Capitolo 31

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<<Katerina Morgan! Ci sei?>> Urla sventolando una mano ripetutamente davanti al mio volto. Le persone come fanno a trovare il coraggio di urlare a prima mattina?

<<Jane, non urlare a prima mattina... Sto morendo di sonno>> Dico rannicchiadomi con la testa sul banco.

<<Certo, perché le 11 è prima mattina, ovviamente>> Dice ironica lei.

<<Non fare la ironica con me>> Dico sporgendole la linguaccia divertita.

<<Hai fatto qualcosa di Hot ieri sera?>> Dove è finita la Jane dolce e ingenua che avevo conosciuto all'inizio dell'anno?

<<Hai bevuto troppo latte stamattina, eh?>>

<<Sto scherzano Katie>> Dice dandomi una lieve gomitata.

Io non rispondo e chiudo visibilmente gli occhi cercando di soddisfare il mio desiderio di dormire.

<<Non puoi addormentarti, abbiamo la lezione di Geostoria... Se quando entra il professore ti vede dormire, inizia a farti una predica che non finisce più, e poi l'altra volta gli hai risposto, quindi non penso che tu gli stia molto simpatico>>

<<Abbiamo Geostoria ora?>> Chiedo alzando la testa dal banco.

<<Si>>

<<Oh, un motivo in più per uscire da qui>> Mi alzo dalla sedia e osservo Jane guardarmi sempre più sconvolta.

<<Ah e dove vorrebbe andare miss Morgan?>>

<<Fuori di qui!>> Le dico incamminandomi verso l'uscita.

Quando mi volto per chiudere la porta mi accorgo che Jane sbianca in volto, penso non si aspettasse che facevo sul serio.

Devo al più presto cambiare il corso di Geostoria con quello di filosofia... Se salto troppe lezioni la mia media calerà.

Dovrebbero creare un'aula per dormire, penso che non uscirei più da lì. Non ho voglia di fare niente in questo momento. Ieri sera sono rimasta sveglia fino a tardi a riordinare la mia stanza, c'era tantissimo lavora da fare. Per me stare a contatto con il disordine non crea nessun problema, ormai mi ero abituata a conviverci, ma mia madre stasera avrà ospiti a casa e per questo mi ha minacciata costringendomi ad aggiustare quel macello in stanza.

Mi reco nel teatro della scuola e mi siedo infondo a tutto della sala cercando di non farmi vedere dai vari studenti intenti a recitare.

Un signore da all'incirca 30 anni, sorriso smagliante, alto e formato da un fisico che lascia desiderare si avvicina a me.

<<Lei è qui per il provino?>>

<<Ehm, no... Io ero solo venuta qui per osservare>>

<<Andiamo, non si faccia scrupoli. Salga sul palco>> Cerca di convincermi il bello imbusto.

<<No grazie, non fa per me recitare>>

<<E non sa manco suonare qualcosa?>>

BEYOND- #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora