<<Non stai mangiando proprio niente?>> Mi chiede il medico, quasi preoccupato.<<Diciamo di no>>
<<Possiamo andare>> Si intromette l'infermiera.
Prosegue verso la porta ed io la seguo senza esitazioni, sono curiosa di incontrare gli altri paziente dell'ospedale.
<<Hai sentito il dottore? Domani devi parlare con lo psicologo... Successo qualcosa in questo brutto periodo?>>
Rimango ammutolita con la testa bassa e continuo a camminare.
<<Come preferisci>> Dice arrendendosi.
<<Ecco la stanza, sei pronta? Io ora devo andare>> Si allontana da me ed io rimango ad osservarla.
Non so perché ma ho tanta vergogna, di solito non mi faccio tanti problemi, sono molto schietta ma in questo caso non riesco a trovare quella parte di me.
Apro la porta e mi guardo attorno spaesata, quasi come se fossi un alieno venuto sulla Terra. Al centro della stanza è fisso un grandissimo tavolo... Sono tutti seduti attorno ad esso ed i vari soggetti chiacchierano tra loro. Mi siedo in un angolino lontano da tutti gli altri e rimango a guardarmi intorno. A catturare la mia attenzione è un gruppetto di ragazzi che sembra così allegro, a quella vista rimango sorpresa. Io non penso riuscirei ad essere così disinvolta in un ospedale sapendo di avere un problema. Ad un tratto le immagini davanti i miei occhi diventano offuscate, sento solo tante voci. All'improvviso il buio.
*****
Una marea di gente mi sta attorno e quando alzo la testa tutti mi guardano sorpresi, tutti questi occhi puntati su di me non fanno altro che farmi innervosire maggiormente. Mi sento così disorientata, quasi come se non riconoscessi più me stessa, sono cambiata così tanto ed ora non faccio che cerca la vecchia me, mi sento una sconosciuta.
<<Hai bisogno di una mano?>>
<<Ti serve aiuto?>>
<<Tutto bene?>>
Le persone di quella stanza non fanno altro che tartassarmi di domande. Mi si avvicina l'infermiere con cui ho parlato prima e urla a tutti di starmi alla larga. Mi fa stendere su una barella e lui ed altri due uomini mi trascinano alla rinfusa. Sono stanca di questi continui controlli, sono qui da neanche un giorno e già mi stanno tartassando.
<<Voglio tornare in camera, per favore>>
<<Ti stiamo portando li, ma hai bisogno di riposare. Mi raccomando>> Mi dice l'infermiere.
Annuisco e lui mi sorride.
Quando rimango sola in stanza mi rifugio nel mio nuovo letto. Stranamente dopo ben 7 giorni inizio ad avere sonno. Senza fermarmi a riflettere chiudo gli occhi e decido di lasciarmi andare.
*****La luce pervade i miei occhi e continua ad infastidirmi, deve essere arrivata Allie. All'improvviso sento qualcuno gridare. D'impulso alzo lo sguardo e guardo in sua provenienza. Allie continua a guardarmi sorpresa, penso non sapesse del mio arrivo.
<<Chi sei tu?>> Mi chiede.
<<Kat Morgan, sono arrivata oggi>> Dico stordita.
<<Ah, ho capito...Sbaglio o sei tu la ragazza che è svenuta nella sala comune?>>
<<Esatto...>>
<<Spero che ti troverai bene qui, io ormai mi sono abituata a questa situazione... Controlli, controlli e controlli>> Dice con tono annoiato.
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BEYOND- #Wattys2016
RomanceKaterina Morgan vive in una difficile situazione familiare che ha sempre cercato di evitare, fingendo che la sua vita fosse perfetta. Dopo aver cercato per molti anni di dimenticare la sua infanzia, affronterà numerose sfide e dolori. Si farà degli...