Capitolo 25

1K 80 23
                                    

David sta scrivendo da più o meno 5 minuti, penso stia producendo La divina commedia.

<<Non posso essere perfetto>> Risponde freddamente.

<<Non ti chiedo di essere perfetto, ma almeno di essere onesto con me>>

<<Ne possiamo parlare da vicino?>>

<<Meglio, non mi piace discutere via internet. Vuoi venire da me?>>

<<Spaccherei la faccia a tuo fratello>>

<<Quindi?>>

<<Ti passo a prendere, vieni da me>>

<<Non ci sta mio padre, solo mia sorella Conny>> Aggiunge.

<<Ti aspetto allora>>

Sono così nervosa, non sono pronta per un'altra pugnalata al cuore. Sono state poche le volte che mi sono sentita tradita da qualcuno. Non ho mai lasciato avvicinare nessuno così facilmente ma non so perche questa volta è diversa. È passato un mese da quando l'ho conosciuto e ho lasciato avvicinarlo a me ogni giorno di più. Adesso, mi sento così patetica. Presa in giro, non sapere cosa succede mi rende ansiosa. Odio non sapere cosa aspettarmi. Non ne ho minimante idea. Io e David abbiamo litigato così tante volte, ma non penso che sia mai stato per qualcosa di così grave; non che io ricorda. Temo che questa volta possa essere diverso.

****

"Ho baciato Allie" Le sue parole continuano a rimbombare nella mia testa. Continuava a farmi male ogni secondo di più. Dopo aver accettato quello di cui ero venuta a conoscenza, il dolore stava iniziando a diminuire. Ero ferita, lo sono ancora. E' come diventato parte di me. Non so se lo perdonerò mai per quello che ha fatto, al momento mi sento così tradita. Quando me lo ha detto, avevo deciso di non dargli la soddisfazione di vedermi crollare per l'ennesima volta. Avevo finto che non me ne importasse niente. Era rimasto estrefatto, non poteva crederci. Aveva capito che fingevo, mi conosce così bene. Per un bel po' ha cercato di provocarmi, ottenendo risultati. Era riuscito a farmi crollare, non riuscivo più a fingere di stare bene, quasi mi faceva schifo. Le lacrime continuavano a scendere sul mio viso. Lui urlava che mi sarei dovuta sfogare per stare bene, che dopo avrei affrontato la notizia come se niente fosse. Era così sicuro delle sue parole, quasi mi infastidiva, anzi lo faceva. In meno di 2 secondi ero sul suo corpo. Lo avevo spinto, colpendolo sul petto. L'adrenalina continuava a crescere e la voglia di prenderlo a pugni con lei. Ero consapevole di non provocargli alcun male. Proprio questo mi aveva dato la forza di colpirlo. Non avrei mai voluto che qualcuno soffrisse come ho fatto io durante la mia infanzia, e soprattutto non  avrei accettato di esserne stata l'artefice. Quando ho smesso, di scatto sono corsa verso il bagno. Sciacquandomi la faccia cercavo di concentrarmi sul mio aspetto, per non potermi dare tempo di pensare a quello. Ero chiusa in stanza, lui bussava, voleva convincermi a farlo entrare. Io invece avevo iniziato a pensare che non si meritasse niente. Mi sono odiata, e mi odio, consapevole del fatto che non sarei mai riuscita a fare lo stesso con lui.

In questo momento mi ritrovo in camera di Conny, a giocare a Barbie con lei. E' una bambina molto diversa dal fratello: dolce, socievole e limpida. Appena sono entrata in casa è corsa con la sua folta chioma rossiccia nella sala d'ingresso, ha detto che aveva sentito tanto parlare di me e che era ansiosa di conoscermi. Ho avuto l'opportunità di conoscerla meglio, soprattutto in questi 20 minuti. Mi ha parlato di lei, e dalle poche cose che so posso intuire la sua personalità. Nonostante la sua situazione familiare è una bambina piena di affetto, e per sua fortuna è circondata da persone che le vogliono bene. David, la tratta come una principessa.

<<Ho sempre desiderato una sorella maggiore, non che David non mi basti, ma penso che per alcune cose solo una ragazza possa capirmi>>

<<Per come è geloso lui, posso capirti>>

BEYOND- #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora