Rimase sopra di me per qualche minuto pensando probabilmente a cosa avrebbe dovuto fare e poi si mise semplicemente a ridere.
Io iniziai a piangere appannando tutto il mio campo visivo.
<<Tesoro io sono Mattew Russell, non potrai farmi nulla. Non hai testimoni, i tuoi cari amici ti hanno lasciata sola>>
Non potevo fare niente. Tutti mi avevano lasciata sola tra le mani di quello stronzo che si stava approfittando del mio corpo senza il mio consenso. Piansi e continuai a piangere sentendo le sue mani pensanti camminarmi da per tutto. Mi cacciò i vestiti lasciandomi dei segni per tutto il corpo e mi violentò facendomi gemere dal dolore e dal piacere. Rimasi in silenzio a subire tutto quello. Avevo provocato un mostro. Nonostante fossi andata a letto con lui parecchie volte, questa era stata la peggiore. Appena finì si alzò dal divano soddisfatto.
<<E' stato bellissimo>> disse cercando i suoi pantaloni.
Cosa poteva essere bello in tutto quello? Fare sesso o fare l'amore con qualcuno deve essere un qualcosa di piacevole e che piaccia a tutti e due. Questa per me è stata la cosa peggiore che mi potesse capitare in tutta la mia vita.
Mi chiusi in un riccio senza la forza di vestirmi e di scappare, ormai non aveva più senso. Dopo aver preso le sue cose aprì la porta e scomparve. Mi alzai finalmente da quel divano sentendo tutta la pelle bruciare, i lividi e il dolore ormai prevalevano su tutto. Non osavo immaginare cosa avrei trovato sul mio corpo una volta tornata a casa.
Entrai in casa correndo al piano di sopra e chiudendomi in bagno con un cambio.
Misi tutto a lavare con detersivo abbondante per cacciare quell'odore e quel ricordo.
Mi guardai allo specchio trovando il collo pieno di succhiotti e la pelle piena di lividi.
Piansi cadendo a terra ma non bastava lavare i vestiti o piangermi addosso. Entrai sotto la doccia e mi insaponai una, due , tre volte. Non riuscivo a dimenticare quelle scene penose. Dovevo trovare un modo, un modo per fuggire da tutto quello e l'unica cosa era uscire e ubriacarmi.
Uscita dalla doccia mi misi un vestito che copriva bene o male i lividi.
Non avrei chiamato nessuno di quelli che definivo amici perché non avevo proprio voglia di vederli.
Ero al Blackout, mi piaceva troppo quel posto perché ci davano drink senza dover presentare nessun documento.
Al secondo già iniziavo a sentirmi meglio ma non bastava.
<<Ehi tesoro ti vuoi divertire con qualcosa di più forte?>>
Accettai e mi allungò una pillola che misi subito in bocca mandandola giù.
Ballavo con chiunque senza pensare a quella giornata infernale. Dovevo solo divertirmi. Dopo qualche minuto mi sentivo libera. I pensieri svanirono e rimase solo il divertimento.
Ero consapevole sicuramente che due drink o una pillola non avrebbero cancellato quello che era successo con Mattew ma dovevo dimenticare anche per quel breve tempo per stare bene. Non sapevo come mi sarei dovuta comportare o quello che sarebbe successo dopo. L'unica cosa che sapevo era che, se Mattew si era approfittato di me già una volta, probabilmente l'avrebbe fatto ancora.
Erano le 7:00 e mi alzai con un forte mal di testa e tutta dolorante. Della sera prima non ricordo quasi niente. Quello che ricordo, purtroppo, è la violenza del mio ex. Quella è lì presente e incancellabile.
Dopo un filo di trucco per coprire le occhiaie ero pronta. Arrivai a scuola ma non mi fermai a parlare con i miei "amici" se era successo tutto quello era anche a causa loro. Arrivai in classe per la prima volta, prima del suono della campanella, trovando la scuola e la classe deserta.
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Lo sbaglio più bello sei stato tu
RomanceAshley Watson è una ragazza di 17 anni. Il suo ultimo boyfriend la piantò bruscamente, sostenendo di essere andato a letto con un altra. In lacrime con la sua migliore amica Marta fece una promessa. Avrebbe pensato solo a godersi l'ultimo anno di sc...