Capitolo 42

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Eleonora

«Ahi!», una risata. 

«Blake Sinkot! E signorina Colley! E' da un'ora che vi richiamo». 

«Che coro» rise James leggero. 

«Si può essere più cretini di te?» sbuffò Valentina a Blake, ma potevo notare il suo sorriso a tre banchi di distanza. 

«In realtà sì, io lo conosco, ma più che cretino è un Fenomeno».

In questo modo firmai la mia condanna a morte, dato che James, a dieci centimetri da me, iniziò a torturarmi nel solletico. 

«Mi arrendo» piagnucolai alla vista della crudeltà con la quale attaccavano i miei punti deboli.

«Guarda che ti tiro la bottiglia in testa»,
«no! E le caramelle, le hai finite?». 

La sua sceneggiata venne interrotta da Blake, «devo ammettere che in questi giorni le lezioni sono più sopportabili del solito, e ve lo dice uno che non la sopporta proprio, la scuola». 

«Eh ci credo. Tutti i professori stanno preparando la festa di venerdì»,
«sì, speriamo che non siano i soliti discorsi infiniti del preside...». 

 Mi lasciai sfuggire una risatina sommessa. 

«Scommettiamo?» Valentina scoppiò a ridere con me. 

«Mi hanno perfino chiesto di scrivere un discorso per l'inaugurazione delle aule» aggiunsi verso i miei amici. 

«Ehi, perché solo a te lo hanno chiesto? C'ero pure io a sistemare la scuola», ma ovviamente James stava facendo il fenomeno come al solito. Infatti stava già ridendo. 

Ah, se non ci fossi stato tu a riparare quella classe con me... 

«Forse perché lei è una scrittrice» sorrisi al complemento di Blake,
«e come tale non può rinunciare a scrivere qualcosa, proprio ora che non ha storie in corso».

Blake distratto come al solito non si accorse di nulla, ma agli altri due insieme a me non sfuggì il mio sorrisetto. 

«Fiammina, quando hai quell'espressione non so se esserne contento... O terrorizzato» mi stuzzicò James. 

Anche Valentina rivolse a me i suoi occhioni verdi.

«Ma no, nulla... Ok, ecco». 

Accidenti Eleonora, avevi deciso di aspettare un po' prima di raccontare tutto agli altri. 

«Ok, allora... Ho iniziato una nuova storia!» rivelai ciò che probabilmente la mia migliore amica già sospettava, ma non potevo tenermelo per me ancora per molto.... 

Avevo una trama Incredibile in testa, di quelle che solo a pensarci ti veniva da sorridere. 

Con le iridi che quasi luccicavano cercai lo sguardo di James. E trovandolo già fisso nel mio il cuore fece una capriola. 

Vivevo per quelle emozioni. 

«E' ancora tutta una bozza, ovviamente...»,
«ma noi ci prenotiamo già al firma copie». 

«Io prima!» dichiarò Vale, beccandosi l'occhiataccia di Blake.
«Invece no, prima io!»,
 «mentre voi bisticciate, io passo davanti». 

Ecco, ci mancava James a fare l'idiota

«C'è solo un modo per decidere» l'espressione malefica della mia amica di certo non mi tranquillizzava. 

«Sfida. Oggi pomeriggio allo skate park, d'estate viene meglio con i gavettoni, ma nel frattempo... Lotta con le palline di carta!». 

Come immaginavo... geniale! 

Ridacchiai divertita. «Ragazze contro ragazzi!»,
«ovviamente» appoggiai subito l'occhiata complice di Valentina, per poi rivolgermi a James. 

«Vi batteremo».
«Ah sì?»,
«certo»,
«certo... Ma se basta una matita a farti abbassare le armi» mi provocò, e l'istante dopo mi punse il fianco con la punta della matita, scatenando le mie risatine. 

Soffrivo il solletico, cosa potevo farci... 

«Non vi richiamo solamente perché è già terminata l'ora» borbottò il professore, con la coda dell'occhio vidi Blake esultare facendo ridere Valentina. 

«Allora va bene, la sconfitta dei ragazzi sarà oggi pomeriggio allo skate park. Però io sono occupata alle prime ore del pomeriggio. Io e Noemi avevamo già organizzato una cosa», 

«certo, non preoccuparti Ele, ci incontriamo più tardi. Così hai tutto il tempo per stare con tua sorella». 

«Grazie» sorrisi.

«Non dovete cucinare nulla, vero? Altrimenti mi tocca intervenire come l'altra volta» mi interrogò Fenomeno. 

«Tranquillo niente cibo, vogliamo solamente stare un po' insieme. Un pomeriggio di letture e chiacchiere, come facevamo prima di tutto quel disastro...» sentii la bocca seccarsi all'improvviso, ma mi bastò incontrare lo sguardo puro di James per ignorare quella sensazione, lasciarla nel passato. 

Buttai fuori tutta l'aria trattenuta, sorridendo al sole che illuminava ogni cosa nel giardino della scuola. 

«Vi batteremo in cinque minuti»,
«certo, credeteci»,
«attento. Anche io sono una persona pericolosa».
«Oh non lo metto in dubbio! Mi hai già dimostrato le tue abilità da dittatrice, mentre organizzavamo la festa di Eleonora» sentii Blake e Valentina stuzzicarsi a vicenda, divertiti.

«Allora, passate un buon pomeriggio te e Noemi» mormorò James, attirando di nuovo la mia attenzione su di lui. 

«Più tardi vengo a prenderti così andiamo insieme allo skate park»,
«fai come vuoi» ridacchiai come una bambina. 

Ancora nel giardino della scuola, mi sollevai sulle punte per lasciargli un bacio veloce che non potevo più rimandare. 

«A dopo Fiammina»,
«a dopo Fenomeno».

FINE🤍

Grazie per avermi seguita in questo viaggio chiamato Frammenti di vetro, leggo ancora ogni commento ovviamente e ringrazio per ogni stellina.

Spero che vi siate affezionati almeno un po' ad Eleonora, James, Blake, Valentine e Noemi. GRAZIE🤍🤍🤍

(P.S Io sto continuando a lavorare ovviamente...........)

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