Quando torno vedo David indaffarato a prepararmi la valigia. E' così buffo, sta giocherellando con i miei panni cercando di sistemarli, chiaramente senza riuscirci.
<<Okay, mi arrendo non so piegare>> Dice deluso.
<<Si vede. Manco io sono poi così brava>>
Mi affianco a lui, che non perde occasione per baciarmi.
<<Allie dove è andata?>> Dico scansandomi.
<<L'è venuta a chiamare Candace. Comunque, mio padre ha saputo di te>>
<<Ah, che ha detto?>> Chiedo imbarazzata. Non sono pronta per una relazione in casa, sono ancora piccola. Spero che non mi chieda di conoscerlo...
<<E' felice per me, mi vede cambiato. Voleva conoscerti>>
<<E tu che gli hai detto?>>
<<Di aspettare. Non voglio metterti a disagio. Nonostante questo voglio che tu conosca mia sorella, almeno lei>>
<<Certo... Spero sia più simpatica di te>>
<<Impossibile, nessuno lo è>>
<<Ho qualche dubbio>> Dico sporgendogli la linguaccia.
*****
Mentre parlavo con David, è arrivata Nadia. Subito è corsa ad abbracciarmi ed io ho ricambiato calorosamente la stretta. Lei è una di quelle persone uniche, che sai presenti anche quando non è così. Questo mese senza di lei sembrava non passare mai. Le giornate erano tutte più tristi, ed io con loro. Adesso che è qui mi sento più sicura di me stessa. Ha sempre avuto questo effetto su di me, è uno dei suoi tanti lati positivi. È una ragazza perfetta, io invece sono esattamente il suo opposto, in tutto e per tutto. Riesco a far agitare chiunque con la mia semplice presenza e sono una professionista nei litigi. Contrariamente a lei io sono dovuta crescere in una famiglia alquanto difficile e credo che questo fattore abbia contributo a formare il mio pessimo carattere. So di non essere perfetta, ma non riesco a cambiare e ormai mi sono illusa di non poterlo fare.
Prima ha chiamato mia madre, è stato strano parlare con lei, dopo tutto questo tempo. A pensarla mi viene da piangere, come è cambiata la situazione in così poco! Mi dispiace per il suo sbaglio, si meritava una vita diversa da questa. Un uomo diverso, da mio padre. Ma forse, anche io mi meritavo qualcosa di meglio... Mia madre, non è cattiva, ma è complicata: un poco come me. Non ha mai voluto far soffrire i suoi figli; questo è stato un brutto periodo per lei e infondo la capisco, anche se non rispetto pienamente le sue azioni. Si sarebbe potuta comportare diversamente, avrebbe potuto affrontare la separazione con noi, i suoi figli. Invece lei sentendosi umiliata ha preferito scappare, rifugiandosi in se stessa. Molte volte mi sono sentita come lei, proprio per questo ho deciso di perdonarla. Mi è stato difficile farlo, soprattutto per il mio orgoglio, ma una madre è una figura che non può mancare nella mia vita. Oggi la vedrò dopo un mese, torneremo a convivere anche se adesso le cose saranno diverse: mio padre si è trasferito, non in un'altra casa, bensì in un altro paese. Ha deciso di abbandonare questo posto e si è trasferito in Scozia. Ha fatto un favore a tutti noi, non mi aspettavo che avrebbe fatto questo gran passo all'improvviso, ma ne sono contenta. Spero possa cambiare, diventare una persona migliore, magari ricominciare da zero lo potrebbe aiutare. Non so perché mi ostino tanto a volere il suo bene quando lui non ha mai fatto altrettanto.
<<A che pensi?>> Mi chiede Nadia facendomi ritornare alla realtà.
<<A come le cose sono cambiate>>
<<Ne hai affrontate tante da quando ti conosco, questa ne è solo un'altra da aggiungere alla lista>>
<<Mi sei mancata così tanto>>
<<Tu tambien>>
<<Sei diventata spagnola?>>
<<Più o meno... Era tutto bellissimo lì! Tutti erano così compatti, l'uno con l'altra... Per le strade c'era un'accoglienza unica. Non vedo l'ora di tornarci con te>>
<<Quando vorresti partire?>>
<<Per il tuo compleanno, che ne pensi?>>
<<A gennaio? Non riuscirò a raccogliere i soldi necessari... Soprattutto ora mia madre sarà l'unica a portare avanti la famiglia>>
<<Te lo regalo io il biglietto>>
<<No, non lo accetterei mai>>
<<Vedremo... Comunque Jessie è già partita per Chicago?>>
<<Ha deciso di restare qui un'altra settimana>>
<<Ah... E Nick che fine fatto?>>
<<Quando ha saputo del divorzio era impazzito, si era trasferito da nonno. Ma è riuscito a perdonare mamma>>
<<E tu, lo hai fatto?>>
<<Si, so che le cose cambieranno, ma sono pronta. Mia madre adesso dovrà dimostrare quanto vale ed io sono pronta ad aiutarla. Sarà il nostro unico punto di riferimento ed è un grande incarico... >>
<<Se hai bisogno di un po' di tempo puoi venire da me>>
<<Prima affronterò la cosa e meglio sarà>>
<<Come vuoi. Sei pronta?>>
<<Si... andiamo, voglio tornare a casa>>
Questa volta per arrivare al piano terra decido di prendere le scale, Nadia invece con le valigie è scesa con l'ascensore, ho bisogno di focalizzare la realtà da sola: sto lasciando questo posto. Fino ad una settimana fa, questa mi sembrava solo una realtà troppo lontana, ero arrivata a pensare che non sarei mai uscita da qui. Adesso sto tornando alla mia vecchia nuova vita e ne sono felice. I pianti fra queste mura saranno stati così numerosi. Qui ho conosciuto meglio la mia vita, sono venute alla luce così tante realtà dalla quale io ero all'oscuro. Ho imparato a conoscermi con lo strizza cervelli, ho imparato a convivere con Jane e ad andare oltre con David, riuscendo a conoscere i vari aspetti del suo carattere. Avrò cura di ogni minimo ricordo racchiuso in questo posto, dal bagno senza specchio al primo 'ti amo'.
Quando attraverso l'ultima rampa di scale trovo Nadia ad aspettarmi. Prendo una valigia dalle mani di Nadia e insieme ci dirigiamo verso l'uscita. Il rumore delle valigie attira la mia attenzione, senza concedermi altro tempo per salutare quel posto.
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BEYOND- #Wattys2016
RomanceKaterina Morgan vive in una difficile situazione familiare che ha sempre cercato di evitare, fingendo che la sua vita fosse perfetta. Dopo aver cercato per molti anni di dimenticare la sua infanzia, affronterà numerose sfide e dolori. Si farà degli...