In trappola

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-Mamma?!?!-

-Ashley Watson vestiti e scendi immediatamente al piano di sotto. Subito! -

Merdamerdamerdamerdamerdamerda.

-Tua madre?- Andrea si alza e si ricompone del tutto sorpreso della visita inaspettata. 

Mia madre era impeccabile, il suo abito elegante e letteralmente costoso le calza a pennello ed io sto iniziando a pensare che mi toccherà una bella tirata di orecchie da parte sua.

-Mia madre- ripeto per convincermi.

-Signorina, aspetto delle spiegazioni-

-Per cosa?- mi siedo sul divano dopo aver lasciato il mio ragazzo al piano di sopra. L'avrei dovuto fare uscire dalla finestra e lasciarlo correre in cerca della salvezza ma lui crede sia giusto aspettare che mia madre mi rimproveri per poi presentarsi come si deve. 

Bravo. Molto. Bravo.

-Per cosa? Chi è quello? Che ci fa in casa mia? Avete usato le precauzioni?-

-Mamma- l'ammonisco.

- Rispondi signorinella senza fare storie-

-Si, tranquilla. Cosa ci fai qui?-

-Così accogli tua madre dopo lunghe ore di viaggio e dopo averti trovata nuda sul letto?-

-Non hai avvisato del tuo arrivo. In tal caso mi avresti trovata in cucina a preparare una bella tisana per ammorbidire i nervi-

- Non scherzare con me Ashley. Sono qui per un semplice motivo- aggiusta la gonna e si mette comoda.

- Ricordi Richard? Il bambino che giocava con te in cortile? Quel bellissimo bambino con la sua camicia azzurra ed il papillon blu?- Camicia azzurra? papillon? Si che lo ricordo. 

Gli occhi azzurri, i vestiti sempre puliti, i suoi capelli tirati all'indietro. Era un gran bel bambino.

- Ecco, stai ricordando vero? Comunque, le nostre famiglie presero un'accordo. Voi due starete insieme, vi sposerete e...-

-Cosa??? Sei impazzita?-

- Buongiorno Ashley, tua madre non è impazzita. Gli accordi erano chiari. Finirai gli studi e tornerai nella nostra casa, frequenterai Richard e vi accorderete sui preparativi del matrimonio. Argomento chiuso- le sue mani in tasca e il vocione era un classico di mio padre. 

Li odio.

-Non sono disponibile ai vostri giochetti-

-Non hai possibilità di scelta mi dispiace-

-No. A voi non dispiace- sono in piedi pronta ad una crisi di nervi - Venite qui a dettare le leggi per cosa? Avete vissuto la vostra vita mentendo di amarvi quando vi odiate, è palese. Io non finirò come voi questo è poco ma sicuro-

-Le nostre famiglie hanno scelto per noi  così sarà per te- si siede e non guarda mia madre, non uno sguardo, non un sorriso. Il gelo.

- E ditemi, siete felici? Felici di aver condiviso una vita che poteva essere migliore di questa?- li indico.

- Siamo felici di avere avuto una figlia come te, non ci fare ricredere- ed eccolo, lui e il suo ''sei una figlia eccellente solo quando non mi contraddici''.

F.A.N.C.U.L.O.

-Lo sto già facendo. Io ho un ragazzo..-

- Approposito- mia madre accavalla le gambe portando le mani al ginocchio e sta volta guarda mio padre, letteralmente infuriato. -Lo lascerà adesso. Chiamalo!- 

Cosa? Era impazzita o cosa? Non l'avrei chiamato e tantomeno lasciato per uno che ricordo a malapena e per i capricci di due genitori che perdono il loro tempo a dirmi cosa devo fare.

- No.- mi siedo rilassata e sicura di me.

- Lo farò io allora- mia madre si alza ed io corro per superarla.

-Smettila di decidere per me. Smettila. Non sposerò quel Richard da due soldi e non verrò con voi.-

- Darla lasciala. Verremo a prenderti alla fine dei tuoi studi. Cerca di farti trovare pronta o ti porteremo via con la forza- si alza e raggiunge la porta - Ah dimenticavo. Non provare a scappare o tantomeno facendo cose da adolescente. Avrai sempre qualcuno alle calcagna che non te lo permetterà. E ricordati di mollare il ragazzo al piano di sopra. I giochi sono finiti signorinella- esce dalla porta e vorrei rincorrerlo per dirgli di andare a quel paese ma rimango pietrificata sul ciglio delle scale vedendo anche mia madre scomparire dietro di lui. 

Le gambe cedono e mi sento persa. Non posso vivere una vita così. Avrà sicuramente ingaggiato Nill per pedinarmi. Gran figlio di buona donna. 

Le lacrime scendono al solo pensiero di dover vivere una vita che non mi appartiene. Non lascerò Andre, non lascerò i miei amici e tantomeno sposerò quel coso. 

-Piccola- Andrea spunta e sto per avere un attacco di panico. - Sono andati via, li ho visti dalla finestra- mi dice.

-Lo so- 

- Cosa volevano?-

- Qualcosa che non avranno mai. Dobbiamo scappare Andrea, dobbiamo andare lontano e non tornare mai più in questo posto. Ti prego- le lacrime scendono copiose e le mie mani stringono la sua maglietta in maniera supplichevole.

-Ma cosa dici? Perché vuoi scappare?-

-Vogliono che sposi uno che frequentavo a cinque anni. Ti rendi conto? Hanno fatto una promessa con i suoi genitori è assurdo- mi dimenavo nervosa.

-Non posso farlo-

-Si invece. Mi stanno facendo pedinare da Nill. Finirò gli studi e troverò qualcuno che mi prenderà di peso. Non andrò. Mi rifiuto di accettare le loro minacce-

-Hai spiegato che sei...-

-Fidanzata? Oh ai signori non importa. A loro importa solo che mi sposi con uno ricco e soprattutto con quello- dalla rabbia stavo per staccare i capelli dalla radice. Tanto non posso sentire più dolore di quello che sto provando adesso.

-Potrei ripetere l'anno che dici?-

- Ashley rilassati. Non prendere decisioni affrettate. Ci sarà una soluzione-

-I miei genitori non hanno avuto alternative, si sono sposati anche se non si amavano. Mio padre non scherzava quando ha detto che mi farà prendere di forza. Mia nonna raccontava sempre che  le ha provate tutte ma loro hanno preso la meglio, si sposò in lacrime e le foto del matrimonio sono a dir poco inquietanti. Doveva essere un giorno di festa, invece rimane un incubo di due persone che non si guardano e non si amano. Come possono volere la stessa cosa per la figlia? E' assurdo!- 

Prendo un bicchiere d'acqua dalla cucina mentre Andrea mi segue sbalordito. 

- Il ragazzo è d'accordo a sposarti? Insomma se vi ribellate entrambi forse una possibilità c'e'-

- Non funziona così. Mi punterebbero il fucile alla tempia pur di fare quello che mi impongono-

Sono in trappola. In trappola per una maledettissima promessa fatta anni fa. Non lo conosco e non lo voglio conoscere. Non lo voglio sposare e.... mio dio non ci voglio neanche andarci a letto. 

Vorrei svegliarmi e sentire Andrea che mi rincuora dicendo che è un maledettissimo sogno. 


Lo sbaglio più bello sei stato tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora