epilogo

30 2 9
                                    

Mi trovo in un locale.
Un locale costoso a giudicare dalle apparenze.
Non è il solito locale di Arman per capirci, quello dove di solito incontravo Joseph oppure Jessica.
Ero seduta lì...
Su una sedia e davanti a me c'era il solito posto vuoto.
"Joseph??" provo a chiamare.
Tutto attorno a me c'erano una moltitudine di persone.
I camerieri andavano e venivano con i loro piatti e i loro bicchieri tra i tavoli.
Improvvisamente la sedia di fronte a me si sposta.
Davanti a me si siede un ragazzo.
Deve avere all'incirca diciassette anni.
Alto, snello, con dei capelli castani e gli occhi neri.
Si siede di fronte a me e mi guarda
" beh cosa vuoi??" mi dice
" cosa??" gli rispondo io con uno sguardo confuso
" adesso ti sei pure dimenticata che dovevamo vederci... sei proprio una bravissima madre..." esclama.
Lo guardo abbastanza innervosita.
Ma chi sei??
Chi ti conosce???
" scusa non credo di conoscerti... stavi aspettando qualcuno???" esclamo.
Il ragazzo fa una smorfia e scuote la testa
" sei patetica!!!" dice" fai pure finta di non conoscermi!!!"
" dovrei??" rispondo innervosita" da quando sei venuto qui non hai fatto altro che offendere!!!"
Il ragazzo fa un espressione quasi sorpresa.
Forse non si aspettava una simile reazione.
" sono Riccardo scema!!!" esclama vomitandomi addosso tutto il suo odio" sono tuo figlio!!! Quello che hai abbandonato!!!"
" mio figlio?!" esclamo stupita" ma non è possibile... io... ho fatto i test... sono quasi tutti negativi..."
" già... mia sorella aveva proprio ragione..." risponde Tommaso" mi ha detto che anche con lei hai fatto un po di fatica a credergli... dice che ti ha mostrato delle foto..."
Okay sto sognando...
Ci deve essere per forza una spiegazione...
È solo un sogno Sarah...
È solo un sogno...
Presto ti sveglierai... sarai con Jessica e Joseph...
" guarda pure... mamma..." dice Riccardo passandomi il suo telefono.
" ecco... qui eravamo andati in spiaggia... qualche tempo fa... quando ero venuto a trovarti, eravamo con lo zio Christian... e c'era pure la mia sorellina... Jessica... io e lei non siamo mai andati d'accordo... anzi non ci siamo mai sofferti, ma che devi fare questa è la vita..." dice mostrandomi una foto.
Prendo il suo telefono dalle mani e guardo la foto.
La foto ritrae un paesaggio di mare.
A lato c'è questo bambino, sembra molto allegro, è seduto su una specie di sedia.
Di fronte invece ci siamo io e Christian che lo spingiamo allegri.
Io e il bambino ci teniamo per mano mentre lo spingo lungo la strada.
" e quest altra??" dice Riccardo" questa è l'unica foto che ho con te!!"
Scorre con il dito e passa alla foto successiva.
In questa foto ci siamo io e questo bambino.
Siamo abbracciati l'uno all'altra e sorridiamo.
Tutto attorno a lui c'erano dei palloncini colorati.
Sembrava una festa di compleanno.
" era il mio compleanno... avevo otto anni... da lì non ti ho più vista..."
Riccardo pronuncia questa frase con un misto di rabbia e dolore.
Le lacrime iniziano a rigargli le guance.
Mi sento quasi addolorata da questa situazione e decido di avvicinare la mia mano alla sua.
" Riccardo..." gli dico" amore non è possibile... non posso averti abbandonato io non lo farei mai..."
" bugiarda!!!!" urla Riccardo picchiando un pugno sul tavolo" tu non sai che cosa significa... non sai cosa significa non vedere la propria madre per quasi dieci anni!!! A Jessica hai insegnato tutto no? Lei... è diventata una regina del tennis... e ora le stai insegnando a cantare... e dimmi un po mamma... a me cosa hai insegnato? A stare da solo?? A stare da solo senza una madre??"
Quelle parole sono taglienti come lame.
Mentre Riccardo mi guarda i suoi occhi mi guardano
" sei la madre peggiore che si possa chiedere... e presto anche Jess se ne renderà conto..."
" sta lontano da mia figlia!!!" urlo.
Le lacrime adesso mi rigano le guance.
Non posso avere un secondo figlio...
O meglio... non potrei mai abbandonarlo...
Lo ho fatto??
Lo ho fatto davvero?
" è mia sorella..." ringhia Riccardo" è stata lei a venire a cercarmi mamma, di sua iniziativa... abbiamo passato un po di giorni con papà... e le ho mostrato... quanto l'amore di un padre può sopperire a quello di una madre... papà non ci ha fatto mancare niente!!! Gelati, shopping per Jessica, e persino un corso di canto per me... volevo solo essere come te... tu sei sempre stata nella mia testa mamma... continuavo a ripetermi... un giorno la rivedrò... ma quel giorno non è mai arrivato..."
" adesso sei qui..." gli dico mentre cerco di ricompormi" e sono qui anche io... mi dispiace amore mio... se ti ho abbandonato... ma posso rimediare..."
" pensi davvero che sia così facile??" chiede Riccardo" hai mai pensato a papà?? Voglio saperlo... hai mai pensato a mio padre?? A come si è sentito quando tu te ne sei andata??"
" io passo con Joseph ventiquattro ore su ventiquattro..." esclamo" non posso essermene andata veramente da lui... non riuscirei a stare senza di lui un solo giorno!!!"
Tommaso fa una smorfia
" mio padre non è Joseph Carta" sibila.
Quella frase mi fa gelare il sangue nelle vene.
" come sarebbe a dire... tuo padre non è Joseph???"
"  un altra delle tue amnesie???" mi dice Riccardo" beh ti illumino...  tu e Joseph avete avuto uno dei vostri periodi no... e papà è sempre stato disponibile... e tu te ne sei approfittata..."
Quelle parole mi lasciano completamente immobile.
Come se fossi congelata.
Sento una morsa gelida attanargliarmi il cuore e non lasciarlo andare più.
" che cosa è successo Riccardo?? Chi è tuo padre??" gli chiedo velocemente.
Riccardo fa un ghigno.
Soppesa per bene le parole.
Prima di darmi il colpo di grazia
" lui ti amava..." dice" è sempre stato innamorato di te fino a quando non ha conosciuto lei... la mia vera madre... la mia madre adottiva... Valentina La Pena..."
Nel sentire quel nome mi porto le mani alla bocca.
" ma non può essere... non puo essere così..."
" invece è proprio così mamma... mi hai avuto forse con la persona che desideravi di meno rispetto a tutti..."
" Riccardo te lo chiedo un ultima volta..." dico cercando di risultare autoritaria" chi è tuo padre??"
" mio padre mamma..." dice Riccardo" è Francesco guarnera"


Champ Elysees ~Holdarah~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora