35. Nel male, nasce qualcosa🔴

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Arrivati a casa, Kyler sbatte tutto in terra senza aspettare la chiusura della porta, comincia con le chiavi dell'auto e se ne va in bagno dritto al piano di sopra.
Raccolgo il tutto e corro nella sua stanza, avvicinandomi alla porta del bagno che è chiusa.

Appoggio la fronte ad essa, lo sento sbattere tutto in terra con forza e rabbia, quasi come se volesse distruggere l'intera stanza.
Capisco di aver sbagliato a convincerlo, volevo portarlo a casa di suo padre per la bambina, ho realizzato troppo tardi che con il fratello maggiore non corre buon sangue e sono arrivati quasi subito alle mani dopo averli messi nella stessa stanza per poche ore.

Sento un vetro rompersi, sicuramente è il suo profumo finito in terra, vorrei entrare e fermarlo, dirgli di prendersela con me.
Appoggio la mano destra alla maniglia e faccio una leggera pressione scoprendo che la porta non è chiusa a chiave.
Lo trovo a buttare in terra anche la cesta del bucato.
I vestiti si sparpagliano ovunque e non appena mi vede, alza lo sguardo, il volto è ancora lacerato da quel bicchiere ed il sangue gli cola lungo alla gota.

«Non prendertela con le cose che ti sei sudato, se devi prendertela con qualcuno, fallo con me Kyler.» dico in pieno possesso delle mie idee.
«Raquel...» scuoto il capo, «Non fai altro che giustificarmi, la verità è che ho messo piede nella tua vita in maniera troppo invadente questa volta, costringendoti ad andare lì contro alla tua volontà per sentirmi realizzata.
Non è stata affatto una buona mossa portarti a casa di tuo padre vista la diatriba che hai con tuo fratello!
Ma io ho insistito, e vi siete picchiati terrorizzando la piccolina... ed il sito per l'azienda?!
Un'altra mia stupida idea che ti ha portato solamente dei guai con la tua famiglia quindi, se devi prendertela con qualcuno, eccomi, sono qui.» con un discorso del genere, Roy mi avrebbe steso un tappeto poco pregiato e dei petali di margherita per imboccare l'uscita e mandarmi altrove.

Lo ha dimostrato al mio primo errore, ci ha messo meno di un secondo a denunciarmi e lasciarmi al verde.

Guardo Kyler, ha il volto di chi ha passato una brutta giornata.
Mi sta cambiando la vita in meglio, io a lui sto portando solamente un sacco di guai ed i fatti odierni, ne sono la prova.
Mi guarda e non risponde, avanza in mia direzione, mi arriva faccia a faccia, «Tu pensi di avermi portato solo casini?
Perché, com'ero prima del tuo arrivo?» mi urla addosso.

Chiudo gli occhi, mi fa paura il tono che sta utilizzando, quasi come se da un momento all'altro potesse darmi uno schiaffo.
«Non lo so com'eri prima, vedo come sei adesso, e Kyler?» mi fermo, prendo un respiro profondo e gli lascio vedere la mia espressione più dolce: «... sei fantastico, è colpa mia se tutto va a rotoli.» sgrana gli occhi, le sue pupille sono dilatate, gli occhi lucidi.

Avanza di qualche passo costringendomi ad indietreggiare fino a toccare con la schiena la parete del bagno.
Appoggia le mani contro al muro chiudendomi nella sua presa, in questo modo, mi è impossibile uscirne, la sua statura sovrasta la mia.

«Non pensare di essere l'artefice di tutto Raquel, e non provare stima per me, non sono realmente chi credi.» insiste, fa la voce grossa per intimorirmi.
È a pochi centimetri di distanza ma non voglio cedere, «Ed invece, che ti piaccia o meno, mi hai cambiato la vita in meglio.» mi guarda, il viso è ancora sporco di sangue e gli occhi sempre più lucidi.
Stringe i denti, gli si delinea la mandibola.
«Cazzo!» urla con rabbia, chiudo gli occhi e mi porto le mani alle tempie per pararmi mentre con un pugno colpisce la parete al mio fianco per poi allontanarsi da me.
Guardo il punto ove ha colpito, ha lasciato il segno del suo sangue, sinonimo del fatto che si sarà aperto una nocca o due.

Lo guardo portarsi le mani ai capelli, vedere la mano destra rossa, il tatuaggio ricoperto.
«Perché non vuoi accettare che mi stai facendo del bene?» si volta, mi guarda, «Perché un giorno, quando capirai, anche tu mi guarderai come fanno loro!» scuoto il capo, «Non ti potrei mai guardare male... io...» provo qualcosa per te, eh sì, tu mi piaci, mi fai impazzire, ogni cosa che dici mi strega, se non ci sei ti cerco, quando compari si accende il mio sorriso, Kyler... non ho idea di come sia successo perché agli inizi pensavo a te in maniera totalmente carnale, mi sono innamorata di te.

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