Escogiteremo un piano e tu mi aiuterai

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ANDREA POV

Stavo entrando nel pallone. Mi sono svegliato senza lei al mio fianco e l'unica cosa che mi dice è una banale scusa.

Lei non sa che durante la sua assenza mi è arrivato un messaggio con una foto allegata. Lei e Jack in una stradina vicino casa. Purtroppo il suo vestiario mi ha confermato che la foto era proprio di oggi e lei non mi ha detto di aver incontrato quello stronzo.

Non mi dava modo di fidarmi di lei e non capivo il motivo.

- Andre ti prego. Mi vuoi credere?- stava cercando di convincermi ma stavo perdendo la fiducia.

- Vieni con me- la trascino da un braccio in un punto abbastanza lontano per non farci sentire.

- Dimmi una cosa e se sarai sincera io ti crederò- mi fa un cenno con la testa e decido di continuare. - Questa mattina perché sei uscita di casa?-

- Sono andata a prendere la colazione lo sai...-

- Solo? Non hai fatto altro?-

- No...- si guardava intorno muovendo il piede nervosamente.

- Non hai incontrato nessuno?-

- Io... In realtà si. Jack era ubriaco e non reggeva in piedi ma non l'ho aiutato-

- Perché hai aspettato così tanto a dirmelo?-

- Non lo credevo importante- il suo viso si alza e si abbassa nervosamente.

- Per me lo è. Lo sai cosa dicono in giro Asy, non sono cose belle-

- Lo so benissimo ma spero che succeda qualcosa di eclatante da dimenticare queste stupidate-

Stupidate? Le definiva stupidate le chiacchiere sul nostro rapporto e sulle ipotetiche corna che lei mi farebbe ogni giorno sono stupidate?

- Sono stanco Asy, stanco di dover combattere con il mondo intero per avere un po' di pace con te. Questa storia deve finire una volta per tutte- non riuscivo a darmi pace, tutti volevano la mia ragazza e questa cosa mi mandava in bestia. Lei è mia e di nessun altro. 

Lascio la mia ragazza e mi dirigo verso Colton. Mi fermo a pochi centimetri dal suo viso con una rabbia mai avuta in tutta la mia esistenza e dico a denti stretti - Dimmi chi è che mette in giro queste stronzate-

-Amico- ride e se continua lo riduco a brandelli - E' la verità. Tutti i giorni nei bagni della scuola si sentono le urla di piacere de...- non lo faccio finire e tiro un pugno in pieno viso, vicino le cinque dita stampate pochi minuti fa da Asy e cade sulla sabbia con una mano sul viso. 

I ragazzi si avvicinano trascinandomi lontano da lui. -Mollatemi che questo ancora non ha capito con chi ha a che fare- faccio resistenza ma mi tengono stretti. 

Daniel si piazza davanti a me e inizia a parlarmi guardandomi negli occhi. 

-Andre cazzo rilassati. Non è lui che ha messo in giro queste cose...è solo un povero montato-

Aveva ragione e se è come dice Asy, Jack avrà quello che merita. 

Guardo per l'ultima volta quel poveretto e prendo per mano la mia ragazza che non dice una parola. Salgo in macchina e parto in quarta sgommando ad ogni curva.

-Per...per favore potresti rallentare?- per quanto vado veloce non posso distogliere lo sguardo dalla strada o ci schianteremo quindi decido di scendere di qualche marcia e fermarmi.

-G..grazie- la stavo guardando e tremava. Merda.

-Asy, scusa. Ero...sono arrabbiato, non volevo spaventarti..- prendo la sua mano e in un secondo porta le braccia intorno al collo e mi stringe forte. 

- Non devi scusarti, è tutta colpa mia...solo colpa mia. Perdonami tu-

- Guardami- prendo il suo viso rigato dalle lacrime e la guardo dritta negli occhi. La mia rabbia era quasi scomparsa ed ero pronto a confortarla. - Non hai nessuna colpa tesoro. La colpa è di quell'idiota di Jack che non ha una sua vita sentimentale e si diverte a rovinare quella degli altri, ma capirà che sarà meglio smetterla- 

Alzava e abbassava la testa per poi tornare a stringermi forte. 

-Ti va se andiamo a casa? Ci rilassiamo un po' e poi... dobbiamo concentrarci con lo studio- sorrido leggermente per spezzare la tensione del momento.

- No ti prego, oggi non ho voglia di studiare, facciamo che ci rilassiamo insieme e basta cosa ne dici?- mi guarda con le mani congiunte come se stesse pregando ed io non posso resistere al suo viso dolce. Asciugo le lacrime ormai asciutte e mi avvicino lasciando un bacio leggero e pieno d'amore. 

- Questo è un si?- sorride e capisco che amo tutto di lei.

-Si- dopo aver ricambiato un sorriso parto ad una velocità nella norma e raggiungo quella casa che possiamo definire nostra.

JACK POV

Svegliarsi dopo una sbornia del genere è pazzesco. Mi servirebbero due mesi per riprendermi. Sto iniziando a pensare che quelle spogliarelliste hanno messo qualcosa nei miei drink. Maledette. Ho anche finito i soldi che i miei mi mandano ogni mese e adesso devo fare la mia solita chiamata di cortesia per avere qualcosa prima dei restanti quindici giorni. 

Bussano alla porta ma se mi alzo probabilmente mi romperò la testa quindi urlo che la porta è aperta. 

Colton spunta con il viso tutto ammaccato.

-Cazzo amico sei combinato peggio di me. Chi è stato?-

Non risponde ed entra in cucina tornando con la borsa del ghiaccio. 

- Quel bastardo di Andrea insieme alla sua puttanella- 

- Vuole una bella lezione. Deve capire che Asy è mia da quando si è concessa a me-

- Fratello ti consiglio di lasciare perdere. Questa storia delle finte corna sta degenerando e non si fermerà alle chiacchiere di corridoio, vuole scoprire chi ha innescato tutto questo e quando...- 

-Quando un cazzo- sbatto un pugno sul bracciolo del divano e deve piantarla di dire stronzate.

- Ti ricordo che sono Jack Scott e non ho paura di due minacce partite da un moccioso. Metteremo in atto un piano e tu mi aiuterai- si alza in piedi cacciando momentaneamente il ghiaccio dal viso.

- Mi stai guardando? Hai visto come mi ha conciato?- dice con un dito verso le ammaccature evidenti.

- E' solo un ematoma che passerà tra qualche giorno-

- Jack vaffanculo- si alza e sbatte la porta dopo aver lanciato per terra il ghiaccio che si disperde per tutta l'entrata.

Idiota. 


Lo sbaglio più bello sei stato tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora