"Forse non hai capito che devi sparire dalla mia vita. Abbiamo chiuso e basta. Torna a casa!" Urlo da dietro la porta.
"Diamine Tobias, fammi spiegare!" Bussa freneticamente Christina.
"Non devi spiegarmi nulla, ho già capito tutto. Sparisci"
Non voglio più nulla a che fare con lei.Essere umiliato e considerato uno dei tanti per una persona è una cosa orribile.
"E va bene..allora parlo da qui e sta' bene a sentirmi" dice piano.
Ma io non voglio serie neanche una sua parola e mi allontano dalla porta.
"Se, se. Continua pure a parlare. Magari la porta ti dà un consiglio"
Vado in camera mia sbattendo la porta. Sono le dieci del mattino e quella ragazza non ha niente di meglio da fare?
Io lo sapevo che per l'amore non ero portato. Al diavolo Christina, al diavolo l'amore, al diavolo tutto.
"Tobias" mia madre bussa delicatamente alla porta.
"Sì" dico sbuffando.Ed eccola entrare nella stanza, con quel suo corpo minuto e un sorriso sul viso.
"Cos'è successo? Ho sentito urlare. Ma non ho ben compreso la situazione. Ho sentito Christina fare dei nomi,che neanche ricordo, per poi dire che passavano di lì per casualità"
Non ho capito nulla di questa sua spiegazione, forse è meglio così.
"Nulla, ormai è una storia chiusa. Possa anche restare a dormire dietro l'uscio della porta" dico indifferente.
Spalanca gli occhi per qualche secondo.
"Eravate così uniti, affettuosi" dice
"Ecco, lo eravamo" dico guardandola per la prima volta da quando è entrata qui.Scrolla le spalle arrendendosi.
"Se n'è andata?" Chiedo
"Le ho chiesto di andarsene" sorrido compiaciuto.So che è cattiveria, ma a volte anche gli uomini devono farsi valere e desiderare.
Lei esce dalla stanza.
Mi precipito nella doccia: è giunta l'ora di andare a fare due passi.
Non esco, per davvero, da quasi un mese o più.Rido di me, che avevo seriamente perso la testa andando a casa di Christina per ogni stronzata che a lei non andava bene.
Appena esco fuori dal bagno, vestito e pettinato, metto le scarpe ed esco.
L'aria mi appare già decisamente diversa. Nel senso che mi sento più libero, più spensierato.
E ogni ricordo di Christina è già ormai svanito.Mi dirigo verso un bar, dove da ragazzino adoravo guardare i signori giocare a carte.
Passo dalla grande piazza e mi soffermo quasi al centro. Da quanto tempo non la vedevo?
Sembra tutto più cambiato, più acceso.
Guardo in direzione del posto in cui una volta c'erano gli esclusi.
Quella zona scura sempre piena di sacchetti della spazzatura è stata sostituita da una strada più pulita e nessuno giace su di essa. A esclusione di qualche bambino che gioca con le biglie.Le persone sono cambiate. Nessuno indossa gli abiti dello stesso colore.
Non si discriminano più gli uni con gli altri. E tutti sorridono a tutti. E oramai non importa più a chi parli: se ad un intrepido o ad un erudito.
Niente più distinzioni.Sorrido. Quest'aria dà di pace. Serenità. Gioia.
Mentre sono assorto nei miei pensieri non mi accorgo neanche di essere andato a sbattere contro una ragazza, la quale mi guarda, o meglio fa fatica, e accenna un sorriso.
"Scusami" ha una voce sottile e dolce. E la lunga chioma bionda si abbina perfettamente ai suoi occhi color smeraldo.
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I will come back
Фанфик*** ⚠️: Questa ff riprende il finale di Allegiant, ma non tutti i dettagli saranno uguali alla saga. Cambierò alcune cose. *** Beatrice deve svolgere un impresa che potrebbe costarle la vita: deve resettare la memoria di coloro che lavorano nel dipa...