Dopo quattro ore di viaggio, la vedo, la casa del mio papà.
Mi prende un colpo al cuore, riconosco le auto di zia Sonya e di zia Tamara, c'è addirittura l'auto della madre di Missy!Oh no.
Si presuppone un weekend unico nel suo genere con tante teste calde messe tutte allo stesso tavolo.
«Tutto bene Nosy?» nota il mio sguardo disgustato.
«C'è Jessica, la mamma di Missy.» mi guarda con la coda dell'occhio mentre parcheggia l'auto di fronte alla siepe ben curata.
«Non mi può vedere... dice che non sono un esempio per mia sorella.» arrivo dritta al punto per evitarmi altre domande.«Se tu non sei un esempio, io sono nato coi capelli neri.» prende le mie parti, gli riesce facile strapparmi un sorriso quando parla.
«Grazie per il supporto Kyler.» «Non preoccuparti, ho spento l'auto, usciamo quando te la senti.» il mio sguardo cade su di lui, questa volta lo guardo in maniera differente.Di solito lo vedo come il mio capo, quello tirato a lucido, con la giacca e la cravatta e le mani costantemente in tasca per nascondere i tatuaggi di gioventù, una persona sulla quale fare affidamento, d'altro canto, oggi lo vedo in panni differenti, quelli della vita di tutti i giorni dove c'è un uomo poco più grande di me che mi confida le sue cose e mi chiede dei miei trascorsi perché gli piace cosa faccio e ora... è altro.
È dolce, gentile, premuroso, mi guarda come non ha mai fatto nessuno prima, se ne sta lì seduto sul sedile del guidatore, rannicchiato in un certo senso perché la mia auto è troppo piccola per poter contenere la lunghezza dei suoi arti posteriori, mi lascia il tempo per calmarmi prima di entrare... dovrei essere io a preoccuparmi per lui, è nuovo in tutto, non conosce nessuno e non ha idea di quale opinione potranno farsi di lui anche se spero negativa, se dovesse andare bene, non so come potremmo sbrigarcela.
«In tutto questo non ti ho chiesto come ti senti Kyler... immagino che per te sia imbarazzante.» fa spallucce ed afferra il volante con entrambe le mani facendo leva su di esso per potersi sgranchire la schiena: «Non preoccuparti per me, sto di fronte a sale intere piene di gente a spiegare cose che studio due ore prima, sono abituato agli sguardi puntati.» ammicca un occhiolino che dovrebbe avere un effetto rassicurante.«Posso.... posso abbracciarti Kyler?» ci conosciamo da un po', tra di noi si è instaurato un rapporto ambiguo, probabilmente, tale ambiguità la vedo solo io.
«Non devi nemmeno chiedermelo.» alza il bracciolo e trovo conforto tra le sue braccia.
Il suo profumo è come una terra promessa, un luogo dove capisco di esistere e di averlo vicino.Mi spavento alla bussata contro al finestrino della mia auto, Kyler si porta la mano destra al cuore, anche lui impaurito dall'invadenza di mia sorella.
Capelli biondi raccolti in una coda, gli occhi azzurri truccati di blu, il rossetto chiaro appena visibile sulle sue labbra carnose, mi saluta con la mano dopo aver attirato la mia attenzione.
Lancio un ultimo sguardo a Kyler facendogli intendere che è ora di ballare, annuisce al mio segnale ed apro la portiera vedendo mia sorella saltarmi addosso ancora prima di uscire dall'auto.«Che bello vederti Raquel!
Con il periodaccio che hai trascorso, pensavo non ti avrebbe fatto piacere esserci.» la stringo a mia volta sapendo che il suo profumo si sposterà su di lei e non lo potrò più sentire, «Sei mia sorella, non potrei mai darti buca.» si allontana da me e mi dà un bacio sulla guancia, «Ed invece, eccoti qui! Hai visto Kyle?!» seduto sulla sdraio a bordo piscina, alza il bicchiere con dentro uno Spritz e mi saluta, tra di noi non è mai corso buon sangue ma scendiamo a compromessi per il bene di Missy.Kyler esce dall'auto e mia sorella rimane folgorata dalla sua presenza, come ogni ragazza e donna del resto...
«Raquel?
Chi è questo uomo?» mi chiede avvicinandosi al mio orecchio vedendo il suo sorriso smagliante mentre compie il giro dell'auto per porgerle la mano destra, quella tatuata: «Sono Kyler, il ragazzo di tua sorella.» chiudo gli occhi, è un brivido unico sentirglielo dire, un colpo al cuore avvertire il suo braccio intorno alle mie spalle, un fremito nella zona inguinale dopo le sue labbra appoggiate alla mia tempia.
Devo darmi una controllata.
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Favorite ▪️Bill Skarsgård▪️
Teen FictionRaquel Miller è una donna che ha in mano il mondo, travolta dalla sfortuna perde tutto e si deve rimettere in gioco. Il primo passo è cercarsi un lavoro, ella infatti trova un posto come segretaria al fianco di un uomo che è tutto eccetto che monoto...