Siamo in macchina in viaggio da almeno 5 minuti e io penso di non aver realizzato il tutto,è un calciatore, è un compagno di mio fratello, e io non so cosa sto facendo accanto a lui che guida in questo instante, tutto questo è surreale, come può essere piccolo il mondo? perché mi sono soffermata a chiedermi cosa avesse da guardare questo ragazzo, se solo avessi continuato a farmi i cazzi miei sarebbe stata la miglior cosa ma ho percepito che avesse bisogno di qualcuno, di aiuto, e in questo caso io ho pensato che posso fare la mia parte d'altronde è un ragazzo buono, o almeno penso sia così.
<<a cosa stai pensando?>>
Chiede guardandomi leggermente per poi portare l'attenzione alla strada.
<<a tantissime cose Nicolò, me lo avresti detto prima o poi che tu fossi un calciatore e non uno a caso, ma di una squadra così importante>>
Esprimo semplicemente.
<<se non mi avessi visto venendo da quella parte con la tuta da calcio probabilmente te lo avrei detto a prescindere oggi non so quanto poteva durare questo segreto>>
<<perché me lo hai nascosto? non devi andarne fiero>>
<<dovrei, ma in questo instante non è così, è complicato Madison ma metterò in chiaro tutti i tuoi dubbi appena ci fermeremo a parlare>>
<<presumo prima tu preferisca fare una doccia>>
Esprimo e lo guardo sorridere.
<<infatti è così, sai potrei distrarti con questo bel outfit che ho addosso parlandoti >>
Dice mentre alzo gli occhi al cielo trattenendo una risata.
<<ma chi me lo ha fatto fare?>>
Chiedo e sento la sua risata,picchietta le dita sul manubrio e poi lo vedo girare e parcheggiare la macchina,scende da essa e comprendo di essere sotto casa sua essendo un via abitata in un quartiere non troppo distante da casa mia.
<<se non te la senti e non ti fidi di me ti puoi fermare qua al bar sotto casa mia finché io mi lavo velocemente altrimenti la cosa migliore e che apprezzerei, sei la benvenuta, se sali su con me, che nel caso restiamo qua a casa mia,ho bisogno di parlare ma anche più privatamente possibile, non ti avrei portata al bar a prescindere ma da qualche altra parte dove fossi più libero a far uscire cosa mi sta accadendo in questo momento>>
Dice e guardo la sincerità in cui mi dice le cose, lo leggo nei suoi occhi che io mi posso fidare di lui, e per una volta nella mia vita tolgo tutti i miei pensieri negativi e lo faccio, mi fido senza avere la certezza al 100%.
Lo seguo entrando nella struttura,prendiamo l'ascensore che porta al quinto piano e entriamo poi a casa sua, un ambiente moderno e ben tenuto, non so se da lui o da qualche aiutante ma sembra essere molto accogliente.<<accomodati pure Maddy, ti preparo un the e vado poi a lavarmi mentre mi aspetti qua>>
Dice e annuisco.
<<non ti preoccupare vai pure lo beviamo dopo insieme>>
Intervengo e sorride appena.
<<se hai bisogno di un bagno è la terza porta a destra,fai come fossi a casa tua>>
Dice per poi salire le scale al piano di sopra che è completamente aperto si può cosi notare una parte della sua camera da letto attraverso una vetrata trasparente,lo trovo grazioso grazioso questo open space, ovviamente se si vive soli o in coppia , altrimenti non c'è nessuna privacy.
Mi alzo osservando la grande sala e mi avvicino alla parete guardando i quadri appesi che raffigurano lui da piccolo con divise da calcio,tra cui quella della Juventus, avrà realizzato un sogno di una vita, chissà se intendeva proprio questo quel giorno.
Mi fermo poi a guardare altre foto e una con la sua famiglia a quanto pare, accanto a lui mamma e papà e lui in mezzo con in mano la maglia della Juve un suo numero,il 21, e il suo cognome , Fagioli, posso leggere da questa foto la fierezza da parte dei suoi genitori.
È così il calciatore si chiama Nicolò Fagioli.
Guardo i diversi premi, le diverse medaglie e sorrido per poi girarmi nel sentirlo scendere le scale passando la mano sui suoi capelli ancora umidi,li porta dietro con una passata e mi sorride per poi entrare in cucina.<<the al limone?>>
Chiede.
<<si grazie Nicolò>>
Rispondo rimettendomi seduta sul divano appoggiando la schiena sullo schienale di esso e lo vedo dopo un po' tornare con due tazze fumanti e dei biscotti al cioccolato e altri normali.
<<prima di cominciare a parlare voglio capire una cosa, ma non hai visto mezza partita di tuo fratello per non avermi mai visto in campo?>>
<<mai nessuna,non sono menefreghista ,lo sostengo anche non guardandolo, solo che non riesco a portarci l'attenzione anche se possa capitare in tv come succede sempre quando mamma e papà lo seguono, non ce la faccio, mi annoia, ci perdo la testa, vorrei poterci capire qualcosa ma davvero non ce la faccio>>
Dico mentre lui mi guarda facendosi una mezza risata.
<<sarà che cambierai idea quando verrai direttamente allo stadio a guardare me, te lo insegno io come non perdere l'attenzione>>
Risponde e alzo il sopracciglio.
<<non succederà mai Nicolò non metterò piede in quello stadio, posso sforzarmi una volta però a guardarla in tv se proprio devo, per una partita importantissima >>
<<non ne sono convinto, ma sono più convinto sul mio pensiero >>
<<insisti?>>
Chiedo ridendo mentre si sistema di fronte a me sorridendo.
<<insisto>>
Inclino la testa e torno seria guardandolo.
<<vogliamo parlare di quello che ti sta succedendo?>>
Chiedo e annuisce abbassando lo sguardo.
<<devo farlo, ma ripeto che rimanga tra me e te, nessuno sa in che situazione mi trovo, Andrea non deve sapere nulla>>
<<te lo prometto, ti ascolto>>
Madisoncambiaso ha aggiunto una storia
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tu con gli occhi puoi spogliarmi - Nicolò Fagioli
FanfictionMadison Cambiaso e Nicolò Fagioli le loro vite si incontrano in un periodo così fragile, con dei soli sguardi rubati riusciranno a salvarsi a vicenda? Non so come riesci, ma tu con gli occhi puoi spogliarmi. E mi sento come in un tunnel col buio dav...