Arrivi inaspettati

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Il dopo sbornia è stato a dir poco pessimo. Dopo una giornata passata a letto, si ritorna alla solita routine.

Ero all'entrata di scuola con Marta in attesa che arrivasse il resto del gruppo.

- Asy allora come ti senti? La serata ti ha aiutato almeno un pó?-

- Quello che mi aiuterebbe, sarebbe non doverlo vedere tutti i giorni prendere a morsi la biondina-

Quello stronzo si divertiva a farmi soffrire. Tra poco scopano qui davanti a tutti. Che idiota.

Una Maserati rossa arriva nel parcheggio della scuola attirando l'attenzione di tutti i ragazzi che guardano con occhi sognanti la macchina. Scende da quell'auto una visione celestiale. Capelli castani sul biondo, occhi castani e fisico scolpito. La maglia attillata disegna ogni lineamento perfetto. I jeans a vita bassa fanno intravedere gli slip che fuori escono e un paio di occhiali da sole completano quello gnocco di ragazzo.

Io, Marta e tutto il resto delle ragazze rimaniamo a sbavare dietro quell'angelo caduto dal cielo.

Si avvicina sempre di più a noi e cacciandosi gli occhiali mi porge una mano.

- Ciao, io sono Andrea. L'altra sera non mi sono presentato. Sai per caso dov'è la segreteria?-

Quello... Quello era il mio "Salvatore"? Wow. Non mi ricordavo che fosse così.. bello.

Marta mi dà dei colpetti con il gomito per farmi svegliare dal coma momentaneo e rispondere a quel ragazzo che aspetta probabilmente un cenno di vita.

- Em... Si. Io sono Ashley e lei è Marta. La segreteria è infondo a sinistra-

-Grazie- dice per poi scomparire dentro la scuola.

Marta mi si piazza davanti con un dito a pochi centimetri dal viso.

- Ok, promessa cancellata. Tu avrai quel ragazzo ed io sarò la vostra testimone-

- Tu sei fuori. Io non sbaglierò più. Zero ragazzi, zero problemi-

- Ti ho vista vedi. Sbavavi come un cane davanti al cibo-

- Secondo me, qualche drink ti è arrivato nel cervello causandoti seri problemi mentali-

- Salve donzelle- 

- Sempre di buon umore Tomas-

- Il buon umore si vede dal mattino cara Asy-

La campanella suona e con poca voglia entriamo a scuola.

- Se tu ti fai scappare quel bronzo di riace. Ti uccido- dice infine Marta.

Quando si mette in testa una cosa, difficilmente cambia idea ma questa volta era diverso.

In classe c'è una certa aria di " parla che ti passa" fino a quando qualcuno bussa alla porta. Vedo Andrea entrare e consegnare un biglietto alla prof, mentre tutte iniziano a vociferare.

- Ragazzi, vi presento il vostro nuovo compagno, Andrea Davies-

- Oh... Adesso voglio proprio vedere come gli starai lontana- dice ridacchiando quella stronza della mia amica.

Lo vedo camminare verso gli ultimi posti ed accennarmi un sorriso. Ero proprio nei guai ma dovevo fare di tutto per farsi che io e lui non avessimo altri contatti di nessun genere. 

Non ascoltai una minima parola di quello che la prof stava spiegando ed il mio quaderno ne era la prova. Disegni e scritte riempivano la pagina e Marta non faceva altro che ridersela. Che stronza. Me l'avrebbe pagata.

Le ore passavano e stare in quella classe con lui non era per niente compromettente. Era seduto all'ultimo posto e fortunatamente non potevamo avere alcun colloquio.

Avrei dovuto solo continuare a non calcolarlo e tutto sarebbe andato secondo i piani.

Finalmente era ora di andare a mensa e, dopo il suono della campanella,inizio a sistemare lo zaino mentre Marta mi dice di fretta che mi aspetta a mensa.

- Bell'amica- gli urlo prima che lei esca dall'aula.

- Ciao ...Ashley giusto?-

- Direi che Asy va bene lo stesso-

- Senti, ti va di accompagnarmi a mensa?-

- Non é che perché sei venuto in mio soccorso, anche se me la stavo cavando benissimo da sola, sei diventato mio amico-

- Se non c'ero io, non finiva sicuramente bene, comunque volevo solo sapere dove si trova. Sai? Sono nuovo-

Che stupida.

- Grazie lo stesso,la troverò da solo- esce dalla classe ed io mi sento una stupida di prima categoria. Non potevo prendermela con lui senza motivo. Gli corro dietro per recuperare il danno.

- Andrea?-

Mi fermai improvvisamente e di lui non c'era neanche l'ombra. Arrivai a mensa e con il mio vassoio raggiunsi gli altri.

- Ehi...sei arrivata giusto in tempo-

- Cosa ti serve Daniel?- non portai molta attenzione alla sua risposta perché ero alla ricerca di Andrea. Chissà che fine aveva fatto.

- Ashley? Ma ti senti bene?- disse Kat.

- Scusatemi, Daniel dicevi?-

- Che oggi abbiamo le selezioni. Venite a vederci?-

I ragazzi giocavano a football e avrebbero scelto il capitano della squadra. Sarebbe stato divertente.

- Ok, Kat.. Marta voi ovviamente mi fate compagnia vero?-

Ci trovavamo sedute negli spalti a chiacchierare.

- Ragazzi che spettacolo- Kat veniva solo per vedere il prima e il dopo partita. L'anno scorso si è intrufolata nello spogliatoio con la scusa di essersi persa. É tornata da noi, sostenendo di aver visto mezza squadra semi nuda.

- A proposito di spettacoli della natura. Asy? Che mi dici del ragazzo nuovo? Perché ti ha salutata fuori scuola?-

- Sciocchezze. Ci siamo incontrati al " blackout" e mi ha salvata da un pervertito-

- Cosa? Perché non ci hai detto niente?- disse Marta con occhi sorpresi.

- Perché me la stavo cavando anche da sola. Il suo intervento è stato inutile-

- Oh ma smettila. Se è intervenuto evidentemente ti ha vista in difficoltà. Non puoi trattarlo così -

- Senti... Ho fatto una promessa. Basta ragazzi. Voglio divertirmi e non pensare ad avere un ragazzo che mi ronzi dietro-

- Non starà solo per molto tempo, lo sai vero?-

- Marta ti ho detto che non mi interessa-

- Fai come credi-

Mi piaceva molto Andrea, ma non volevo ragazzi trai piedi, era così difficile da capire?

La selezione era finita e tutti i ragazzi si riunirono intorno al coach. Si cacciarono il casco e non potevo crederci. Andrea era lì tra loro. Anzi era appena diventato capitano della squadra.

John sale in gradinata e toccandosi i capelli ci informa che sarebbero andati a bere qualcosa con la squadra.

Non potevo credere ai miei occhi. Più volevo stare lontano da Andrea, più me lo trovavo tra i piedi. Come avrei fatto? Salutai le ragazze e mi incamminai verso casa.


Lo sbaglio più bello sei stato tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora