetto argentato con dei lacci neri che le fasciano il petto. Ai piedi ha degli stivali come i nostri, e al collo ha un laccio con appeso un dente di qualche animale.Mette quasi i brividi. E per giunta, come fa a sapere chi siamo? E perché ci stavano aspettando?
La ragazza si sposta verso sinistra, sporgendosi per controllare i Terrestri alle nostre spalle.
«Avete imprigionato i vostri genitori, questo significa che non siete qui per ammazzarci. Un buon segno direi.» Sorride, e torna a guardarmi.
«È un piacere avervi qui. Sappiamo chi siete, e siamo a conoscenza della rivoluzione a cui avete dato inizio. Vi abbiamo osservato a lungo.»«Osservato?» Ripeto, guardandola confusa.
In che senso ci hanno osservato?
Come fanno a sapere chi siamo e cosa abbiamo fatto?«Già, ma ne parleremo più tardi. Che ne dite di entrare in quella che voi chiamate "Zona Verde?"» Ci dice, ma senza aspettare una risposta.
Tira fuori dalla tasca una radiolina, e in una lingua straniera dice qualcosa che non capisco.E poi, all'istante arrivano altre persone. Donne e uomini. Si apre un varco nella barriera, come una porta trasparente, così che anche i Terrestri possano passare.
Prendo un profondo respiro, e non riesco a trattenere il sorriso mentre metto i piedi nel prato, camminando verso quella che sarà la nostra nuova casa. Alzo le mani al cielo, respirando a pieni polmoni. L'aria sembra persino più buona.
Una volta che tutti siamo entrati nella Zona Verde, la barriera si richiude. Gli uomini che sono arrivati prendono i nostri prigionieri, e li scortano via da qualche parte. Altri, invece, conducono i Terrestri verso delle abitazioni.
Ma al momento non mi importa nemmeno.
Non riesco proprio a scollare gli occhi da ciò che mi circonda.Davanti a me c'è un prato immenso. Più si va avanti e più scende, con un sentiero fatto di sassolini. Infondo riesco a vedere un bellissimo lago gigantesco. I raggi di sole riflettono nell'acqua blu come il cielo, facendola scintillare.
Tutt'intorno al lago, ci sono della casette rosse sull'acqua, sollevate da delle palizzate in legno. Hanno il tetto fatto di erba, e noto che le finestre e le porte sono bianche. Sono così graziose che sembrano uscite dalle favole.
Più in lontananza riesco a vedere un piccolo centro, e anche lì le casette sono rosse, bianche, verdi e gialle, con il tetto appunta.
La Zona Verde è racchiusa a semicerchio dalle montagne altissime. C'è anche una cascata che cade a picco sul lago. E nella roccia, ad una certa altezza, ci sono delle case rettangolari, in vetro, appese sul vuoto, e tutte collegate tra di loro con dei tunnel che sembrano quasi volare. Come ci fanno ad arrivano lassù?
«Porca puttana... porca puttana, non ci posso credere. Oddio, quindi era così la Terra prima che crepasse?», esclama Kenjiro ridendo, girandosi intorno con il sorriso più bello di sempre.
Ady, invece, si limita a sorridere come non mai, mentre alza le braccia al cielo e gira su se stessa, come se stesse ballando.Thomas è accucciato a terra, che accarezza con il palmo della mano l'erbetta soffice. Evy e Yumi si abbracciano sorridendo, mentre osservano ciò che le circonda. Nel frattempo Hell guarda attentamente — come me — le casette volanti sospese sulle pareti rocciose della montagna.
«È meraviglioso, vero?», la ragazza sorride.
«Ad ogni modo io sono Ryan, e loro sono i miei genitori, Daven e Linn.»«È un onore avervi qui», dice Linn sorridendo. Ha i capelli biondi, così come suo marito. Occhi nocciola come la figlia, ed entrambi indossano vestiti comodi, come pantaloni e magliette. Nessuno è vestito in maniera elegante, e nessuno indossa tute con armi nascoste da qualche parte.
Una volta che ci siamo salutati Ryan si volta verso i suoi genitori dicendo: «Linn, Daven, jeg skal ta meg av dem. Dere hjelper de jordiske. Vi sees senere.»
Li guardo sbarrando gli occhi.
È Norvegese quello?Linn e Daven ci salutano, e poi se ne vanno.
«Cosa vi siete detti?», chiede Yumi.
«Non gli ho detto come ammazzarvi, state tranquilli. Andranno ad occuparsi dei Terrestri, voi invece verrete con me.» Ci fa un cenno, e poi si avvicina ad un pick-up nero parcheggiato su una strada sterrata sulla sinistra. Ha cinque posti, più un cassone sul retro.
«Allora, salite o no? Sono anni che vi aspettiamo, volete farmi diventare una vecchia decrepita prima di riuscire a parlare con voi?», sale in macchina, e noi tutti ci lanciamo una svelta occhiata.«Se invece di salire inzucchero in macchina?», dice Kenjiro ridendo come un cretino mentre sale sul cassone.
«E se invece di insultarti ti uccido direttamente?», risponde Hell.
«E se invece di fare i cretini fate le persone serie?» ci grida Evy dai sedili posteriori.
«Noi? Persone serie? Anche tu sai fare delle belle battute, mamma. Si vede proprio che siamo una famiglia», ribatte Kenjiro.
Ridacchio, osservando i miei amici ridere spensierati.
«Sì, siamo una bellissima famiglia.»

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𝑷𝑶𝑾𝑬(𝑹𝑬𝑫) -𝒾𝓃𝒻𝑒𝓇𝓃𝑜 𝑒 𝓅𝒶𝓇𝒶𝒹𝒾𝓈𝑜-
خيال علمي🔥🥀 QUARTO VOLUME DELLA (RED) SERIES 🥀🔥 [COMPLETA. Pubblicata: 7/10/2024] «𝘽𝙚𝙣𝙫𝙚𝙣𝙪𝙩𝙞 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙣𝙪𝙤𝙫𝙖 𝙚𝙧𝙖.» La Dottoressa Hale e l'ex comandante Helios hanno catturato i GM, ma questa volta non per ucciderli: ma per mandare avant...