- Che fine avevi fatto?- mi giro verso quella voce che riconoscerei tra mille.
Jack.
- Scompari- Cerco la chiave per aprire il portone e sembra cercare un ago in un pagliaio.
- Allora bambola? Saliamo e...- si avvicina sempre di più a me e appoggia le mani sui miei fianchi.
- Levati idiota- una gomitata sullo stomaco lo blocca per qualche secondo e finalmente trovo la chiave.
-E no tesoro, non puoi scopare la gente e sperare che tutto venga buttato nel dimenticatoio- mi afferra da un braccio e la chiave torna a confondersi con le altre.
- Tu sei pazzo-
- Si di te... è così difficile capirlo?-
Forse si era innamorato con una semplice scopata? E' assurdo e infantile. Devo aprire questa maledetta porta e chiudergliela in faccia.
-Allora? Hai fretta di fare il secondo round con me?- mi sfiora la pancia e adesso sono proprio stufa.
-Senti- punto un dito contro il suo petto - Non mi piaci e non mi piacerai mai chiaro? mi serviva qualcuno con cui passarmi la serata e sei capitato tu, adesso scompari prima che ti rompa i gioielli di famiglia-
- Aggressiva la piccoletta. No, mi dispiace non mi arrendo anzi...mi è venuta una certa voglia- mi stringe al muro e inizia a baciarmi il collo.
Ero bloccata in ogni movimento e cercavo di guardarmi intorno per chiedere aiuto ma la vicina pettegola, questa volta non era interessata ad aiutarmi. Sono nei guai.
Inizia a baciarmi con insistenza e nonostante i miei innumerevoli tentativi, era troppo forte per me. Forse dovrei iscrivermi a kick boxing per difendermi da gente come lui.
-Complimenti- qualcuno stava battendo le mani divertito - Complimenti- ripete.
Jack finalmente mi lascia e guardo Andrea a bocca aperta.
-Non...non è come pensi-
- Cosa dovrei pensare scusa? Non so neanche perché sto perdendo tempo con te-
- Si è proprio come pensi tu... stiamo insieme adesso- Jack mi prende la mano e sorride felice.
- Che cazzo dici? Andrea non è vero- mollo la presa e raggiungo Andrea che si scansa provocandomi una fitta al cuore.
-Sta facendo di tutto per dividerci e tu...non mi credi?- inizio a sentire le lacrime tentare di uscire da un momento all'altro.
-Tu...tu stai facendo di tutto per allontanarmi...solo tu-
- Non stavamo insieme ok? Tu mi avevi lasciata sola per andare da quella- indico un punto a caso - io...avevo bisogno di non pensare a niente e tu non c'eri- lo indico e sta volta sembra paralizzato - Hai preferito andare da quella che stare con me ed io avevo bisogno di dimenticare-
- Io...-
- Adesso sono io che non voglio più sentirti, anzi andatevene da sotto casa mia e tu- indico Jack - Scompari dalla mia vita o la prossima volta chiamo la polizia...chiaro?-
Quella chiave difficile da trovare, questa volta era lì pronta ad aprire la porta e darmi la salvezza.
Al diavolo tutti.
Decido di chiamare Marta.
-Ehi, è già arrivato Andrea?-
-E' successo un casino-
-Ma...mi aveva detto di voler fare pace con te. Che hai combinato?-
-Io? Io che ho combinato? Quel deficiente di Jack si è presentato sotto casa mia e mi ha spinta contro il muro...mentre mi baciava è arrivato Andrea-
-Cazzo...cazzo...maledizione- stava imprecando in tutte le lingue del mondo.
- Mi ha dato delle colpe che non ho, non stavamo insieme e non me ne può fare una colpa. Ho sbagliato a non dirlo prima ma non può farne una questione di stato. Mi ha detto che io lo sto allontanando capisci?-
- Asy dovevi dirlo prima e lo sai-
- Non l'ho detto e ora? Devo cambiare stato? Devo supplicarlo in ginocchio? Lui ha sbagliato a lasciarmi sola mentre io ne avevo più bisogno ok?- stavo urlando.
-Devi solo parlare con lui da persona tranquilla. Vi chiedete scusa e fate l'amore. E' semplice-
-E' più semplice cambiare stato non pensi?-
- Non fare l'idiota. Datti una mossa e finitela con questa tarantella-
Erano le 20:00 e mi stavo abbuffando con qualsiasi schifezza presente sulla faccia della terra ed il campanello inizia a suonare.
-NON APROOOO- urlo a qualsiasi persona si trovi dalla parte opposta della porta.
Suonano ancora ma ribadisco di non voler aprire.
Il cellulare inizia a squillare ed è Andrea.
-Rispondo?- ok, forse parlare da sola non mi aiuta a prendere la decisione giusta e allora decido di rispondere.
-Pronto?-
-Potresti aprirmi? Sono fuori casa tua-
-Arr....arrivo-
Mi guardo intorno e c'era il delirio, passo davanti allo specchio e faccio pena. Inizio a ripulire il disastro in salotto e faccio uno chignon veloce, caccio qualche briciola sulla maglietta e....
-Cazzo, la maionese no- Avevo sporcato i pantaloni e allora corro in camera.
-Ma perché quando mi serve una cosa non la trovo mai?- Prendo le prime cose a portata di mano e corro per le scale infilando i pantaloni puliti.
Suona di nuovo e dopo aver fatto un lungo respiro apro la porta.
- Ma cosa stavi facendo?-
Stavo ristrutturando casa e rendendomi presentabile al mio quasi fidanzato?
-Niente, mangiavo. Entra pure-
Chiudo la porta e mi posiziono sul divano.
- Volevi prendere 10 kili in una serata?-
-Avevo bisogno di riprendermi con cibo spazzatura- cerco di accennare un sorriso ma non so cosa sia uscito perché mi guarda in maniera strana.
-Ho detto qualcosa di sbagliato?- lo guardo e lui mi guarda per poi cercare la mia mano.
-Asy io...forse è stata colpa mia se sei andata con quello lì... ma perché non mi hai detto niente?-
-Pensavo che te la saresti presa con me...- abbasso il viso.
- Pensi di aver fatto la cosa giusta?-
-No...ma tu non mi hai lasciato spiegare - lo guardo con la coda dell'occhio.
-Non riuscivo... saperti con quello è stato così straziante-
-Lo so...ma non capiterà più. O almeno spero. Mi sta rendendo la vita impossibile e vuole farmi litigare con te per andare a letto con lui-
-Lurido verme- mi stringe la mano
-Ehi, mi fai male-
-Scusa ma lo ammazzerei. Senti... ti va di fare pace?-
-Io... lo vorrei tanto-
- E allora che aspetti?.....Vieni qui- allarga le braccia e non me lo faccio ripetere due volte. Lo abbraccio e mi bacia la testa.
-Mi sei mancata-
-Anche tu Andre...Anche tu-
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Lo sbaglio più bello sei stato tu
RomanceAshley Watson è una ragazza di 17 anni. Il suo ultimo boyfriend la piantò bruscamente, sostenendo di essere andato a letto con un altra. In lacrime con la sua migliore amica Marta fece una promessa. Avrebbe pensato solo a godersi l'ultimo anno di sc...