YUMIDa piccola ho sempre amato vedere il mondo sottosopra. Mi sdraiavo sul letto, piegavo la testa all'indietro e guardavo la mia stanza capovolta.
Il mondo sembra un posto diverso.
E a quanto pare... l'abitudine è rimasta la stessa. È già qualche minuto che me ne sto sdraiata sulla poltrona, con la testa piegata all'indietro, fuori dal bracciolo, e le gambe a penzoloni.
La casa è bellissima.
I pavimenti sono di un parquet marroncino, e i mobile in color noce. E grazie alle vetrate, posso vedere ogni cosa. Al momento scorgo il lago sopra la mia testa, e il prato sotto i miei piedi.Sbuffo, tiro su la testa, e allungo una mano per afferrare dal tavolino il bicchiere su cui avevo versato un po' di liquore, o qualsiasi cosa sia. Ho preso il primo che mi è capitato.
Mando giù un sorso, e sento la gola pizzicare per il gusto amaro. Fa schifo, ma è anche buono. A quest'ora Kenjiro mi avrebbe strappato il bicchiere di mano, dicendo che sono 'troppo piccola' per bere.
Ma fanculo, sono sola in questa enorme casa, quindi faccio quel che mi pare e piace.
Butto giù un altro sorso, ma poi fermo, e osservo il liquido dorato, chiedendomi cosa diamine sto facendo. Odio bere. Mio padre era sempre ubriaco, beveva di continuo. Perché io sto facendo lo stesso?
Mi alzo di scatto dalla poltrona, e vado verso la cucina open-space. Svuoto il contenuto del bicchiere nel lavandino, apro l'acqua, e poi la richiudo avendo sciacquato il bicchiere.
Mi appoggio con le braccia sul bordo del lavandino, e mi bagno il viso con un po' d'acqua.
Se passo ancora qualche secondo da sola potrei impazzire. Tutti hanno qualcuno. Tutti hanno qualcuno da amare alla follia, qualcuno con cui passare il proprio tempo, quando poi ci sono io sola come un cane.
Forse avrei dovuto dire a Ryan che sarei stata a casa con mia madre e Thomas. È stato uno sbaglio scegliere di condividere la casa con lei.
Mi passo una mano tra i capelli, ricordandomi di averli ormai corti. Non ci ho fatto ancora l'abitudine. Sospiro, e mi volto di scatto non appena sento la porta di casa aprisi.
«Ciao, scusa se ci ho messo un po', i miei mi hanno trattenuta più del solito. E Dio... ringrazierò a vita di non abitare nella loro stessa casa.» Ryan si dirige verso il divano, e si butta sopra sospirando.
Rimango a fissarla per qualche istante.
Sì, già... io invece vorrei essere a casa con mia madre, così da sentirmi un po' meno sola.
Mi avvicino, e mi siedo anch'io, portandomi dietro la bottiglia d'acqua che c'era sul tavolo.
Ne bevo un sorso per scacciare via il giusto dannatamente amaro di quel liquore.«Ho della birra, oppure un po' d'alcol, se preferisci», mi lancia un'occhiata, con un sorriso beffardo sulle labbra.
«Non bevo alcol, l'acqua va benissimo.»
Sì, penso proprio che non toccherò più alcol per il resto della mia vita.
«Sei stata tanto in giro. Sei scappata lasciandomi sola in questa casa gigante.»«Avrei preferito stare qui con te che con i miei, fidati. Lo avrei preferito mille volte di più.» Si alza, va verso la cucina, e prende due ciotole, due cucchiai, del latte e dei cereali. Poi torna a sedersi. Versa il latte nelle ciotole, aggiunge dei cereali al miele, e mi passa una ciotola con il cucchiaio.
«Ti piace vero, latte e cereali?»
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𝑷𝑶𝑾𝑬(𝑹𝑬𝑫) -𝒾𝓃𝒻𝑒𝓇𝓃𝑜 𝑒 𝓅𝒶𝓇𝒶𝒹𝒾𝓈𝑜-
Science Fiction🔥🥀 QUARTO VOLUME DELLA (RED) SERIES 🥀🔥 [Pubblicata: 7/10/2024] «𝘽𝙚𝙣𝙫𝙚𝙣𝙪𝙩𝙞 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙣𝙪𝙤𝙫𝙖 𝙚𝙧𝙖.» La Dottoressa Hale e l'ex comandante Helios hanno catturato i GM, ma questa volta non per ucciderli: ma per mandare avanti il proge...