Gasten gironzola per l'aula sgattaiolando tra un banco e l'altro come se fosse un gatto. David si trova nel lato della stanza cercando di attirare l'attenzione della ragazza senza disturbare quei due. Appena sono entrata nell'aula ho dovuto assistere ad una scena disonorevole. Seduta sulla cattedra con le gambe spalancate c'era una donna che non esitava un secondo a gemere. Ecco cosa era stato quell'urlo. Per non farci vedere abbiamo assunto le sembianze di veri e propri animali posizionandoci a quattro zampe.
«È inutile David, non ti calcola», detto questo prendo in mano la situazione e corro inseguendo Gasten che non esita un secondo a rendermi le cose più difficili scappando da me.
«Gasten vieni dai, ti porto da Luke», sussurro cercando di comprarla per poi riuscire a farla voltare verso di me. Si ferma e aspetta che io la raggiunga, le accarezzo i capelli e le dico di raggiungere David che è ancora nell'angolo a fare il cretino, come sempre.
«Che le hai detto per farla venire?».
«Eh, magia magia».
«Sei riuscita a vedere chi sono?», mi domanda facendomi fermare.
«Che dovrebbe importarmi? Dai, usciamo di qui».
«Quella è la professoressa Hein, di latino», mi dice come se dovrebbe importarmi qualcosa. Sarà solo una povera disperata in cerca di ritrovare i propri anni d'adolescente perduti.
«Non so nemmeno chi sia, il mio insegnate di latino è Great. Quindi non mi interessa, usciamo di qui», lo tiro per un braccio ma lui oppone resistenza continuando a guardare quella maledetta cattedra.
«Aspetta, sto cercando di vedere chi sia lui», e continua a non guardarmi.
«Ti lascio qui, giuro. Non voglio vedere in diretta un porno», ma lui continua ad ignorarmi e per questo esco di lì.
Subito dopo David mi raggiunge da bravo cane qual è.
«Devo dirti una cosa», dice tutto d'un fiato. Di che vuole parlare all'improvviso questo? Mi iniziò a preoccupare. E se Nicky abbia ragione? Cosa devo dirgli? Oddio, voglio scappare.
«Dici», dico cercando di evitare il suo sguardo, ponendo il mio su Gasten.
«Era Nick».
«Nick?», chiedo sottolinenando quel nome.
«Sì, era lui quello in aula», sbotta.
«Ma è impossibile, è fidanzato», ma lui fa le corna con la mano alzando l'indice e il medio, «Esistono queste».
«Ma è vergine, non penso che lo farebbe con una vecchia di più di cinquant'anni», è praticamente impossibile, Nick me lo direbbe se avesse mai avuto un rapporto.
«Ti ho detto che era lui, e poi secondo te a diciannove anni è ancora vergine?», mi domanda con un sorriso fastidioso. E poi potrebbe benissimo essere che è ancora vergine, Nick non è come David che si lascia andare a chiunque sia femmina.
«È impossibile, me lo avrebbe detto».
«Era lui, e poi pensi veramente che ti dica tutto?». Ma io ancora non ci credo, come potrebbe essere Nick? Lui non farebbe mai un cosa del genere a Lucy, la sua fidanzata. L'ha sempre adorata e glorificata.
«Adesso lo chiamò e vedrai che mi risponderà», tiro il mio cellulare dalla tasca posteriore del mio jeans e cerco il numero di mio fratello tra la rubrica.
Una voce robotica mi dice di richiamare più tardi, grazie mille del consiglio segreteria. Davvero.
«Ha la segreteria», inizio a preoccuparmi. E se fosse davvero lui?
«Chissà perché», insinua David. Sinceramente che quello fosse Nick era l'ultimo dei miei pensieri. L'ho sempre visto come il mio fratellone e non ho mai pensato che sarebbe capace di questo. Adesso non ne ho la certezza, ma la preoccupazione inizio a sentirla ad ogni battito cardiaco che si insinua violentemente nel mio petto.
«Vuoi aspettare che escano o preferisci rimanere con il dubbio?», se lo vedessi il mio mondo precipiterebbe. Già e troppo iniziare a realizzare che Nick non è vergine, figuriamoci vederlo con una donna di ben cinquant'anni o più.
«Andiamo... Ma ne sei sicuro? Hai visto bene? E se fosse qualcuno che gli assomiglia?».
«Luke!», si continua a lamentare Gasten tirandomi per un braccio.
«Okay, ora andiamo», faccio con la testa cenno di andare e torniamo in mensa scolastica sperando che i nostri amici siamo ancora lì. In questo momento non mi interessa poi così tanto, l'unica cosa a cui penso è Nick. Che bisogno avrebbe di fare quel che ha fatto con una professoressa con il quadruplo della sua età? Ha una fidanzata.
«Sei sicura di stare bene?», David mi tira per il braccio. La pancia inizia a contrarsi, da quanto non osava toccarmi? Mi piego leggermente in avanti per alleviare il dolore e punto lo sguardo sulla sua mano. Annuisco girandomi verso Gasten, non sto bene, ma non ne voglio parlare. Mi dà un'altra stretta per attirare la mia attenzione e sussurra un "sicura?".
«Sì, ora molla l'osso».
«Allora oggi?», perché insiste così tanto per quel diamine di lavoro? La verità? Non mi va di lavorare, sono stanca il pomeriggio preferisco dormire. Potrebbero anche pagarmi oro ma io non voglio sprecare il mio tempo lavorando.
«Non vogl...», «Una prova, e poi decidi», e con l'indice fa il numero uno mostrandomelo per farmi capire meglio il concetto, ma pensasse che sono scema?
«Okay, come vuoi... Mi vieni a prendere tu nella nuova casa?», mi arrendo.
«Ovvio, è praticamente impossibile che ti scomoderesti a venire fin lì con i tuoi piedi, nonostante l'azienda sia vicinissima alla tua nuova a casa e anche alla mia».
Continuo a camminare tenendo Gasten per mano, ignoro le parole di David, solitamente risponderei a più non posso, ma la faccenda di Nick inizia a preoccuparmi.
«Tut... bene?», mi domanda la sorella di Luke guardando ripetutamente David. Io annuisco.
Quando arriviamo in mensa fortunatamente troviamo i nostri due amici seduti ancora al tavolo. No che non mi fa piacere avere Gasten fra i torni, ma è alquanto instabile e mi dispiace ma non sono ciò di cui a bisogno. Quando ci avviciniamo continuano a parlare tra di loro e sembrano così presi l'uno dall'altro. Gasten inizia ad urlare il nome del fratello interrompendo quell'amabile conversazione. Luke le se avvicina e accarezzandole i capelli per farla calmare. Solo quando si alza mi accorgo che teneva stretta la sua mano con quella di Nicky. Chissà cosa si sono detti...
«Katerina cattiva», dice la ragazza a Luke che le ride in faccia e annuisce.
«Hai ragione, è insopportabile», si intromette ovviamente David ed io gli sporgo la linguaccia.
Il mio sguardo viene catturato da un ragazzo biondino alto abbastanza, quando si volta e mi saluta riconosco mio fratello. Che ci fa qui? Solitamente non si ferma mai in mensa, odia questo cibo.
«Sbaglio o è tuo fratello quello?», domanda David accorgendosi del mio stato di trans, mi scuote una mano davanti gli occhi ed io gli grido uno dei "sì" più forti e aggressivi di questo mondo. Tutto sembra aver più nessun senso, Nick-quella... Mi spiegate che cosa sta succedendo?
STAI LEGGENDO
BEYOND- #Wattys2016
RomanceKaterina Morgan vive in una difficile situazione familiare che ha sempre cercato di evitare, fingendo che la sua vita fosse perfetta. Dopo aver cercato per molti anni di dimenticare la sua infanzia, affronterà numerose sfide e dolori. Si farà degli...