ASHLEY POV
Dopo la violenza subita, mi sento impotente in presenza di Mattew. Di solito riesco facilmente a svincolarmi da persone insistenti come lui, ma questa volta è stato diverso.
Mi sono trovata in una situazione che non auguro neanche al mio peggior nemico.
Al tavolo della mensa, non è intervenuto nessuno. Sinceramente non so se essere contenta o arrabbiata. Capisco che loro tutelino se stessi, ma a me chi ci pensa?
Mattew si trovava in una situazione che, avrebbe fatto qualsiasi cosa senza che nessuno facesse niente, e questa cosa non mi andava a genio.
Le lezioni finirono e i ragazzi avevano allenamento, quindi io potevo tornare a casa tranquillamente.
- Ciao ragazze a domani-
Le cose sembravano cambiate, non avevo più la voglia di mettermi in tiro ed uscire in mezzo a ragazzi con gli ormoni a palla. Prima lo credevo divertente, ma ora che ho subito una violenza, preferisco stare in casa a guardarmi un film sul divano.
Erano le 20:00 e mi trovavo sola a scegliere un film mentre digito il numero della pizzeria.
Qualcuno suona alla porta ed io mi blocco con la signorina che parla dall'altra parte della cornetta e qualche cd che mi cade dalle mani per poi finire sul tappeto.
Mi avvicinai a passo lento verso la porta sentendo di nuovo il campanello suonare.
Guardai dallo spioncino e vidi Andrea. Feci un sospiro di sollievo ed aprì la porta.
- Oh finalmente... Pensavo che ti avessero rapita gli alieni- disse entrando.
- Prego fai come se fossi a casa tua-
- Si grazie- si coricò sul divano guardando i cd. - Film sta sera?-
- Era quello l'intento prima che arrivassi- posiziono le mie mani sui fianchi.
- Per caso sei in compagnia di qualcuno? Vi ho.. Interrotti?- disse guardandosi intorno.
- Idiota!!!- lanciai un cuscino in pieno viso.
- Ma... Ora ti faccio vedere io- mi rincorse per tutto il salone e anche in cucina fino a quando mi prese.
- Ora vedrai come non lo farai più -
- Dai Andreaaaaaa mollami subito- scalciavo a più non posso ma lui non si arrendeva.
Mi portó in bagno facendomi entrare dentro la vasca ed aprì l'acqua.
- Ritieniti un uomo morto-
Lui rideva e mi bagnava dalla testa ai piedi. Divertente secondo lui. Il problema mio era che stavo per congelarmi e lui continuava a ridere.
Intrecciai le braccia al petto tremando come una foglia.
- Ok penso sia sufficiente- disse chiudendo il pomello dell'acqua.
- Dammi una mano ad uscire di qui- afferrai la sua mano tirandolo dentro e aprendo subito l'acqua per bagnarlo come si deve.
- È freddaaaaa!!- si lamentava
- Anche prima era fredda-
- Ok ok basta sto diventando un ghiacciolo-
Chiusi l'acqua ed eravamo tutti e due bagnati e infreddoliti, ma quello non ci impediva di guardarci come due bambini. I suoi capelli ricadevano gocciolanti sul viso e la sua maglietta era così attillata che non osavo immaginare come l'avrebbe tolta. Lui mi fissava e si mordeva il labbro. Non capivo il perché di quell'azione fino a quando non abbassai il viso sul mio corpo. La maglietta era diventata trasparente e i leggins erano bagnati e super attillati. Mi portai subito le braccia al petto per nascondere la mia nudità e cercai di uscire dalla vasca.
- Dove vai?-
- Ad asciugarmi? Tu che dici?-
- Prima è meglio se ci facciamo una bella doccia calda- disse schiacciandomi un occhio.
- Non pensarci nemmeno- risposi coprendomi con la prima tovaglia che ho trovato.
- Non intendevo insieme sciocchina-
- Sei un cretino-
- E tu una testarda- uscì dalla vasca e si fermò davanti a me con le braccia conserte. - Vuoi darmi qualcosa per asciugarmi oppure ti piace guardarmi tremare?-
Mi piegai a prendere un asciugamano dentro il cassetto e lo lanciai al palestrato.
- Grazie- disse coprendosi - allora? La fai prima tu la doccia?-
- La possiamo fare insieme. Ci sono due bagni - dissi schiacciando un occhio .
- Sei tremenda mia cara -
- E tu sei un idiota - lanciai un bacio con la mano ed uscì da quel bagno richiudendo la porta.
Presi un cambio per me e qualche pantalone di mio padre per lui. Lasciai il cambio di Andrea davanti alla porta del bagno raggiungendo il bagno situato nella mia camera.
- Asyyyyy? Ti va se ordino il sushi?-
- In realtà io volevo la pizzaaaa!!!- urlavo dal bagno.
- Vada per la pizza allora-
Il campanello suonò ed io ero ancora in bagno.
- Devi andare ad un gran galà per caso? Esci che la pizza è arrivata- disse fuori dalla porta.
- Eccomiii-
Avevo consumato tutta l'acqua calda e le mie guance erano rosse come un pomodoro. La stanza era piena di vapore come in una sauna. Raggiunsi Andre che appena alzó il viso scoppió a ridere.
- Mi trovi così divertente?-
- Le tue guance sono così... Rosse- e rideva.
- Sei un cretino-
- Oggi vanno a gogo i complimenti vedo-
- Anche le tue cazzate vedo-
Apro lo scatolone della pizza e inizio a mangiare.
- Milady è buona la pizza?-
- Direi di sì-
Stavo sistemando la cucina mentre lui mi fissava.
- Asy? Posso farti una domanda?-
- Certo!- dissi senza guardarlo.
- Ma... I tuoi genitori dove sono?-
Ecco, l'unica cosa di cui non volevo parlare era proprio l'argomento genitori.
- Sempre se me ne vuoi parlare-
In realtà, l'idea di raccontare tutto ad Andre non era quello che mi sentivo di fare adesso.
- Preferisco guardare un film se per te va bene-
- Come vuoi Asy, ma sappi che quando vorrai parlare con me. Io sarò pronto ad ascoltarti-
Mi avvicinai a lui e lo abbracciai.
-Grazie-
- Allora? che film guardiamo?- mi prese la mano e mi trascinò in salone.
Forse avevo sbagliato a non confidarmi con lui, ma era un argomento così forte, che non avevo intenzione di parlarne con un ragazzo conosciuto da poco. Anche se qualcosa tra noi stava cambiando.
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Lo sbaglio più bello sei stato tu
RomanceAshley Watson è una ragazza di 17 anni. Il suo ultimo boyfriend la piantò bruscamente, sostenendo di essere andato a letto con un altra. In lacrime con la sua migliore amica Marta fece una promessa. Avrebbe pensato solo a godersi l'ultimo anno di sc...