Maggio era arrivato, portando con sé il dolce tepore della stagione e la promessa di giornate luminose e serene. La brezza profumata del primo caldo estivo si infilava nelle case, lasciando un vago sentore di rinascita e di nuove opportunità. Per Giusy, ogni giorno sembrava riportare un po' di quella normalità che era diventata tanto preziosa. I giorni si erano fatti più veloci, quasi fluidi nella loro ripetitività: Beatrice era finalmente tornata a scuola, e la loro casa cominciava a sentirsi di nuovo un posto sicuro. Elena veniva regolarmente a trovarla tre volte a settimana, aggiungendo una presenza costante e affettuosa, un sostegno silenzioso ma profondo.
Eppure, c'era qualcosa di diverso nell'aria, una sottile tensione che si nascondeva tra le pieghe delle piccole routine. Era una tensione dolce, come un filo che non riusciva a spezzarsi, un'idea che continuava a riaffiorare tra i pensieri di Giusy, anche quando cercava di ignorarla. Quel pomeriggio, dopo che il sole aveva iniziato la sua lenta discesa dietro gli alberi, Giusy era intenta a lavare i piatti. I movimenti erano lenti e precisi, ma il suo sguardo non era rivolto al lavello. I suoi occhi erano fissi oltre la finestra, verso la casa della vicina.
Beatrice, che passava per il corridoio, si fermò sulla soglia della cucina e osservò la madre per qualche istante. La vedeva assorta, con quello sguardo che conosceva bene, uno sguardo che tentava spesso di nascondere ma che Bea aveva imparato a leggere:
«Quella pentola non è mai stata più pulita prima d'ora»
Giusy, colta alla sprovvista, sobbalzò leggermente, interrompendo i suoi pensieri. Si girò di scatto verso la figlia, cercando di comporre un'espressione seria e neutra, ma il lieve rossore che le colorò le guance la tradì immediatamente.
«In che senso?» chiese poi cercando di mascherare il proprio imbarazzo.
Beatrice rise scuotendo la testa divertita e con una punta di maturità che colpì Giusy profondamente. Bea non era più la bambina che doveva essere protetta da tutto, iniziava ad essere una giovane donna che va a comprendere la vita e, in qualche modo, anche il cuore della madre.
«Mamma», cominciò Bea, scegliendo con cura le parole «penso che sia il caso che tu e Nadia parliate davvero. Da quando è successo tutto ciò che è successo vi guardate a stento e non è giusto. A me sta bene, davvero»
Giusy rimase per un attimo in silenzio, incredula di fronte alla maturità con cui sua figlia stava affrontando una questione così delicata. Avrebbe voluto dire qualcosa, ma ogni parola sembrava inadeguata, incapace di esprimere la confusione e il sollievo che provava in quel momento.
«Bea... ho paura che sia più complicato di così» riuscì infine a dire, tentando di giustificarsi, anche se le sue argomentazioni suonavano deboli persino a sé stesse.
«Forse, ma complicato non significa sbagliato» rispose Bea con semplicità «e non credo che tu debba continuare a ignorare questa cosa. Per una volta fai semplicemente quello che desideri. Vai da lei stasera, falle una sorpresa»
Le parole di Beatrice erano state gentili, ma la decisione che contenevano era ferma, quasi una sorta di incoraggiamento che le risuonava nel cuore e Giusy si lasciò convincere troppo facilmente.
«Inoltre... per facilitarti la decisione posso dirti che vado da Alessia e da quelle amiche che ho conosciuto al Cairo. Hanno insistito tanto!»Giusy rimase per un attimo a guardare la figlia, meravigliandosi ancora di quanto fosse maturata. Bea le restituì uno sguardo sicuro, fiducioso. Senza aggiungere altro, la ragazza si voltò e si avviò verso la sua stanza per prepararsi a uscire, lasciando Giusy sola con i propri pensieri e quella possibilità concreta che non aveva mai osato concedersi.
Giusy si avviò lentamente verso la sua stanza, ancora titubante, ma con una nuova sensazione di leggerezza che la pervadeva. Non si trattava solo di andare da Nadia; era la consapevolezza di poter seguire finalmente un proprio desiderio, qualcosa che le apparteneva e che non era condizionato dalla paura o dalle aspettative altrui.
Aprì l'armadio, e, dopo qualche minuto di incertezza, scelse un vestito semplice, di un blu leggero, che le cadeva dolcemente sulle spalle, lasciando trasparire una certa eleganza. Si truccò appena, abbastanza da sentirsi un po' più sicura di sé, ma senza esagerare.
Non molto tempo dopo, Bea passò a salutarla prima di uscire e rimasta sola, Giusy fu colta da un'improvvisa incertezza. Si guardò allo specchio, osservando quel riflesso così diverso da come era ormai abituata a vedersi. Ogni dubbio cominciò a riaffiorare: si chiese se fosse davvero la cosa giusta da fare, se non stesse forse idealizzando troppo la situazione. Prima di lasciarsi sopraffare, prese il telefono e videochiamò Elena, che rispose quasi subito.
Dall'altra parte dello schermo, Elena la guardò con un'espressione sorpresa e allegra, e Giusy, appena vide l'amica, si sentì un po' più a suo agio:
«Ma... heilà. Dove stai andando!?» chiede Elena con una risata, senza nascondere la curiosità.
Giusy, ancora un po' incerta, abbassò lo sguardo, quasi vergognandosi per il proprio imbarazzo «Vado... da Nadia» mormorò, spiegando in poche parole di come Bea l'avesse incoraggiata ad andare. L'idea che lei e Nadia riuscissero a passare una serata insieme era dolce e spaventosa al tempo stesso, e Giusy temeva che le sue paure riuscissero a rovinarle l'occasione.
Elena la ascoltò in silenzio: «Giù, questo è il momento di vivere qualcosa per te, qualcosa che hai aspettato a lungo. Non devi preoccuparti di altro. Vai, senza pensarci troppo. Ti meriti questo sorriso» fece una pausa «Insomma... prima c'era Aldo, l'incertezza per Bea. Hai sofferto. Avete sofferto. Direi proprio che adesso sia arrivato il momento di capire come proseguire questa cosa no?»
Quelle parole, pronunciate con tale sincerità, riuscirono a sciogliere l'ultimo nodo di esitazione. Giusy si congedò con un sorriso e chiuse la chiamata, sentendosi finalmente pronta.
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La voce della crisalide
RomanceRomanzo (L)GBT《In aggiornamento》 Nadia Orlandi e Giusy Ferrante. Un'insegnante e una cantante. Quindici anni di differenza. Nulla in comune. Avvertenze: temi forti. 1° #trailer (10/06/2024 - 06/08/2024 )