Capitolo 14

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Durante il pranzo io e Dav non litighiamo per la maggior parte del tempo, tranne quando insisteva per farmi finire il piatto che avevo lasciato. Sono davvero stata bene con lui e penso che le cose possano continuare a proseguire di questo passo. Dovremo fare un lungo percorso, ma io sono pronta ad affrontarlo, per lui. Ho intenzione di approfondire maggiormente la sua conoscenza, è ancora un pozzo inesplorato per me; anche se adesso lo guardo con meno paura.

<<A che stai pensando?>> Mi chiede facendomi tornare con i piedi su terra.

<<Segreti di stato, non ti impicciare>> Dico per infastidirlo.

<<Scommetto che è il cameriere biondo a tormentare la tua testolina>>

<<Senz'altro... Mi ha davvero colpita con i suoi muscoli ben scolpiti. Stavo pensando di sgattaiolare nel "bagno"per potergli chiedere il numero>>

<<Simpaticissima... Comunque, ho intenzione di portarti in un posto, quindi non farmi cambiare idea un'altra volta>>

<<Meow>> Dico per distogliere la "tensione" e a quel mio verso inizia a ridere ed io lo seguo.

Ci vorrebbe una foto di questa scena, è tutto perfetto. ORA.

David chiede il conto e nel frattempo ne approfitto per telefonare Nadia visto che mi ha scritto un messaggio.

<<Katy, come stai?>>

<<Benissimo, sto al ristorante con David>>

<<Ah, pensavo avessi pranzato a casa, infatti ti avevo chiamata per sapere se volevi che ci vedessimo>>

<<Ah, vabbè. Io ora vado in un posto con Dav. Non stai da Mattia?>>

<<Si, ma mi dispiaceva lasciarti da sola. Comunque dove andate?>>

<<Boh>> Rido.

<<Allora, buona fortuna. Ci sentiamo dopo>> Attacca.


<<Con chi parlavi?>> Mi chiede David giungendo al tavolo.

<<Con il mio fidanzato>>

<<Peccato che ero impegnato a parlare con quella cameriera là giù>>

Gli sporgo la linguaccia e lui ricambia.

Si avvicina alla mia sedia e mi fa alzare, mette una sua mano dietro la mia nuca e si avvicina alla mia bocca. Mi sorprende questo suo gesto d'affetto in tale situazione. Appena si allontana dal mio viso non riesco a fare a meno di sorridere per tutto il tempo che impieghiamo per raggiungere il motorino.

<<Ma è lontano il posto tanto misterioso? Spero di no. Sono curiosa>>

<<Fidati, è più vicino di quanto tu immagini>>

Si posa sul motorino e io faccio lo stesso stringendo il suo corpo. Dopo pochi minuti si ferma in un parcheggio della nostra scuola.

<<Non dirmi che mi vuoi portare ad esplorare la nostra scuola...>> Dico.

<<Niente domande e seguimi>> Scende dal motorino e faccio come mi dice.

<<"Ho risposto a troppe domande per oggi">> Dico facendogli il verso citando le sue parole.

Lui si porge e mi bacia.

<<Ero indeciso se baciarti per farti stare zitta o iniziare a farti il solletico... ma la prima scelta mi ha entusiasmato di più>>

BEYOND- #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora