Siamo in auto per effettuare la tratta che ci condurrà a casa di mio padre, questa volta, con la leggerezza di essere un noi e non dover fingere di fronte agli occhi di nessuno.
Ho trascorso l'intero viaggio a tenere la mano di Kyler, ogni tanto la spostava per cambiare le marce, dopodiché è sempre tornato alla postazione.Abbiamo scherzato, parlato del più e del meno ed anche di lavoro, mi ha fatto molteplici complimenti per come sto portando avanti il profilo dell'azienda.
«Mi sono dimenticato di dirti che ieri ho parlato con mio padre.» rimango di gesso, dopo la loro ultima uscita, temo per il peggio ogni volta.
«È tutto okay?» annuisce, «Era riluttante all'idea di quel profilo ma ha controllato gli incassi del mascara e le visualizzazioni che fai e.... crede tu sia nata per quel genere di mansione.» alzo le sopracciglia senza parole.«Strano... nella mia vita ho sempre e solo pensato di dover essere un'agente...» «Invece sei tagliata per altro... hai un viso bellissimo, la parlantina sciolta e... sai bene quello che fai.» gli esce in maniera naturale.
Quando ero più piccola ed i primi social venivano a galla, obbligavo sempre la povera Jennifer, le cui idee di vita erano tutt'altre, a cercare di caricare dei video dove ci truccavamo o ci pettinavamo... non sono mai andati a buon fine e mi sono lanciata nell'università per fortuna perché riguardandoli ora, mi sono resa conto di doverli eliminare dalla piattaforma di internet per quanto erano di bassa lega.
«Ti ringrazio... in pochi mesi con te, ho capito realmente tutto quello che mi sono persa.» mi guarda con la coda dell'occhio, «L'ho capito subito non appena hai ficcanasato nei miei appunti da fotocopiare il primo giorno di lavoro che eri destinata a qualcosa.» conclude la frase con una linguaccia che mi strappa un sorriso.
«Dai!
Si chiama professionalità!» «No, ti chiami Nosy appunto per quello.» continua e la villa al mare di mio padre si vede da lontano.
Il freddo non lo rende un luogo triste, è magico esattamente come quando è estate.Le auto sono parcheggiate di fronte a casa sua, capisco che Missy con Kyle è già arrivata, insieme a loro, la madre di lei che non la smette di chiamare mio padre e sperare di avere una relazione.
Sgrano gli occhi.
Questa volta è per me stessa.
Afferro il bicipite di Kyler che sta guidando e gli sto facendo del male: «Ehi... che succede?!» strabuzzo gli occhi sperando di sbagliare, magari non ci vedo e devo mettermi gli occhiali... eppure, quell'auto verniciata di blu... è proprio l'auto di mia madre!«C'è la mamma...» questo crea della contentezza in lui, accelera leggermente; «Beh... così conosco anche la donna che ti ha messa al mondo.» scuoto il capo, non riesco a mutare l'umore, «No Kyler... mia mamma in famiglia la chiamano: "ammazza entusiasmi"... non è come mio padre, si sono lasciati in pessimi rapporti e non capisco come diamine l'abbia invitata e come mai lei abbia accettato visto che c'è la donna per la quale l'ha lasciata!» «Magari ci è passata sopra e se non ha altri parenti, trascorrere il Natale da sola, non è proprio una bella casa.» la giustifica senza ancora conoscerla, povero, non sa cosa gli aspetta... tuttavia, la sua motivazione è plausibile e mi convince.
«Potresti avere ragione... non aspettarti comunque di trovare una persona cordiale, odia gli uomini e queste situazioni.» ride, sono disperata e lui la prende sul ridere, «Se venisse a casa mia, allora perderebbe un polmone.» ci penso e sorrido, in un momento difficile è riuscito a strapparmi l'allegria, in effetti sono otto fratelli di cui solo una è una ragazza.
«Accidenti... ti prego! Non dirglielo che hai altri sei fratelli se non la vuoi vedere svenire.» parcheggia al fianco della sua auto con l'adesivo del simbolo maschile con una riga tirata sopra come se fosse abolito dal mondo. Se ne accorge e lo guarda arricciando le labbra.
«La useremo come arma segreta se la situazione si farà troppo pesante.» ammicca un occhiolino e mi allungo sul sedile per dargli un bacio sulle labbra.
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Favorite ▪️Bill Skarsgård▪️
Ficção AdolescenteRaquel Miller è una donna che ha in mano il mondo, travolta dalla sfortuna perde tutto e si deve rimettere in gioco. Il primo passo è cercarsi un lavoro, ella infatti trova un posto come segretaria al fianco di un uomo che è tutto eccetto che monoto...