La tranquillità di Jack e l'accanimento di Alessia

3.2K 126 11
                                    

Colton era stato un vero stronzo e Jack ancora di più dato che ha mandato il suo caro amico proprio per farmi litigare con il mio fidanzato. Fortunatamente lui mi crede anche se ne ho combinate di tutti i colori. Adesso devo solo stare attenta a non fare passi falsi e cercare di comportarmi bene per far funzionare le cose.

Arrivati a scuola i ragazzi ci aspettano all'entrata per raggiungere insieme le nostre aule e in lontananza vedo Jack che arriva con la sua solita aria da duro.

Chiudo gli occhi per pregare che non venga qui e mentre passa si limita solo a fare un sorriso fastidioso.

-Quanto vorrei ucciderlo- Andrea lo guarda in cagnesco e capisco anche il perché di questi istinti omicidi.

-Tesoro andiamo- lo prendo per mano e ci dirigiamo in classe.

Oggi Alessia, la nostra compagna di classe, vuole rogne. Lei fa parte del gruppetto delle ''scopabili'' solo che mi è sempre sembrata una diversa dalle altre. Come potete immaginare mi rimangio ogni cosa. E' una stronza.

-Allora Andrea? Come va?- si era seduta sul banco mettendo in mostra le sue lunghe gambe in bella vista. Ora io mi chiedo come fanno a non buttarla fuori dato che viene mezza nuda a scuola.

- Tutto ok grazie- ed eccolo che da corda alle moine di Alessia.

-Direi che per oggi bastano le chiacchiere non credi?- dico con un sorriso più falso delle banconote del monopoli.

-Carina sto parlando con Andrea- mi snobba con la mano. Mi sa che sta sbagliando persona. Mi trattengo da non sbattere il suo bel faccino sul banco e strappare i suoi capelli perfetti e dopo aver fatto un colpo di tosse. – Forse dovresti rinfrescarti la memoria perché lui è il mio ragazzo-

-Sei ridicola- Asy calmati, calmati, calmati.

- Alessia adesso puoi andare grazie- Andrea è sempre troppo gentile e in questa situazione doveva semplicemente darmi ragione.

-Complimenti- dico mentre la prof entra ed io ho il nervosismo a mille.

Ovviamente ho tenuto il muso per tutta l'ora e ogni volta che provava a parlarmi facevo finta di non ascoltarlo.

Finita l'ora di lezione mi affretto ad uscire dalla classe ma mi prende da un braccio spingendomi al muro.

-Mi dici che hai?- che faccia tosta.

- Lasciami e vai dalla tua cara Alessia- cerco di andarmene ma si avvicina sempre di più a me.

- Ma smettila tesoro che Alessia non è proprio il mio tipo-

- Non è un fatto di chi sia il tuo tipo ma di appoggiarmi quando ci troviamo di fronte a certe situazioni. E' un fatto di principio-

- Ok ok perdono piccola- mi lascia un bacio li in mezzo al corridoio e che pace fu, per sta volta.

JACK POV

-Non resisto, guarda che sdolcinati...tra poco mi viene il diabete- la gelosia mi percorre tutto il corpo e vorrei essere io al posto di quel citrullo che non è poi tutta questa bellezza.

-Ma mi stai a sentire?- lo spingo leggermente per svegliarlo dai suoi pensieri.

-Non mi interessa questa storia, a causa delle tue paranoie mi sono preso le conseguenze-

-Ti ho detto- lo prendo dalla maglietta e lo sbatto al muro – Che tu devi aiutarmi. Chiaro?- mi fa un cenno con la testa senza proferire parola e lo lascio dando una pacca sul petto. –Bravo-

ASHELY POV

Era impossibile, questa voleva proprio essere presa dai capelli. Non capivo tutto questo accanimento per rompere le scatole ad Andre.

-Se non si leva dalla mia vista assisterete alla più bella lotta della storia- Dico a Marta e Kat.

- Ti aiuto io, sta cretina- Kat si alza le maniche della maglietta e scoppiamo a ridere.

Mi alzo e marchio il terreno andandomi a sedere sulle sue gambe e lei sbuffando se ne va.

-Ha pure il coraggio di sbuffare, sta deficiente- mi alzo e torno al posto acconto a lui.

Alla prossima non mi fermerà neanche l'arrivo del preside che avrà bisogno della ricostruzione del cuoio capelluto.

-Allora Kat? Devi raccontarmi qualcosa?- mangio una sottospecie di purea.

- Cosa dovrei raccontarti? La mia vita è piatta come il petto della Stik- La Stik è una ragazza dell'ultimo anno il cui seno è praticamente invisibile quindi per paragonare la sua vita a quello vuol dire che John non ha alzato ciglio per vedere se la mia cara amica single sia disponibile al flirt.

Sposto lo sguardo su quest'ultimo che abbassa gli occhi imbarazzato. Dovevo escogitare qualcosa, un'uscita a coppie magari.

Finita la scuola chiedo a Marta, Mattew, Kat e John di andare in pizzeria e loro accettano senza fare troppe domande.

-Mi spieghi il perché di quest'uscita?- Andrea stava scegliendo cosa indossare con la faccia dentro l'armadio ed il suo fondoschiena perfetto in bella vista. Che favolosa visione.

- Sbrigati a trovare il vestito giusto o disdico tutto. Comunque devo fare in modo che quei due si mettano insieme tutto qui-

-Devi smetterla di fare Cupido- sceglie il pantalone e si guarda allo specchio portando i capelli in dietro.

- Invece di seccare perché non mi dici quale dei due indossare?-

-Io li vedo uguali- dice alzando le spalle.

-Uguali? Questo è rosso corallo invece questo è amaranto- dico in maniera ovvia. Questi uomini.

- Ok allora scelgo il corallo- Dice ridendo.

Ero pronta ed ho chiamato Kat per sapere come aveva deciso di vestirsi.

-Un jeans ed una maglietta, semplice-

- COSA??? Sto arrivando- Chiudo il telefono e mi precipito fuori urlando ad Andre di muoversi che abbiamo un emergenza in corso.

Arrivata a casa di Kat la trovo alle prese con milioni di vestiti buttati sul letto.

-Non potevi avvisarmi prima che saremmo andate ad una festa da abito elegante?- sbuffa e si siede pesantemente sul letto.

-Ma sbrigati, indossa questo- prendo un vestito Giallo fosforescente e lo indossa senza dire nulla. Si gira due o tre volte davanti allo specchio e in 15 minuti eravamo fuori.

-Pensavo di dover aspettare più a lungo- il mio ragazzo era sempre troppo spiritoso.

Finalmente arriviamo in pizzeria e John era in imbarazzo evidente. Kat non sapeva dell'interesse da parte sua e ogni tanto la vedevo sbuffare dato che il mio caro amico aveva passato tutto il tempo a chiacchierare con Mattew e Andrea.

Non capiva proprio che per avere una storia con lei doveva darsi una mossa e non evitarla.

Uscendo parlo con Marta per isolare quei due e far partire la scintilla.

Ci sarei riuscita nella mia impresa da cupido?


SPAZIO AUTRICE

Ok, questo è un capitolo di passaggio perché nel prossimo vedremo Jack in azione e se credete di aver visto ogni sfaccettatura del nostro bellissimo ma stronzo personaggio, vi consiglio di leggere il prossimo capitolo che arriverà tra qualche giorno.

Un bacione ed un grazie a tutte le persone che stanno leggendo la storia <3

Lo sbaglio più bello sei stato tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora