Champ Elysees ~Holdarah~

riflessione

Quando mi sveglio, quella morsa gelida che attanagliava il mio cuore si era trasformata in un dolore inimmaginabile.
Quello che era successo, non so perché, aveva segnato la fine della mia relazione con Joseph.
Almeno nella mia testa.
Era come se io e Joseph tutto di colpo non eravamo più niente.
E io ero rimasta lì... con le mani davanti alla bocca.
Avevo tradito Joseph.
O almeno è questo che sosteneva Riccardo.
Mio figlio.
Il figlio che non ho mai avuto...
Sarah sei una cretina...
Sarah sei una cretina...
SARAH SEI UNA CRETINA!!!
SUCCEDERA LO SAI!!
QUESTE SONO TUTTE PREMONIZIONI... SOGNI PREMONITORI, SAI CHE FINIRAI PER AVERE UN FIGLIO CON FRA... LO SAI!!!
Mentre sono immersa in questi pensieri Jessica fa un mugolio.
Joseph invece russava rumorosamente nell'angolo opposto.
Le mani mi bruciano e sento il battito del mio cuore accelerare.
Stavo malissimo.
Il mio respiro è accelerato e non posso neanche fare troppo rumore altrimenti sveglierei Jessica.
Non potevo accettare una cosa simile.
La fine della relazione tra me e Joseph.
E quella cosa mi aveva procurato uno squarcio che avevo ritenuto impossibile da superare.
Cosa me ne faccio di mille prime volte con un altro??
Cosa me ne faccio di un altra relazione se io voglio te piu della mia stessa vita?
Cosa me ne faccio di un altro?
Non voglio!!!!
Non voglio stare con un altro!!
Io voglio te!!! Voglio solo te cazzo!!!
Okay devo uscire da qui...
Devo andarmene...
Da qualche parte dove posso stare sola con il mio dolore.
Mi asciugo le lacrime per un secondo e prendo le mie airpods.
Loro sono le mie compagne insostituibili.
E poi prendo anche le chiavi della macchina di Joseph.
Almeno ho un luogo dove posso stare da sola...
Apro la porta dell'albergo e comincio a correre.
Arrivo a grande velocità con le lacrime agli occhi davanti all'ascensore.
" dai!!!" esclamo" dai muoviti!!!"
Un altra crisi di pianto mi costringe a buttare fuori altre lacrime mentre io rimango lì, aggrappata alla sbarra dell'ascensore.
Le mani mi scottano e il viso mi brucia mentre le lacrime scendono copiose dai miei occhi.
È SOLO UN SOGNO...
È SOLO UN SOGNO!!!
NON È SUCCESSO REALMENTE...
NON È SUCCESSO REALMENTE...
Continuo a ripetermi.
Appena l'ascensore si apre corro verso il parcheggio e salgo in macchina chiudendo a chiave le portiere.
Appena sono dentro lancio un grido di dolore misto a rabbia e a quel punto scoppio di nuovo a piangere.
Cosa faccio???
Cosa devo fare??
COSA DEVO FARE?
Devo chiamare Joseph??
Devo farlo venire qui?
No... non potrei sopportarlo...
Non riesco a vederlo...
Non riesco...
Prendo il mio telefono e lo collego all'autoradio della macchina.
Avevo bisogno di ascoltare della musica.
Scelgo a caso la playlist di Spotify e la prima canzone a uscire è l'ultima volta.
Un segno premonitore...
Mentre la canzone comincia, io piango ancora...

Ti ho perso come perdo le mie chiavi di casa
Sbagliato come spesso sbaglio svolta per strada
Ma sono qui, perdonami...

E in queste rime c'è tutta la mia relazione con Joseph che in un solo secondo so che mi scivolerà via dalle mie stesse mani.
La ho cestinata...
Come un maledettissimo foglio di carta...
SARAH SEI UNA STUPIDA!!!

Dimmi poi che effetto fa
Non sei costretto a fingere
Ogni volta è l'ultima
Poi riscriviamo il limite...

E ancora una volta mi do mentalmente della cretina mentre piango.

" Sarah sei una stupida!!!" urlo rivolta a me stessa" sei una stupida perché lo farai... lo sai che lo farai... succederà e non puoi fare niente per impedirlo..."

Sempre la stessa storia
Ne vogliamo sempre ancora
Non lo so se è amore o noia
O se ci manca qualcosa
Se rimani un po' mi piace
Litigare e fare pace
Ci riempiamo di promesse
Tanto poi nessuna vale...

E mentre la canzone va avanti qualcuno bussa al vetro della macchina.
Chi sei???
Che cosa vuoi??
Volgo lo sguardo fuori dal finestrino e lo vedo...
È lui.
Joseph.
Picchietta ancora sul vetro e mi fa segno di aprire la porta.
Cerco di ricompormi e quindi sblocco la porta.
Appena lo faccio lui apre la portiera ed entra subito in macchina.
Mi squadra...
Il suo sguardo vuole dire mille parole.
Senza dire una parola Joseph mi abbraccia stringendomi forte a se e io in quell'abbraccio soffoco tutte le mie lacrime.
" sssshh..." dice Joseph tenendomi tra le sue braccia" ci sono io..."
Joseph pronuncia quelle parole in un modo talmente dolce da infondermi quasi sicurezza.
" Jo... mi dispiace..." dico tra le lacrime" mi dispiace..." esclamo" mi dispiace veramente tanto..."
Joseph mi tira a se, e porta le sue mani sul mio volto
" guardami Nuvola..." dice" è tutto apposto..."
Poi mi bacia.
Mi bacia in un modo che non avevo mai provato prima
" Jo ti prego aspetta..." dico io allontanandolo per un attimo.
Joseph rimane fermo.
Si ritrae per un attimo e io rimango lì ferma a guardarlo.
" farò un casino Joseph..." gli dico" lo farò perché so che è così... lo ho sognato... e quel tipo di sogni sono dei sogni premonitori..."
Joseph mi ascolta attentamente mentre parlo.
" Joseph io non voglio che tu sia la mia ultima volta..." dico piangendo buttandogli le braccia al collo" non lo voglio e non lo vorrò mai..."
Joseph mi tira verso di sé.
" perché dovresti essere la mia ultima volta??" chiede Joseph" dai... su perchè non mi racconti..."
" non capisci..." dico soffocando un altra crisi di pianto" noi due ci lasceremo Joseph..." piango
Joseph in tutta risposta mi bacia.
Lo fa in un modo talmente romantico che io rimango lì per un attimo e il mio volto viene rigato nuovamente dalle lacrime.
"Sarah..." mi dice Joseph rompendo per un attimo il silenzio" qualsiasi cosa succederà... qualsiasi... io sarò sempre con te... tu non sarai mai la mia ultima volta... ne ora ne mai... quindi non mi frega un cazzo di cosa hai sognato okay?? Adesso torniamo a letto... assieme... andiamo a letto e rimaniamo abbracciati come non abbiamo mai fatto prima... e se vuoi... potrai abbracciare anche Jessica"
Per un attimo quelle parole sembrano donarmi conforto.
Così mi lascio prendere per mano e mano nella mano, io e Joseph torniamo in camera da letto.