Capitolo 33

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Il suo sguardo puntato addosso mi fa sentire nuda, riesce a mettermi in difficoltà con ben poco. Continua a fissarmi attendendo una mia risposta, cosa che non riceverà. Sappiamo bene entrambi che non sarei riuscita a dirlo, o forse sì, ma non lo volevo allontanare per davvero anzi non lo voglio fare. Continua a volere dimostrazioni, quando capirà che non c'è bisogno che lo ammetta? Perché non lo farò, non più. Nonostante i miei sentimenti verso di lui sono rimasti i medesimi le mie insicurezze sono cresciute chiudendomi maggiormente in me stessa. È una legge direttamente proporzionale: all'aumentare dell'una lo fa anche l'altra. Infatti, ogni volta che ricevo una delle mie solite delusioni, la mia corazza diventata un po' più forte.
Lui sa benissimo tutte queste cose, i miei occhi riescono a parlargli nonostante io non voglia farlo. Sta cercando di farmi uscire da questa situazione, vuole spogliarmi, scoprendo la vera me per potermi attaccare nel momento in cui sono più vulnerabile.
Non voglio dargli la soddisfazione di soddisfare i suoi stupidi giochi, devo trovare le forze di dirgli che non lo voglio. Anche se la paura che se ne vada per davvero è tanta, sento la necessità di sbattergli in faccia questa bugia.

<<Voglio che te ne vada>> Katerina 1 - David 0.

Fino a prova contraria non sei riuscita a dirgli quello che lui voleva che facessi. Quindi David 1 - Katerina 0.
Non è vero.
Sto solo ammettendo cosa pensi. Brucia la verità?

Intanto lui continua a sorridere soddisfatto, quasi come se stesse assistendo a questa mia litigata con me stessa. So benissimo di aver soddisfatto le sue aspettative, ma non penso che riuscirei a dirgli seriamente di non volerlo più vedere, soprattutto perché in questo momento si sta dimostrando disponibile. Continua con il sui caratterino forte a tenermi testa, ma devo dire che non mi dispiace tutto questo. È riuscito a darmi il contrario di quello che ho sempre voluto,  ma alla fine è riuscito a soddisfarmi anche meglio. Adesso dipendo da questo nuovo tipo di medicina e non posso più sottrarmene. L'insulina ad un diabetico non può mancare. Lui è la mia insulina. Nonostante ne sia consapevole, sto cercando con tutte le mie forze di farlo ma più mi ci allontano più sto male, bisognosa di lui.

<<Se me ne andassi per davvero tu ne rimarresti scombussolata, vuoi scommettere?>>Il suo sorriso malizioso attira la mia attenzione, i suoi lineamenti mi confondono le idee e riescono a mandarmi in un momento di trans.

<<Cosa vuoi scommettere?>> Non mi farò intimorire, devo riuscire a vincere qualsiasi cosa sia, non posso permettere di farmi calpestare la testa, ancora una volta.

Perdere è una cosa che odio e non permetterò di farmi battere da questo ragazzo inutile.
Tanto inutile non è, e tu lo sai bene.
Hai sempre ragione.
Sei ancora più simpatica da sarcastica.
Lo so.

<<Se per una settimana riesci a starmi alla larga farò una cosa che tu vuoi, mentre se perdi dovrai passare il week-end con me>>

<<Starti alla larga in che senso? Non salutarti? Non venire nei posti in cui sei tu?>> Forte e decisa! Sono sicura di poter vincere, non sarà così difficile. Anzi, sarà come rubare una caramella ad un bambino.

<<Non farti trascinare dalla passione, in questo senso, quindi niente baci ne cose del genere>>

<<Oh allora è facilissimo, forse per te sarà una sfida... >>Lo supero avanzando verso la biblioteca. Lui mi segue come un cagnolino.

<<Staremo a vedere>>

<<Comunque io non potrei neanche passare il week-end con te...>>

<<Stai cercando di tirarti indietro?>>

<<No, semplicemente ho solo 14 anni e non posso fare tutto quello che mi passa per la testa come te che ne hai quasi 18>>

BEYOND- #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora