Capitolo 35

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Ad un tratto Conny agita la sua piccola manina timidamente e mi accenna un mini sorriso.
Ecco vedi, sei riuscita a spaventarla! Smettila di fissarla come se fosse un extraterrestre.

<<Allora, che cosa ne dite se mangiamo fuori?>> In stanza si era diffuso un leggero silenzio imbarazzante, Dallas lo aveva interrotto. Mia madre a quelle parole cerca di mascherare il suo volto, ma si vede chiaramente che la sua faccia dice 'ho perso 24 ore della mia vita a pulire da cima a piede questa casa e tu, ingrato che non sei altro ci vieni a chiedere di cenare fuori?'.

<<Oh certo>> Risponde Jessie entrando in stanza con il suo solito sorriso. Come fa a sorridere anche difronte a una cosa del genere?
Forse perché non è lei a cui piace il figlio di Dallas.
A me non piace nessuno.
A tua mamma eccome.
Non sei d'aiuto.
Guarda in faccia alla realtà.

<<Okay, allora andiamo? Venite tutti nella mia macchina>> Esclama il gentiluomo.

Nick è leggermente infastidito dal suo modo di fare, ma a chi non darebbe fastidio una copia di David?

Usciamo da casa in fila indiana, sembriamo delle pecorelle. Le uniche persone che osano parlare sono mamma e il suo nuovo compagno/il padre del mio ex/amico stronzo. Conny mi ha raggiunta e si è azzardata a parlarmi, è intimorita, le poche volte che apre bocca inizia a balbettare, e mi sembra normale. La madre se ne è andata e ora abituarsi a quell'età ad un nuovo tipo di stile di vita è difficile.

<<Questa è la macchina, non abbiate paura, salite>> Ci viene presentata una Porche di un colore nero opaco veramente in ottime condizioni, sembra nuova. In questo momento mi sembra di non conoscere per niente David, davvero era così benestante la sua famiglia? Non ha mai dato nell'occhio e non si è mai messo in mostra per i suoi soldi, a differenza del padre che non sta facendo altro che mostrarci 'quant'è bella la vita da milionario', ma se poi non sa con chi divederli tutti quei soldi, davvero lo rendono felice?
Io penso solo che cerca di colmare le assenze con belle auto, bei vestiti, senza riuscire a farlo per davvero, perché è chiaro le persone non potranno mai essere sostituite dei semplici oggetti.

<<Siamo sicuri che ci entriamo tutti?>> Esclama Nick prima di sedersi.

<<Ehi Nick, certo che c'entriamo. Vuoi farti un giro?>>

Ecco, se pensa di comprare il nostro consenso con dei soldi si sbaglia di grosso. Sono sicura che Nick rifiuterà, non ama essere corrotto, è valido tanto quanto me.
O semplicemente cerchi di trovare qualche difetto per far sì che tra qualche mese non dovrai chiamarlo papà. Si è capito che non ti sta a genio solo per colpa della sua stretta parentela con David ma...
Ma niente. Semplicemente lo ritengo un poco di buono.
Ma se non lo conosci?
Non ci vuole molto per intuire il suo carattere.
Proprio come per David, eppure ci pensi ancora. Sarà che tale madre tale figlia?

<<Certo, posso?>> All'improvviso Nick diventa dolce e cauto, ci manca solo che gli si spunti l'aureola.

<<Nick meglio di no>> Afferma mamma cercando di non mostrarsi antipatica.

<<Si, poi sto morendo di fame... >> Aggiungo io, come sempre inopportuna, almeno secondo gli sguardi severi di mia madre intravedebili dallo specchietto centrale.

<<Allora subito partiamo Katerina>>

<<Katie>> Lo correggo io.
Che acida antipatica.

Ricevo un calcio da Jessie che si trova alla mia sinistra e uno sguardo futile.
Sulle ginocchia di Nick c'è la piccola Conny, i due stanno facendo amicizia e vederlo giocare con lei mi ricorda quando un tempo lo faceva con me. Mi ritornano in mente i momenti di pianto e di gioco da piccola, quando sempre lo trovavo al mio fianco.

BEYOND- #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora