QUATTRO
Sono le due di notte e noi staremo ancora ipoteticamente festeggiando il mio compleanno, anche se in realtà c'è gente tipo Peter e Cara addormentata sul divano.
"Buon proseguimento, io ho un gran sonno." Dice mia madre sbadigliando.
"Ciao" diciamo in contemporanea io e Christina. Ci guardiamo negli occhi con un sorriso. Restiamo a guardarci per chissà quanti minuti, infatti Caleb tossicchia imbarazzato.
Mi scuoto un po'. Cosa diamine mi sta succedendo? Perché adesso se guardo Christina rivedo in lei Tris?
Sono due persone completamente diverse, escludendo il fatto che una delle due è morta. Già.
"Quattro?"
"Chiamami Tobias, sono stanco di Quattro. Quattro non esiste più"
Christina mi posa una mano sulla spalla. "Perché hai quell'espressione malinconica adesso? Ci stavamo divertendo così tanto fino a poco fa" dice abbassando lo sguardo.
"Lo so, è che..." Mi interrompo. Non posso dirglielo.
"Continua"
Scuoto la testa.
"Nulla, scusa, sono stanco" dici appollaiandomi sul divano.
Fa un sorriso sbilenco per poi alzarsi.
"Sì scusa, adesso ce ne andiamo"
Guardo i ragazzi dormire sul divano.
"Lascia stare, ormai è notte. Dormite qui"
Caleb sceglie il divano mentre a Christina mostro la sua camera. Dopodiché anche io mi dirigo verso la mia, con la testa piena di pensieri.
Mi sento chiamare dalla fine del corridoio.
"Tobias" è Christina.
Mi volto.
"Dimmi" dico calmo.
"La stanza è molto grande per una sola persona" dice lei piagnucolando.
Ridacchio.
"Come sarebbe a dire?" Chiedo.
Anche se ho perfettamente capito cosa volesse intendere.
"Dai, non fare il finto tonto, per favore!" Mi avvicino cautamente verso di lei e insieme entriamo nella stanza.
"Qualcuno qui ha paura di dormire sola" fischietto silenziosamente.
"Da quando sono entrati i ladri in casa e io ero dannatamente sola" dice stringendosi la manica del maglione.
"Oh" esclamo con tenerezza, accarezzandoli la guancia. Lei fa un sorriso timido.
"Sei così bella Chris" le dico e lei abbassa lo sguardo imbarazzata. Sorrido. Anche Tris arrossiva ad ogni mio complimento.
"Ho bisogno di un abbraccio" ammette.
E in men che non si dica mi ritrovo ad abbracciare il suo corpo minuto. Lei si alza in punta di piedi per appoggiare la fronte sulla mia spalla destra.
Poi si stacca velocemente e mi guarda, la guardo. Ci guardiamo per tanto tempo,per poi accorciare la distanza di qualche centimetro e baciarci. La bacio come vorrei baciare Tris.
Dopo qualche secondo lei scatta all'indietro, come se fosse stata spinta, mi guarda con gli occhi spalancati.
"Tutto questo è sbagliato, dio, scusami, sono una creti-" la interrompo. Lei indietreggia e io mi ci avvicino sempre di più, fino a che non si ritrova appiccicata al muro di quella stanza, che poi tanto grande non è.
"Non è sbagliato" le sussurro. Dopodiché le prendo il viso fra le mani e ricomincio ciò che avevamo interrotto.
Dopo il lungo bacio, nessuno fiata. Ci sorridiamo l'uno negli occhi dell'altra.
"Sei bello anche tu" mi sussurra anche lei, stringendomi.
Le prendo una mano e ci sediamo entrambi sul letto, con la faccia rivolta verso la finestra che concede la vista di un cielo pieno di stelle.
"Pensi davvero che sia sbagliato?" Le chiedo
"No..non lo so" sospira
"Perché pensi che lo sia?" Indago.
"Perché mi sembra di tradire Tris" dice a bassa voce.
"Io penso che Tris sia più contenta se anche tu lo fossi. Era una ragazza che non porta rimorso, lo sai benissimo"
Lei mi guarda e sorride.
"Tu pensi invece che sia giusto?"
"Perché no? Nel senso, non dimenticherò mai Tris. Perché tu in un modo o nell'altro me la ricordi." Ammetto, e sono fiero di averglielo detto.
Lei strabuzza gli occhi.
"Davvero ti ricordo lei?" Sospira.
"Perché, qual è il problema?" Chiedo stranito.
"È che non sono coraggiosa come lei. Non penso di assomigliarle"
Le accarezzo la testa.
"Ti farebbe piacere se ti dicessi che non so per quale aspetto mi ricordi lei?"
Sorride prontamente.
"Beh, forse"
Sorrido anche io.
E forse la felicità potrei ritrovarla con lei, ma nulla è detto. So solo che devo andarci piano, come sempre.
"Adesso dormiamo?" Chiede lei.
Accenno con la testa e ci infiliamo sotto le coperte. Ma sembra che le coperte non riscaldino tanto, e infatti ci ritroviamo abbracciati come granchietti a sorridere come idioti, a riscoprire in noi stessi la felicità che credevamo perduta.
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I will come back
Fanfiction*** ⚠️: Questa ff riprende il finale di Allegiant, ma non tutti i dettagli saranno uguali alla saga. Cambierò alcune cose. *** Beatrice deve svolgere un impresa che potrebbe costarle la vita: deve resettare la memoria di coloro che lavorano nel dipa...