Capitolo 26

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Resta fisso a guardarmi quasi come se gli avessi appena detto che a tradirlo fossi stata io. Vorrei prenderlo a schiaffi. A sbagliare è stato lui, come si può sorprendere che io abbia preso delle decisioni di conseguenza?

<<Cosa pensavi che avessi fatto?>> Chiedo io.

<<Sapevo che sarebbe stato difficile>>

<<A quest'ora già non ti dovrei più parlare. Perché l'hai baciata? Ti piace?>>

<<Non lo so, mi piaci tu>>

<<Non mi basta, dimmi perché l'hai baciata!>> Urlo.

<<Ti ho detto che non lo so!>> Fa lo stesso.

<<Mi sembra di parlare con un bambino>>

<<Tu sei una bambina, è diverso>>

Taccio. E' veramente una persona ripulente. E' esattamente come Zac, non si merita un bel niente. L'unica differenza è che non sarà così semplice dimenticarlo. Dimenticare per non soffrire o farlo di più? Ormai sono entrata in questo tunnel senza luce, senza uscita e senza cartelli stradali. Non penso riuscirò mai a trovare l'uscita. Devo riuscirci. Per me.

Mi sbatte violentemente contro la macchina. Sento il suo respiro affannato sopra al mio collo.

<<Voglio baciarti>> Mi sussurra all'orecchio.

Il mio respiro si unisce al suo e raggiungono lo stesso ritmo irregolare. Restiamo in silenzio, cementando il nostro gran desiderio, lottando contro corrente. Quasi come se baciarci fosse diventato un nostro bisogno. Una cosa alla quale non possiamo sottrarci, ma che ora stiamo o sto lottando per non fare. Prego che non mi baci, ma che lo faccia. Voglio che mi lasci andare e che mi stringa forte a se. E' tutto così strano. Rabbrividisco al suo tocco. I brividi sono una cosa che adoro e odio allo stesso tempo. Come David. Riescono a farmi capire di essere viva, anche quando penso di non esserlo. Riescono anche a farmi capire di essere così vulnerabile, incapace di completarmi, bisognosa di affetto.

<<Per favore>>

<<Cosa vuoi?>>

Cosa voglio?

Che mi baci.

Anzi che molli la presa.

<<Voglio tornare a casa>>

<<Mi lascerai andare?>>

<<Sai che non riuscirò a farlo>>

<<Per favore, per favore>> Mi dice disperato. Quasi come se dipendesse da me.

<<Se avessi baciato Logan, mi avresti riempito la faccia di merda, e non oso immaginare i mille modi in cui mi avresti chiamata>>

Si avvicina ancor di più alle mie labbra e stenta quasi. Il modo con cui si avvicina, riesce a farmi desiderare di più.

Lento, sei lento, fratello.

Siamo a due millicentimetri di distanza.

<<Non devo approfittare>> Dice allontanandosi.

Coglione.

<<Vuoi che ti baci?>>

Si.

<<NO>>

<<Non mi sembra che mi stessi allontanando, anzi>>

BEYOND- #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora