Capitolo 11.

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"Tris, sei stupenda" esclama Alessia appena fuori dalla parrucchiera.
Mi accarezzo i capelli.
"Io non mi ci vedo bene" dico lamentandomi. Ed è vero. Sembro una persona triste con questi capelli, forse avrei dovuto tingerli di un colore più chiaro.
"È solo l'inizio, vedrai, col tempo li apprezzerai"
Sorrido, sperando sia vero.
"Dunque, adesso passiamo da Albe"
E ci dirigiamo verso casa sua.

"Buongiorno" esclamiamo all'unisono appena entriamo.
Ha un arredamento davvero semplice, ma adorabile. Le pareti sono state dipinte di un azzurro che ricorda il cielo.
"Ti piace?" Mi chiede Albert beccandomi a contemplare il suo appartamento.
"Sì...è...adorabile" accenno con la testa.
"È solo un pezzo della casa, magari se ci avanza del tempo ti mostro il continuo" sorride.
"Ma adesso...seguitemi"
Facciamo come desidera.
Entriamo in una stanza piccola, con le pareti colorate di bianche, tante luci e una fotocamera che riprende una parete ove giace uno sgabello.
"Bene..per iniziare..siediti lì" mi indica per l'appunto lo sgabello e mi ci dirigo mentre le gambe sembrano sul punto di cedere.
Non capisco perché io mi stia comportando così. Insomma, non dovrebbe preoccuparmi fare una stupida fotografia, ma tutto il resto.
Mi siedo sullo sgabello.
"Dai, fai un sorriso!" Mi esorta Albert.
Sorrido a denti stretti, sinceramente non so neanche se sia un sorriso questo.
Albert fa un cenno ad Alessia, che pare aver afferrato al volo e infatti mi raggiunge.
"Tris.." La guardo con uno sguardo interrogativo. Si piega verso di me.
"Non aver paura" mi dice scostandomi una ciocca di capelli.
"Non ho paura" dico, la voce mi tradisce tremando un po'. Socchiudo gli occhi.
"Forse si...un po' " ammetto
"Non preoccuparti, andrà tutto bene. Pensa che fra un paio di giorni sarai su un aereo che ti porterà a Chicago."
Sussurro, riaprendo gli occhi. Infondo ha ragione, mi basta a pensare a qualcosa di positivo.
Accenno con la testa e lei va via sorridendo.
"Un sorriso!" Urla Albert.
E io sfoggio il mio sorriso migliore. Questo è un sorriso vero, pieno di speranza e un po' di ansia.

"Dunque..adesso devi compilare questo foglio"
Afferro il modulo. Ci sono qualche domanda personale.
"Compilalo con dati falsi. Mi serve per la tua carta di identità"
Afferro la penna e compilo:
•"Nome: Jasmine Cognome: Gioia
Data di nascita: 12 ottobre 1997
Luogo di nascita: Milano"•
Il resto lo lascio vuoto perché non saprei come compilare.
Porgo il foglio a Albert.
"Non so come.."
Mi interrompe.
"Faccio io" mi sorride rassicurandomi.
Il nodo in gola finalmente si scioglie lasciando spazio alla serenità.
Sospiro, sentendomi inondata da scariche di adrenalina.
Alessia e Marlene vengono ad abbracciarmi.
"Ci mancherai così tanto"
Le guardo.
"Mi mancherete anche voi" sorriso compiaciuta.
E rimaniamo unite in quel l'abbraccio per chissà quanto tempo.

QUATTRO
"Buongiorno Ragazzi" sento esclamare da Christina.
Mi volto istintivamente verso di lei, porta un bel sorriso sul volto.
"Buongiorno" esclamano gli altri distratti, mentre io non le tolgo gli occhi di dosso, e lei regge lo sguardo.
Si avvicina a me per poi stringermi. Ricambio in parte l'abbraccio, ma quando lei si stacca la vedo sempre di più avvicinarsi alle mia labbra. Così mi scosto imbarazzato.
Lei mi guarda confusa, il alzo le spalle facendo un cenno verso gli altri. Si allontana da me visibilmente infastidita.
Sono quasi pentito di essermi fatto prendere dalle emozioni ieri notte. Non dovevo baciarla, tantomeno illuderla. Sì, okay. Lei è una bella ragazza, ma non sono pronto ad iniziare una nuova relazione se penso sempre a Tris. Prenderei in giro sia lei, che me.
La tiro per un braccio, ma lei si dimena.
"Ragazzi, io vado, si è fatto tardi"
"Veniamo con te" e tutti si alzano per poi andare via.
"Chris!" Esclamo prima che lei varchi il cancello di casa.
"Ciao Quattro!" Dice freddamente per poi chiudersi il cancello alle spalle.
È questo che mi merito.
Rientro in casa sbattendo il più forte possibile la porta. Sono così arrabbiato con me stesso.
Perché diamine ho permesso tutto ciò? Perché ho dato la possibilità alle emozioni di emergere? Che idiota son stato.
Dopo aver passato tutto il pomeriggio a maledirmi, arrivo alla conclusione che non è la cosa giusta da fare. E che la cosa giusta da fare, è andare a casa sua e spiegarle filo per segno la situazione.
Mi dirigo verso l'armadio, afferro le prime cose che mi capitano sottomano ed esco di casa.
Estraggo le chiavi e metto in moto l'auto di mia madre.
Mi dirigo verso casa di Christina mentre in testa milleduecento pensieri mi ossessionano.

Appena arrivato a casa sua, suono alla porta e mi apre sua madre.
"Oh Tobias, è un piacere averti qui" esclama sorridendo.
"Desideri qualcosa?" Fa subito dopo.
"Salve, vorrei parlare con Christina qualche minuto" dico deciso. E adesso che ci penso, non m'importa di come possa comportarsi nei miei confronti. Se mi manda a quel paese, capirò, ma se mi capisce, l'apprezzerò davvero tanto.
Infondo, è in prove come queste che tendi agli altri che capisci con chi hai a che fare.
"Bene, è nella sua stanza con Peter, mi sembrava si chiamasse così"
Alzo un sopracciglio. Cosa diamine ci fa Chris con Peter?
"Qualcosa non va? Ti vedo sbalordito, non sarai mica geloso?"
Spalanco gli occhi meravigliato, ma d'altronde cosa aspettarsi dai candidi? Non che mi lamenti, anzi, trovo che dire tutte le cose che ci passano per la mente al momento sia ottimo..a meno che non si inizi a sparare cavolate.
Riprendo la mia espressione seria e la guardo accigliato.
"Dovrei, per caso?" Dico stizzito
Le si spezza il sorriso, lasciando spazio alla meraviglia.
Sta per dire qualcosa, ma si interrompe, facendo spazio per farmi entrare.
"La ringrazio, molto gentile" cerco di essere gentile sempre con tutti, a volte è davvero difficile data la persona che mi trovo difronte.
Salgo il piano che porta alla camera di Chris.
La sua porta è aperta. Resto in perfetto silenzio ad origliare.
Poi mi affaccio verso la porta, senza farmi beccare e..

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SPAZIO AUTRICE
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Hi guysss.
Spero che la dritta che sta prendendo la storia vi piaccia almeno un po'. Scusate se presenta errori, o se non è di vostro gradimento. Provo con tutta me stessa a renderla migliore. Ringrazio i lettori, e coloro che hanno votato. 
Alla prossima!

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