19. Damon-parte 2

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-Una... una che?!- strillai sgranando gli occhi. Luna alzò gli occhi al cielo.

-Una Leggente.- ripeté. Evidentemente la stavo guardando stranito, perché sbuffò e iniziò a spiegare.

-I Leggenti sono un gruppo di persone con un potere speciale: quello di leggere nel futuro. I Leggenti hanno il compito di salvaguardare il destino delle persone alle quali sono state legate e fargli seguire la loro strada.- disse cercando di essere il più chiaro possibile.

-Vengono tenuti sul Monte Greor finchè non compiono l'età matura e vengono addestrati per adempiere il loro dovere al meglio. In alcuni casi straordinari un Leggente può avere anche un altro potere, come me. Io ho il potere di leggere nel futuro e creare armi dal nulla- continuò. Ero rimasto sconvolto da quella rivelazione. Non credo di aver mai letto dei Leggenti, forse erano una setta segreta, ma allora perché rivelarsi a me?

-Luna, perché ti sei fatta scoprire da me?- chiesi d'impulso interrompendo il discorso che stava facendo e che io nemmeno stavo ascoltando.

Mi guardò interdetta. Rimase in silenzio per un po'. Stava cercando una scappatoia. Non voleva dirmelo.

-Ma scusa, non mi sembra ovvio? Io sono la Leggente a cui sei stato affidato, anzi, a cui è stato affidato tuo fratello insieme a Bella, poi ti sei aggiunto tu...- disse con un sospiro quasi di esasperazione.

Feci per dirle che non mi aveva risposto con preciosione, ma lei mi interruppe con un gesto della mano.

-Mi hanno affidato tre persone perché sono la figlia del capo e sono molto vecchia ed esperta, all'inizio nemmeno io capivo perché dovevo badare a un Demone Nero e un Demone Bianco- disse. Si bloccò a guardarmi e aggiunse:-Ovviamente parlo di Alex e Bella- annuii incitandola ad andare avanti anche se ero scocciato visto che ancora parlava solo.per tenermi
occupato.

-Successivamente ebbi una strana visione del futuro che mi fece vedere Alex e Bella... ehm... come posso dire... molto intimi?- era imbarazzata, lo vedevo da come si torturava le mani. E dal volto leggermente arrossito.

Solo dopo capii perché. Probabilmente lei sapeva che io... bhe... che io amavo Bella. E le era costato molto dirmi che c'erano stati momenti intimi tra mio fratello e lei.

-Erano in un bosco e lei stava piangendo, stringeva forte Alex al petto mentre del sangue gli si spargeva sulla camicia. Capii che sarebbe morto, ma non intervenni- disse guardando il terreno aspettando la mia reazione che come previsto arrivò.

Mi alzai di scatto e la guardai con occhi furenti.

-Tu sapevi sarebbe morto e non hai fatto niente?!- urlai. Lei rimase con lo sguardo abbassato a terra. Il mio petto si alzava e abbassava freneticamente, credevo di poterla ammazzare in quel preciso istante, ma mi dissi che sarebbe stata una mossa inopportuna.

-Mi dispiace Damon, ma era destino- si giustificò anche se insicura.

Mi risedetti anche se lo stesso molto arrabbiato e le feci di nuovo segno di continuare.

-Quando lui morì mi diedero anche te come compito e... adesso eccomi qui che cerco di aggiustare la tua strada.- concluse.

Sbarrai gli occhi per poi riaprirli e strofinarli con le mani.

-Non hai risposto alla mia domanda principale...- le feci notare con un sibilo. -Perché devi aggiustare la mia strada? Perchè ti sei fatto vedere da me?- chiesi. Lei rimase in silenzio per un po' come... indecisa.

Socchiuse la bocca come per dirmi qualcosa, ma la richiuse subito.

-Non credo che...-

-Rispondi alla mia domanda!- tuonai. Lei sussultando rispose:-Ho avuto una visione nella quale tu avresti dovuto essere sul trono con una corona in testa... questo prima dell'incontro con tuo padre, poi... un'ora fa ho visto che tu... tu...- balbettò.

-Io?!- urlai più che altro spaventato.

-Saresti morto assassinato.- concluse parlando molto velocememte.

Mi irrigidii di colpo diventando sicuramente bianco. Avevo appena scoperto qualcosa che avrebbe dovuto rimanere un bon avrei dovuto sapere che sarebbe dovuto restare tra me e Luna.

-Mentre Bella ha seguito ogni strada alla lettera tu sbandi sempre, ho sempre cercato, con piccoli imprevisti che facevo accadere io come... come quando eri nella sala del trono, con tuo padre e tua madre, quando avevate scoperto della... morte di Alex- disse ammiccando. Non dissi né feci niente, quindi Luna poté continuare. -Ti rovesciai la tazza del caffè a dosso proprio quando stavi per alzarti e andartene via, perché in camera tua c'erano degli altri Leggenti che stavano controllando il mio lavoro- disse facendomi un esempio. Feci per esclamare qualcosa, ma lei continuò a parlare.

-Quando stavi per sbandare ho sempre avuto un occasione per rimetterti in riga, ma questa volta ho dovuto mostrarmi, è stato inevitabile- disse Luna scuotendo la testa.

-Quindi io... dovrei accettare la proposta di mio Padre?- chiesi titubante.

Lei mi guardò quasi con... tristezza, e annuì. Chiusi le palpebre e presi un respiro profondo... Mi alzai dal letto e mi diressi verso la stanza di mio padre.

Luna non mi seguì. Evidentemente preferì non vedere ciò che sarebbe successo, ma tanto avrebbe saputo tutto lo stesso...

Sudavo di freddo, la mia decisione sarebbe stata molto importante per tutti, ma soprattutto per me. Non sapevo se ero pronto per governare un intero popolo, soprattutto in questi tempi di guerra! Avrei dovuto guidare un esercito, occuparmi delle tasse, del palazzo, dei lavori... Ero molto confuso. Certamente non è cosa da tutti i giorni scoprire che una ragazza che ti è sempre sembrata dolce e indifesa si mostri a te come una Leggente e cioè una specie di tua Guardiana.

Quando arrivai davanti alla porta mi fermai per qualche secondo. Stavo per entrare e dirglielo. Lo stavo per fare... lo stavo per fare... stavo per salire al trono e forse... sposarmi con qualcuno che non avrei mai amato.

Entrai di slancio facendo sussultare mio padre ancora sulla sedia di pelle nera che compilava dei fogli con noia.

-Padre, io accetto la tua proposta. Diventerò re- dissi con voce solenne. Lui mi guardò e sorrise. Lui lo sapeva. Sapeva che sarei venuto da lui. E io lo avevo accontentato, ma sinceramente è stato solo per... salvarmi il fondoschiena.

-Ti aspettavo figlio mio, come al solito non mi hai deluso-

Angelo Degli InferiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora