Capitolo 22

1.1K 92 24
                                    




Mia sorella mi stringe forte a se. Mi è mancato il suo calore, il suo buon profumo. Lei era una delle poche cose a rendermi incompleta. Io non chiedo tanto, solo il necessario. Io non chiedo di essere ricca o bella. Io chiedo affetto. Le uniche cose di cui ho bisogno, ultimamente, si stanno allontanando da me, lasciandomi sola. Come potrei non impazzire con questo vuoto terribile in petto?

<<Che ci fai qui fuori? Dobbiamo tornare subito in ospedale... Sei diventata ancora più bella>>

<<Avevo bisogno di prendere aria... Per quanto hai intenzione di fermarti?>>

<<Non lo so ancora... Mi vuoi già cacciare?>>

<<Dipende... Che mi hai portato?>>

<<Entriamo in ospedale, e poi potrai vedere i regali>>

Io e Jessie ci addentriamo nell'ospedale, quelle pareti le ho viste fin troppe volte per la mia giovane età, ormai questo ospedale è diventato la mia casa. Nel frattempo lei continua a stringermi la mano per impedirmi di scappare. Ma non scapperei, non ora che c'è lei.

Jessie mi fa sedere ad aspettare mentre parla con i medici. Ultimamente la figura medica, non mi sta aiutando poi così tanto, provo sempre meno stima per loro. Addirittura inizio a cambiare idea sul mio futuro. Ormai non ho nessun punto fermo nella mia vita, manco le mie idee.

<<Un ragazzo mi ha dato questo per te>> Un ragazzo dai capelli rossi, a me sconosciuto, mi porge un bigliettino con su scritto il mio nome.


*****

<<Katie, dai svegliati... David sta bussando incessantemente alla porta da ben 5 minuti. La prima volta sono andata ad aprirgli ma quando l'ho avvisato che dormivi e gli ho chiuso la porta in faccia, lui è rimasto lì fuori e non ha smesso più... Per favore esci e vai a dirgli di smetterla!>>  Piagnucola Allie.

Eccoci qua, di nuovo in stanza insieme. La settimana scorsa hanno deciso di spostarmi in questa stanza, di nuovo. La mia situazione era migliorata e avevano bisogno di conficcare in quella stanza malinconica un'altra povera ragazza.

<<Allie... diglielo tu! Sto morendo di sonno>> 

Ieri sera hanno organizzato una a festa per la mia guarigione, è stato molto divertente, io non avevo la più pallida idea di quello che stava succedendo, sono rimasta molto colpita da questo loro gesto. La festa non è finita poi così tardi, ma stanotte è  stato difficile dormire. Ero molto elettrizzata, finalmente lascerò questo posto, dopo ben 1 mese di ricovero.

Stasera sarà il grande giorno. Da una parte mi mancherà svegliarmi la mattina con le urla di Candace, o le chiacchierate con il dottor Kranc; ma ho bisogno di ritornare a vivere. Sarà difficile rientrare nel ciclo, ritornare a far parte della normalità, ma sono pronta ad affrontare tutto e poi, in realtà, non sono mai riuscita totalmente a farne parte.

<<Non mi ascolta>>

Mi alzo dal letto stanca di tutto quel baccano e apro di scatto la porta.

<<Scommetto di essere inguardabile>> Annuncio chiudendomi la porta alle spalle.

<<Sei sempre bella>> Mi risponde Dav avvicinando la sua bocca al mio orecchio mordendolo.

In questa settimana le cose sono un po' cambiate: David è uscito dall'ospedale, abbiamo fatto pace e ora stiamo insieme. D'altronde ormai è una cosa abituale, litigare-fare pace. Abbiamo sempre fatto così e continuiamo a farlo. Nonostante non siamo d'accordo al 100% sono felice di potermi finalmente godere questa relazione. Ha imparato a gestire meglio la rabbia ed io a fidarmi di lui. Man mano sta entrando a far parte del piccolo cerchio dove sono rinchiuse tutte le persone di cui mi fido, per davvero. Ha conosciuto aspetti della mia vita e della mia storia che avrei voluto dimenticare, ma parlarne con lui mi ha fatto sentire meglio, quasi come se fossi riuscita a liberarmene. Nonostante non si possa modificare il passato, il futuro si. Adesso con il suo aiuto sto riuscendo a fare esattamente questo.

<<Allora? Cosa ti ha spinto a tartassare così?>>

<<Volevo vederti>>

<<Sei un rompiscatole>> Lo bacio di sfuggita lasciandolo insoddisfatto. Per questo gli stringo la mano e mi riavvicino.

<<Ti ho portato una cosa>> Sussurra imbarazzato. Dalla tasca dei suoi jeans tira un cofanetto.

Me lo porge ed io sento le guance iniziare ad andare a fuoco.

Senza esitare lo apro. All'interno ci trovo tante caramelle a forma di cuore.

<<Hai paura che io torni qua?>> Chiedo ridendo.

<<Non cambierebbe niente tra noi due, e lo sai. Voglio solo il meglio per te, cosa che qui non potresti avere>>

<<Hai ragione, come è il mondo là fuori?>>

<<Vuoto, non ci sei tu. Hai paura?>>

<<No, non ho paura. È solo che boh... Si, forse ho paura>>

<<Ho sempre ragione. Comunque ieri Nadia è venuta fuori scuola nostra, mi ha detto di dirti che verrà a trovarti. Era appena tornata dal viaggio>>

<<Ah, okay... Devo andare in bagno, entra in camera>>

Quando entriamo in stanza, Allie è tornata a dormire. David non perde occasione e la inizia a tormentare svegliandola. Io inizio a ridere mentre lei mi dice di cacciarlo.

<<Non capisco come lo sopporti>>

<<Mi ha corrotta>> Ammetto.

<<Lo immaginavo>> 

<<Lo so che ti piacerebbe essere al suo posto>> La prende in giro David.

<<Manco se mi paghi>> 

Entro in bagno lasciandoli da soli a bisticciare. 



BEYOND- #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora