Capitolo 32

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Ragazza, svegliati. Non puoi farti usare in questo modo. Non può precipitarsi da te e trovarti disponibile, perché cara, non lo sei. Non per lui almeno. Devi capirlo!

Quando apro gli occhi mi "risveglio" rendendomi conto di cosa stesse facendo. Gli suono uno schiaffo e lui immediatamente si ritrae. Nonostante mi fosse mancato così tanto, avevo bisogno di ulteriore spazio. Soprattutto perché aveva invaso il mio e io l'ho lasciato fare. Non riuscivo a muovermi o non volevo farlo?
Andiamo, chi si sarebbe voluta ritrarre?
Io, facile.
Certo.
Beh, io ci sono riuscita.
Ovvio, dopo aver soddisfatto la tua sete di lui.
Ma quale sete? Zitta, mi confondi le idee.

<<Potevi benissimo dirmi di allontanarmi>> Ride David, mantenendosi la guancia rossastra con una mano, quasi come se avesse paura che gli possa cadere. Ride? È malato. Gli ho appena dato uno schiaffo cosa si ride questo imbecille?

<<Devi starmi alla larga!>>

<<Certo bionda, ai tuoi ordini>> Dice sedendosi al mio fianco.

<<Inizia ad andartene dal mio tavolo>>

<<Oh, e da quanto tempo questo tavolo è di tua proprietà?>>

<<La vuoi smettere di fare l'ironico con me?>>

<<Certo>>

<<Continui. Si vede proprio che ti mancavano i miei baci, con uno subito ti è tornato il buono umore>>

<<Ecco, vedi. Sei un genio>>

<<David Forms, lo so... Lo so>> Accenno un sorriso.

<<Come fai a starmi alla larga?>>

<<Semplice, penso a cosa mi hai fatto>>

<<Parli come se ti avessi ucciso il cane>>

<<Oh, fidati se ne avessi uno e se tu avessi fatto una cosa del genere in questo momento non saresti tra noi, almeno non più>>

<<Vedi, pure a te è tornato il buono umore>> Arrossisco e mi volto dal lato opposto cercando di non farmi vedere da lui.

<<Caro David, te lo chiedo gentilmente: vai via>>

<<Ad una condizione, devi venire alla festa con me>>

<<Scordatelo, non voglio andarci>>

<<Non andavi con Nancy?>>

<<So che sai che si chiama Nadia, e poi no, non voglio più andarci. Sai ho paura di girarmi intorno e scoprirti a rimorchiare qualcuna>>

<<Non succederà>>

<<VAT-TE-NE>> Dico scandendo ogni sillaba a voce sempre più alta, attirando l'attenzione della maggior parte della gente lì presente, che come sempre non sa farsi gli affari suoi.

<<Sabato vieni alla festa con me?>>

<<Non mi farò convincere>>

<<Viene pure Nicky>>

<<Oh, mi fa piacere. Ma non mi cambia niente, lo sai?>>

<<Perché non vuoi venire?>>

<<Perché vuoi che venga?>>

BEYOND- #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora