29. Il progetto prende forma

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Accosto dopo aver inserito le quattro frecce, mi è dietro con la sua auto.
Scendo dalla mia Ford e vado in sua direzione, si sta sgranchendo la schiena e non appena mi vede, un sorriso gli si dipinge in viso.
«Come mai da queste parti?» si morde il labbro inferiore, «Beh... ho sentito Gordon, visto che ritarderà anche lui e l'appuntamento sarà alle sedici, ho deciso di presentarmi di persona.» poteva dirmi di tornare a casa visto che non devo più fare le sue veci.

«Preferisci farmi andare a fare altro?» scuote il capo, si porta la mano destra al taschino della giacca ed afferra il pacchetto di sigarette, ne prende una e l'accende, è la prima volta che fuma in mia presenza, «È il tuo lavoro, Nosy, devi venire con me e spiegargli quella cosa dei social.» una nuvola di fumo esce dalla sua bocca e dalle sue narici.

«Non scherzare!
Cioè... no... no Kyler... è un'idea che non abbiamo menzionato a tuo padre... e se sbagliassi ancora?!
E se fallissi e vi facessi un danno impagabile?! Non ho più soldi... io...» si sposta dalla sua auto, mi appoggia le grandi mani sulle spalle facendo attenzione a non bruciarmi con la sigaretta: «Non sbaglierai niente, mi fido di te, Raquel.» i suoi occhi si posizionano nei miei e come se fosse un miracolo, trovo la mia calma.

«Vuoi davvero renderlo un prodotto pubblico seppur tuo padre lo vuole fare di uso professionale?» si porta la sigaretta alle labbra, «Ho sempre seguito degli schemi... ho fatto tutto quello che mi ha detto... guadagniamo ma mai quanto la Cosmetics Corp... mi sono chiesto dove stesse l'errore... eccolo, essere fottutamente lineari... poi sei arrivata tu con la tua vita programmata del cazzo... è bastato un piccolo frammento andato storto e hai perso tutto... ti sto aiutando a capire che non puoi vivere per lavorare e allo stesso modo ho capito che il metodo di mio padre è vecchio, antiquato... ed ora mi dico... perché continuare a seguire la linea se posso uscire dagli schemi e fare di testa mia e magari portare una soddisfazione a me stesso?!» il suo discorso mi motiva, non credevo vedesse in me uno spunto per migliorarsi.

«Grazie per "vita programmata del cazzo" però sì... hai ragione... quindi... non hai paura di sbagliare?» si porta ancora una volta la sigaretta alle labbra, «Se sbagliassimo, mio padre cederebbe la filiale a terzi...» mi rizzo sul posto, «Ma se andasse bene... farei più soldi in assoluto... hai presenza, sai parlare e sei bellissima, a te il compito di creare una pagina su qualunque social e di parlare del prodotto, ormai lo conosci a memoria.» da agente ad influencer la cosa cambia parecchio.

«Ehm... Kyler... non ho mai fatto l'influencer... non so se la cosa può prendere piede...» butta la sigaretta in terra e la calpesta, «Ma eri un'agente, quando convinci i clienti a lasciarci i diritti per lanciarli sul mercato, influenzi i terzi... gli fai credere di essere nelle mani giuste, sai farlo bene.» non rispondo, il suo discorso fila bene.

«Sali in auto, prendiamo un panino strada facendo e ti spiego come agiremo da adesso in poi... Roy si mangerà le mani.» «Perché il prodotto verrà lanciato da voi?» «Verrà lanciato da te, non hai capito, voglio asfaltarli.» mi strappa un sorriso, ingrana la prima e ci immettiamo nel traffico con una sola destinazione, la ditta di Gordon.

***

Non appena Daniel ha visto scendere Kyler dall'auto, ha perso il sorriso dalle labbra, forse per lui era l'ennesimo tentativo per cercare di convincermi a conoscerlo oltre ad una buona amicizia e con Kyler in giro, non può sbottonarsi tanto.

«Kyler... ti sei liberato?» «Contento?» ammicca sorpassandolo a passo deciso.
Mi avvicino a Daniel lasciando andare oltre il nostro capo sentito il saluto plateale di Gordon nel vederlo.

«Come mai ci sei anche tu?» «Credo che da oggi rivoluzioneremo un po' il tutto, Daniel.» sbuffa, questo implica ancora lavoro.
«Ma non preoccuparti, me ne occuperò io... ovvero, della parte del lancio, tu farai qualche viaggio per assicurarti essere tutto okay.» aggrotta le sopracciglia, «Fammi capire... mi sta tagliando fuori dal progetto?» «No, vuole lavorare su più fronti per avere maggiori incassi.» non riesce a vedere il lato positivo della cosa, la sua espressione continua ad essere accigliata, «Non vuole che lavori con te, è diverso.» possibile non riesca a focalizzarsi sulla cosa che ne verrebbe fuori se solo Gordon dicesse di sì?

Sospiro, la porta si apre e Kyler esce con le mani in tasca.
Guardo Daniel, se ne sta impalato a guardarlo male, non dovrebbe farlo data la mano che gli sta dando nonostante il suo colpo basso in adolescenza.

Sono in ansia, non sto più nella pelle, «... allora?» chiedo ed il sole illumina il suo viso niveo dagli occhi chiarissimi, toglie le mani dalle tasche ed allarga le braccia mostrandomi i pollici alti, «Da dopo il Ringraziamento, Daniel sul campo, tu in digitale, uso professionale e social media per un pubblico più ampio.» mi porto le mani alla bocca e mi viene spontaneo correre in sua direzione seppur come una papera zoppa per via delle solite scarpe scomode, arrivo tra le sue braccia e ci chiudiamo in un abbraccio che lo vede ad alzarmi da terra per fare un mezzo giro.

«Grazie per aver ascoltato la mia idea.» sussurro al suo orecchio, «Secondo me sei valida nel tuo lavoro, puoi solo portarmi fortuna ed ora... andiamo a cena per festeggiare.» ci voltiamo, Daniel ci sta guardando.

«Prenditi tutto il weekend, anzi vai fino al Ringraziamento, stai un po' con tua figlia.» il mezzo sorriso di Daniel è restio, lo odia e si vede: «Grazie boss.» risponde stizzito nonostante l'ennesimo favore da lui fatto.
Saliamo in auto e chiudiamo le portiere, «Ora passiamo da casa, ci cambiamo ed usciamo a festeggiare Nosy.» sorrido, non ho mai visto questi risultati prima o meglio, c'erano ma nessuno li ha mai festeggiati con me perché non avevo tempo di poterlo fare.
Non vedo l'ora di uscire con lui.

Il mio cellulare si illumina e lo afferro, è Daniel, lo vedo scrivere dallo specchietto retrovisore:

- Ho capito tutto...
Non sono io che non posso avere una possibilità...
Non è per la tua relazione chiusa da poco.
Tu hai in testa lui.
Ti ferirà e lo sai meglio di me.

Ignoro, sta parlando per gelosia, deve accettare che non vedo niente in lui e non lo voglio illudere, riguardo a Kyler... è bello averlo intorno, lo trovo attraente e fantastico spesso su di lui, è il mio capo ed abbiamo un legame meraviglioso.

 è bello averlo intorno, lo trovo attraente e fantastico spesso su di lui, è il mio capo ed abbiamo un legame meraviglioso

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