Capitolo 17

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Tutti gli occhi in sala sono puntati su di me ed inizio a sentirmi leggermente in soggezione. Forse ho esagerato, non sarei dovuta essere così esplicita...

<<Benissimo, dopo queste dichiarazioni penso che appena la seduta sarà finita, voi due avrete da parlare>>

<<Non possiamo parlare ora?>> Chiede Dav, ed io inevitabilmente sorrido.

<<Forms, meglio di no>> Dice lo strizza cervelli.

Durante la seduta non ho fatto altro che pensare a cosa dirgli, non so davvero da cosa iniziare, e non so come ho intenzione di volere che finisca la faccenda. Anche se vorrei, non posso far finta che questa settimana non sia mai esistita, perché purtroppo è stata reale. Prima, quando gli ho detto 'Ti amo' ero completamente sincera, ma nonostante questo devo ritornare sui miei passi e non farmi travolgere dalla passione e dai miei sentimenti forti. Lo psicologo ci ha appena comunicato che la seduta è conclusa, per questo inizio ad agitarmi...

Mi dirigo verso David e rimango fissa davanti a lui, aspettando che dica qualcosa.

<<Che pensi di fare?>> Mi chiede sorridendo, mettendo in mostra le sue fossette che non fanno altro che mandarmi in confusione.

<<Ero sincera prima>> Ammetto cercando di non dimenticare le mie intenzioni.

<<Quindi vuoi seppellire l'ascia di guerra?>>

<<Certo che voglio, ma...>> Mi interrompe.

<<Ci potevo scommettere che c'era una 'ma'>> Dice deluso.

<<Non posso dimenticare, dimostrami ciò che provi>>

<<Ti stanno chiamando>>

<<Mi stanno chiamando?>> Chiedo confusa.

<<Si, ti hanno chiamata all'appello... è il tuo turno>>

<<Devo entrare in stanza?>>

<<Si, parliamo dopo>>

Entro nella camera senza voltarmi ne dire niente, lasciando  David solo in sala d'attesa.

<<Katerina, stenditi pure sul lettino>> Mi dice lo psicologo indicandolo.

Mi ci stendo sopra ed inizio a fissare il bianco soffitto.

<<Ti farò una serie di domande e tu dovrai rispondere solo sì o no, capito?>>

Mi limito ad annuire mentre lui fruga nella sua valigetta.

<<Hai mangiato oggi?>>

<<No>>

<<Sei stata male in settimana?>>

<<Si>>

<<Questo si deve a qualcosa in particolare?>>

<<Si>>

<<Scapperesti per ricominciare?>>

<<No, penso di no... Non è da me scappare davanti ai problemi anche se vorrei>>

<<E cosa pensavi di fare evitando il cibo? Io penso che volevi nascondere i tuoi problemi dietro a questo sciocco che tu stessa sei andata a creare. Il tuo problema è l'orgoglio... Non mi ci è voluto molto per capirlo. Dalle tue risposte così pronte e programmate sono riuscito a capire che ti piace avere la situazione sotto controllo e che ti senti persa quando non è così>>

BEYOND- #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora