Capitolo 21

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<<Sono un'altra persona quando ti sto vicino>> 

<<E' un bene o un male?>>Chiedo con una voce alquanto ridicola.

<<Penso sia un bene>> Continua  giocare con i miei capelli. Io mi avvigno fra le sue braccia posizionandomi sulle sue gambe come una bambina, si avvicina alla mia bocca e le nostre lingue si incrociano creando un legame unico. All'improvviso mi ritrovo in stanza sola con David, tutti i miei pensieri negativi mi hanno abbandonata. Al momento è tutto perfetto, quasi come un sogno. Io e David non litighiamo da un po', ed è strano. Ne sono felice, spero che le cose continueranno ad andare avanti così. 

Ci diamo un ultimo bacio, poi nel momento in cui sentiamo la porta aprirsi ci stacchiamo l'uno dall'altro di scatto. 

<<Oh, scusami non volevo interrompere niente>> Logan appare sulla soglia della porta con un mazzo di fiori tra le mani. Mi fa piacere che sia venuto a trovarmi, mi è mancato molto in quest'ultima settimana. Le giornate passate con lui, sembrano solo dei lontani ricordi, quando in realtà non sono poi così lontane. 

<<No, non ti preoccupare. Entra pure>> Dio, spero solo che David non inizi a fare scenate di nessun tipo. Mi alzo dalle sue ginocchia e vado a salutare Logan. 

<<Io me ne vado>> Dice David mantenendo in volto uno sguardo al quanto suggestivo. Si alza dal letto avvicinandosi alla porta dove siamo disposti io e Logan.

<<Ah?>>Chiedo.

<<Ho detto che me ne vado, ora levatevi>> Mi affretto a prendergli il viso fra le mani, sperando che con quel contatto diventi più comprensibile, ma non cede. Si scrolla le mie mani di dosso ed io a questo suo gesto rimango offesa. Abbasso lo sguardo, cercando di non intravedere quei due occhi colmi di rabbia, pronti a farmi sentire uno schifo. E'incredibile come una persona possa renderti la persona più felice del mondo o la più triste. E' incredibile come l'umore di ognuno di noi possa dipendere da quello altrui. Non ho mai creduto all'amore, con l'esempio dei miei genitori mi è sempre stato difficile farlo, ma adesso è diverso. 

All'improvviso mi ritrovo a terra con il corpo di Logan sopra al mio, cercando di capire cosa sia successo. Dopo pochi secondi il mio amico si scansa e si affretta ad alzarsi uscendo dalla stanza correndo. Faccio lo stesso inseguendolo urlando il suo nome con l'intento di fermarlo, ma lui niente, continua a correre. Quando David compare Logan si affretta a prenderlo con entrambe le mani sbattendolo con violenza contro al muro. 

<<Sei un pezzo di merda! Mi hai spinto e l'hai fatta cadere con me!>> Urla infuriato Logan, non lo avevo mai visto così, di solito è sempre posato e tranquillo. Nonostante la forza che usa Logan per cercare di bloccare David, lui è più forte ed inizia a picchiarlo pesantemente pestandolo di pugni. Non mi capacito di quello che sto vedendo, mi sento così in colpa per quello che sta succedendo. Un infermiere si fa avanti intromettendosi. 

<<Ehi, basta David! Torna in camera tua!>> Niente, ovviamente. David con il suo carattere, non si smuoverebbe mai per delle innocue parole di un  infermiere.

Scappo via, lontano da quella scena che nella mia vita ho assistito fin troppe volte. Mi sento costretta a ricordare, quasi come se il passato non vorrebbe rimanere tale. Pronto ad intromettersi nel mio presente per rovinarmelo. 

Questa volta, invece di rifugiarmi nella mia stanza decido di uscire dall'ospedale. So che non potrei, ma non ce la faccio più a rimanere chiusa tra 4 mura, ho bisogno di uscire, è un posto con troppi ricordi. Indosso una semplice "divisa" bianca con ai piedi delle ciabatte, proprio per questo ogni persona che passa mi squadra. Si vede proprio che la gente si fa gli affari suoi. 

Non mi capacito di chi vedo davanti a me, strizzo più volte gli occhi e quando mi rendo conto che è davvero qui mi scaravento su di essa.

BEYOND- #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora