Capitolo 42

1.1K 59 67
                                    

*****
La mensa scolastica è piena, come sempre. Alcuni tavoli sono desolati altri estremamente affollati. Al mio tavolo c'è seduta Nicky, la quale continua a descrivermi la sua relazione complicata con Luke.

«Mi stai ascoltando? Secondo te che devo fare?», acciglia scuotendomi cercando di farmi tornare sul pianeta Terra. Ma io continuo ad ignorarla addentando man mano il mio panino.

«Dai, Katerina. Ho bisogno di un tuo consiglio. Ascoltami e smettila di mangiare per un secondo. È il terzo panino che divori senza mai degnarmi di una tua attenzione», è davvero il terzo panino che mangio? So solo che ho tanta fame, penso di non averne avuta mai così tanta.

«Okay, ricomincia daccapo... che non ho capito un fico secco di quello che hai detto fino ad adesso», mollo un quarto del panino che mi è rimasto e lo poso sul fazzoletto poggiato sul tavolo creando di concentrarmi sulle future parole di Nicky.

«Alla festa di sabato abbiamo passato tutta la serata insieme, ieri pomeriggio però l'ho visto con una ragazza. Attraverso e faccio per salutarlo ma lui posa lo sguardo su di me e si affretta ad entrare in un negozio per seminarmi... Secondo te cosa devo fare?».

«Sei sicura che ti abbia vista? No che voglia giustificarlo però devi valutare bene la situazione. Sabato ti stava col fiato sul collo e molto spesso mi faceva delle domande per cercare di sapere più cose su di te», sono davvero convinta che Luke provi qualcosa di puro per Nicky. Anche secondo il parere di David a lui è sempre interessata.
Non ti sei mai fidata della parola di David, ora lo fai?
Perché dovrebbe mentire?
Tu trovi sempre una risposta per metterlo in cattiva luce, quindi...

«Ne sono sicura. Quando mi ha vista ha sgranato gli occhi», mi risponde con sicurezza continuando a giocare con la forchetta del suo piatto ormai vuoto.

«Se vuoi ci parlo i...», ma non mi fa finire la frase, «Non ti permettere. Ti cavo gli occhi mentre dormi e li do in pasto ai pesci».

«Okay, la scelta è tua. Signorina Killer», mi prendo gioco di lei riprendendo il mio panino con le mani per poi avvicinarlo alla bocca pronta ad addentarlo.

«Questo non te lo meriti», e a queste sue parole mi strappa il mio amato cibo dalle mani e lo alza come se fosse un trofeo cercando di non farmelo raggiungere. Mi alzo in punta di piedi cercando di acchiapparlo, ma niente da fare, Nicky è davvero troppo alta. Ma per caso prima di andare a dormire le annaffiano i piedi?

Chioma nera continua a ridere come un'anatra, all'improvviso le cade il panino da mano e acquista in faccia un'aria scioccata, quasi come se avesse appena visto un cane miagolare. Mi giro per voltarmi nella direzione in cui sta guardando, o meglio sta fulminando. Una ragazza abbastanza paffutella entra in sala accompagnata da Luke mano nella mano. Sventolo più volte la mia mano davanti agli occhi della mia compagna senza riuscire ad ottenere nessuna sua reazione, sembra incantata.

«Ehi, hai appena fatto cadere a terra il mio panino. Dovrei staccarti a morsi il tuo antipatico braccio».
Come ti potrebbe stare antipatico un braccio?
Beh nello stesso modo per cui tu, mia inutile coscienza, mi stai antipatica.

«Ma lo hai visto?», esclama scandalizzata. Prende un fazzoletto tra le mani e inizia a farlo in piccoli pezzi.

«Sì, e lui ha visto te. Adesso va lì e fatti valere», immagino Nicky alta "due" metri prendere a capelli quella nanetta. Il tutto acquista un'aria così medievale.

BEYOND- #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora