chiave

866 31 15
                                    

Come ogni anno il giorno di natale ci riuniamo a casa nostra con tutti i parenti possibili,è stato uno dei più speciali in quanto ho vissuto i miei parenti dopo mesi dal trasferimento,mi sono goduta ogni attimo con loro e sopratutto sono rimasta felice nello spacchettamento dei regali dove quest'anno mi sono lasciata sbizzarrire sulle scelte che ovviamente avevo programmato da tempo e sono stati graditi,mi mancano solo gli ultimi due che ho impacchettato con amore e che tengo da parte fino all'arrivo a Torino.

Questi giorni sono stati necessari,ho staccato da ogni tipo di pensiero,ho passato molto tempo con la mia famiglia,la mia migliora amica che per tutto il tempo ha preso la residenza tra le nostre mura ma d'altronde avrei fatto la stessa cosa io, per mamma e papà è una loro seconda figlia.

È arrivato poi il momento dei saluti,il due di gennaio,Torino ci richiamava, avrei lasciato i nonni una volta ancora che ho stretto in un forte abbraccio e siamo ripartiti verso quella che chiamo seconda casa, posso ritenerla tale.
Mi sistemo sui sedile di dietro tutta piegata e appoggio i piedi sulle gambe di Andrea che si era addormentato tranquillamente con la testa contro il sedile.

<<mesi fa quando facevamo questa strada c'eri tu che piangevi a dirotto, adesso sembri piuttosto felice>>

Dice mio padre guardandomi dallo specchietto.

<<mi sono lasciata accogliere da Torino, non me lo aspettavo ma è successo quindi posso dire di essere felice di tornare nella mia quotidianità di quella città e mi manca tanto il mio letto>>

<<credo alle tue parole ma credo pure al fatto che questo tuo pensiero sia condizionato pure dal fatto che tu abbia conosciuto il tuo ragazzo a Torino che immagino non vedi l'ora di rivedere, ti manca il letto ma conoscendoti stanotte non lo passerai nel tuo>>

Alzo gli occhi incrociando le braccia al petto e sorrido.

<<ma si andrà sicuramente dal suo ragazzo,anche perché sta aspettando con ansia di consegnargli il regalo che le ha fatto>>

Interviene mamma facendomi ridere.

<<ben due moglie mia ti ricordo, non basta un regalo per lui>>

Dice mio papà, due perché uno di loro in realtà è di Teddy ma questi sono dettagli.

<<sono collegati e se li merita tutti e due>>

Rispondo semplicemente.

Mia mamma mi guarda e si gira accarezzandomi il ginocchio e facendomi l'occhiolino, solo lei sa benissimo quale è la mia intenzione e di chi stiamo parlando.

Arrivata a casa dopo una doccia veloce,essermi sistemata e dopo aver messo l'essenziale in una borsa e i pacchetti regali sono scesa al piano di sotto salutando mamma e papà.

<<vai da lui?>>

Chiede Andrea guardandomi una volta chiuso il portone,era nel giardino di casa con la palla allenandosi da solo.

<<si Andre ci vediamo domani>>

Dico avvicinandomi,gli bacio la guancia e mi prende per il polso.

<<ti accompagno o ti sta aspettando da qualche parte?>>

<<vado a piedi non è molto distante da qua>>

tu con gli occhi puoi spogliarmi - Nicolò FagioliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora