14. La nuova casa

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Jenny è rimasta contenta della mia promozione, ancora di più mio padre, credo di avergli tolto un enorme peso dicendoglielo.
Saputo del mio licenziamento, era in costante pena per me, oggi l'ho sentito risollevato.

A mia madre invece la storia puzza di bruciato dopo solo una settimana che lavoro in quello studio, ma lei è sempre contraria a tutto quello che faccio e dico, in generale non ha mai una buona parola per nessuno.
Le cose stanno andando bene con Kyler, gli sto dimostrando chi sono e come lavoro e questo mi sta facendo andare avanti.

Parcheggio l'auto nel box sotterraneo e rimango senza parole, è il posto più vasto mai visto in vita mia, ci si possono riporre quattro o più veicoli.
Afferro la mia valigia, quella con le cose essenziali, le altre andrò a prenderle nel corso dei giorni a casa di Jenny.
«Wow!» scopro esserci un ascensore all'interno del garage.
Lo prendo premendo il tasto giusto.

Ho il cuore in gola, mi sento come se fosse Natale ed il mio regalo fosse questo, una casa tutta da scoprire.
L'ascensore giunge al piano e mi si apre dinnanzi un vasto terrazzo con vista su Central Park.
È sfarzoso in ogni suo più piccolo dettaglio, mi affaccio alla ringhiera guardando il lago che si trova poco distante da questo appartamento.
«Non posso crederci... è tutto così bello che dovrei darmi un pizzicotto per capire se non sto sognando.» non è ancora finita, è giunto il momento di entrare in casa.

Mi avvicino alla porta vetro che lascia ben poco all'immaginazione e la faccio scorrere dopo aver inserito la chiave nella serratura.
L'ambiente è formale, arredato con mobili moderni.
Palchetto tutt'intorno e divani di pelle ad angolo, un arco di vetro separa il salotto da un'immensa cucina nera di ottimo marmo pregiato.
Giungo all'isola e l'accarezzo utilizzando solamente i polpastrelli, non ho mai visto niente di più lussuoso.

Un bagno seppur piccolo ma con tutto l'occorrente, chiude il piano di sotto.
Tra la sala e la cucina è presente una scala che sale facendo angolo, illuminata dai faretti posizionati dentro ai gradini.
Salgo ed il corridoio che mi si presenta dinnanzi mi lascia a bocca spalancata.

Il piano di sopra è anche più bello.
Un altro bagno, questa volta più spazioso, si mostra alla mia destra, dentro è presente tutto il necessario per una donna, a partire dalla vasca da bagno, un accappatoio di ottimo tessuto e un lavandino dove posso appoggiare lo spazzolino e tutti i miei effetti personali.

Guardo il tutto con aria stupefatta, sto immaginando le mie giornate qua dentro, i lunghi bagni caldi durante le giornate piovose... ah!!!
Non pensarci Raquel, procedi.

Sulla sinistra c'è una camera da letto spoglia, è presente solamente una scrivania ed un letto matrimoniale, non mi lascio abbattere da questo perché la vista davanti a me riesce a togliermi il fiato.
Da piccola, mio padre ha acquistato una casetta al mare dove andiamo solamente per trascorrerci le ferie e la mia camera è affacciata sull'oceano, mi facevo delle dormite molto rilassanti ed al mio risveglio, mi sentivo come cullata da quello spettacolo, al punto tale, che quando tornavamo a New York, mi sentivo spoglia.
Vedere questa bellissima vetrata che affaccia sul lago del parco più bello della zona, non ha prezzo.
Potrei mettere il computer in questa stanza e lavorare.
Proseguo ancora, il secondo bagno è bellissimo, doccia a due posti, lavandino che occupa altrettanto spazio e un dolce profumo di caramella, è il dispenser con dentro i profumi da bagno per ogni mio confort.

Al fondo dell'appartamento, l'ultima stanza ha le dimensioni del salone, un armadio a muro pazzesco, il letto formato king size e... ha il bagno!
La vasca è incastonata di mosaici rossi e blu, lo specchio è gigantesco e se penso che tutto questo è mio, mi viene uno svenimento!

Lascio la valigia in terra e mi corico sul letto che è morbido come una nuvola grazie alle lenzuola di seta.
«Subito a ficcanasare nella mia stanza, eh Nosy?!» urlo come una matta per lo spavento e mi alzo scattando.
«Tua stanza... ma....» sono confusa a contrario suo.
Se ne sta con le mani in tasca appoggiato allo stipite e mi guarda come se dovesse farsi la risata più lunga e sana della sua vita: «Sì, è la mia stanza mia piccola ficcanaso... la tua è quella di là.. un po' impersonale al momento ma potrai arredarla come preferisci, posso fartela riverniciare se quel colore non ti piace.» mi sento male, questa volta per davvero.

«Ma tu... condividi la casa coi tuoi assistenti?!» «Sì. Niente di personale, se sei qui significa che posso fidarmi ciecamente di te, Helen tutta questa fiducia se l'è giocata.» scuoto il capo, «Scusa ma non posso accettare... cioè... ho bisogno di un posto che posso definire mio.» e con te che giri con tutta la tua aria sexy per casa, non posso concentrarmi!
Mi avvio alla valigia ma lui non mi fa uscire dalla stanza, «Nosy... non crearti problemi, entra ed esci come preferisci, portati a casa le compagnie se ti senti sola o conosci qualcuno, io non ti sarò d'ostacolo.» carino e gentile... peccato che il problema non è questo.

«Eh ma...» «Farò in modo che non ti accorgerai nemmeno che esisto.» strizza un occhiolino e gli lascio vedere un piccolo sorriso imbarazzato.
«Sistemati pure nella tua stanza, mettiti comoda, si cena quando lo desideri.» detto ciò entra in bagno e ci si chiude dentro come se il momento e la conversazione appena vissuti, fossero i più naturali del mondo.

Mi guardo attorno ed il mio Natale è sfociato nella solita cena di famiglia dove la zia che non si vede da anni, trascorre parte della serata a strizzarti le guance e scopri di non avere più l'età per ricevere dei doni concreti che non siano calzini raccapriccianti e reggiseni per il tuo seno nascente, che ti mettono in imbarazzo davanti a tutta la famiglia quando apprezzano che stai divenendo una donna con una terza abbondante.

Sto per iniziare a convivere con il mio capo, dopo aver scoperto della sua relazione con la donna più fastidiosa nel mondo intero, e soprattutto, dopo essermi promessa di dimenticarlo.

Ora sì che mi serviranno gli album interi di Taylor Swift.

Ora sì che mi serviranno gli album interi di Taylor Swift

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