Capitolo 7

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«Ciao mamma, ci vediamo!» la saluto. Io e Nadia scendiamo dalla macchina prendendo le rispettive borse dal portabagagli. Mi guardo intorno e scruto attentamente il parco, mi sembra quasi di tornare indietro nel tempo, quando passavo i miei pomeriggi qui a girovagare senza meta da sola per il parco, mi sedevo sempre su una panchina vicina ad un albero e mi piaceva parlare con i vari elementi della natura lì presenti. Amavo stare lì, da sola. Era il mio luogo magico, un luogo tutto mio.

«Hai avvisato tuo nonna che ci sono anche io?» mi chiede Nadia una volta che Wennifer, mia madre, si allontana con la macchina.

«Non c'è bisogno, gli piace stare in compagnia».

<<Bamboline, come state?>> ci domanda nonna salutandoci dopo aver aperto la porta di fretta a causa della mia grintoso bussata.

<<Nonna, noi stiamo bene. Com'è abitare da sola?>>, vado ad abbracciarla, la sua stretta è davvero debole ma allo stesso tempo calorosa. 

<<Non mi piace affatto, penso che mi trasferirò da zia>>.

<<Perché non vieni ad abitare da noi? Il posto non manca e di certo tutti ne sarebbero felici>>.

<<Tesoro, non lo so. Ne parlerò con tua madre. Tu non farti nessun problema>>.

<<Ti voglio bene...>> sussurro quasi per non farmi sentire.

<<Anche io, ad entrambe. Domenica mattina vi sveglierò presto, ci sarà il funerale di tuo nonno>>.

<<Oh, va benissimo>> volevo evitare l'argomento e sentirne parlare mi mette a disagio. Non so come comportarmi in questo caso.

<<Vado a posare la borsa in camera>> dice Nadia rivolgendosi a noi.

<<Vengo con te.>>

Prendo la borsa che avevo lasciato sulla soglia della porta e mi dirigo verso la cameretta.

Questa era la stanza di mia madre e della zia, quando vengo qui immagino mia madre da piccola, è strano, ma mi piace fantasticare.

<<Domani sera vogliamo andare al Pom Pom?>>

<<Non voglio vedere David, non so come comportarmi>> rispondo.

<<Non lo potrai evitare per sempre, meglio che affronti il prima possibile i tuoi problemi e poi non sei neanche sicura che ci andrà.>>

Come sempre Nadia ha ragione, su tutto. Riesce a placare un po' la mia ansia con le sue parole, ma non del tutto.

<<Mi secca dirlo, ma hai ragione>>

<<Lo so, come sempre. Comunque la mia compagna di classe conosce quella ragazza che si è baciata con David, mi ha raccontato delle cose sul suo conto>>

Non so molto sul conto di David, ma conoscendo il suo odioso carattere mi sono già fatta un'idea.

<<Non voglio sapere niente su quello>> mento.

<<Vabbè, non ci credo manco un pò. E  anche se fosse io te lo racconto lo stesso.  La mia amica ha detto che David fa uso di sostanze stupefacenti, non volevo dirtelo... ma penso che debba saperlo. Però non so se è vero, quindi è meglio se indaghi... Non voglio che ti crolli il mondo addosso senza motivo>>

Non ci credo, non può essere vero. Almeno spero, non saprei veramente come comportarmi. Ho bisogno di parlargli, devo saperne di più.

<<No... no...>>balbetto.

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