Mi ero ritrasformata in Beka, odiavo quel corpo anche se era davvero carino... nah! Preferivo il mio. Decisamente.
Portai il corpo di James dentro la mia bara e mi ripulii per benino.
Entrai di nuovo a palazzo. Dovevo sbrigarmi, sicuramente mio padre o il conte avevano informato delle guardie di prendermi.
-Eccola!-
Si parla del diavolo e spuntano le corna... Pensai.
Il conte mi indicava ad un paio di guardie. Sgranai gli occhi. Erano almeno cinque! Mentre io ero sola. Digrignai i denti.
-Conte Kalan...- dissi esibendomi in un inchino mentre mi trasformavo in Bella.
Mentre mi alzavo un ghigno beffardo si disegnava sul mio volto. I vestiti da cameriera bruciarono e apparvero i miei da battaglia con tutte le mie armi.
Il Conte fece dei passi verso di me.
-Sono contenta di aver potuto dormire di nuovo tra queste mura! E... ringrazio molto il fornitore delle armi! Se non fosse stato per lui, questi gioiellini a chi li rubavo!- dissi innocente caricando le armi che avevo addosso.
-Bella non fare sciocchezze...- provó a fermarmi Kalan. Sorrisi.
-Ti consiglio di andare a controllare la salute di tuo figlio...- continai io ignorando la raccomandazione per poi mettermi a ridere sguaiatamente.
-Maledetta!- urlò scagliandosi controndi me. Mi ritrovai a terra sorpresa, con Kalan che non la smetteva di tempestarmi di pugni.
Gli tirai una ginocchiata nelle parti delicate e lui urlò dal dolore scansandosi da me e iniziando a rotolarsi per terra.
Le guardie non si fecero attendere. Presi subito la mia pistola e sparai colpi ben precisi usando le due pistole con la carica di ferro.
Dopo meno di trenta secondi erano tutti morti, li avevo beccati al cuore.
Rimisi le pistole a posto e guardai il conte. Si stava ancora rotolando a terra.
Mi inginocchiai davanti a lui e chiesi prendendogli il volto fra le mani:- Dov'è la mia spada, Kalan?-
Lui non accennò a rispondere, allora feci spuntare gli artigli che penetrarono nella sua carne con facilità facendolo gridare.
-Dov'è?!- urlai più forte al suo orecchio.
-Nello s-studio di t-tuo padre...-balbettò. Imprecai mollandogli il volto, poi presi una pistola con il sonnifero e sparai al braccio.
Non sapevo perché ma non volevo ucciderlo. Tanto per almeno quarantotto ore avrebbe dormito!
Mi misi a volare verso lo studio di mio padre usando le mie ali bianche in modo tale che non potesse sentirmi.
Atterrai in ginocchio prima dell'angolo dello studio di mio padre. Se c'erano le guardie lui era dentro, se le guardie non c'erano lui non c'era.
Mi affacciai e... emisi un piccolo grido di felicità. Le guardie non c'erano. Corsi verso la porta e la spalancai per poi richiuderla dietro di me.
Il parquet rosso ricopriva tutta la stanza. Non c'erano finestre. Al centro della stanza era posta una scrivania davanti a una grande poltrona di pelle nera e dietro delle poltroncine più piccole rosse e oro.
Dietro la poltrona di pelle nera c'erano dei quadri che rappresentavano mio padre nelle ere per lui oro. Cercai di non guardarlo e tirai dritta.
Sia a destra che a sinistra c'erano grandi librerie, ma io sapevo in quale delle due lui teneva le cose più preziose.
Mi diressi verao quella di sinistra e iniziai a esaminare i libri.
"Sergej Luk'janenko" fu il nome che mi fece brillare gli occhi. Era uno scrittore russo che mia madre adorava.
Spinsi il libro facendo risuonare nella mia testa un suono adorabile: click!
Sorrisi mentre la libreria si spostava di lato e iniziavo a vedere un rialzo.
Quando si fu spostata del tutto pitei ammirare la mia spada curata e lucidata. Mi avvicinai e la presi.
Click!
Rimangio tutto ciò che ho detto prima... Pensai chiudendo gli occhi e sentendo che qualcosa calava su di me.
Quando li riaprii ero in gabbia. Mi girai certa di sapere chi mi sarei trovata davanti e il mio "desiderio" venne esaudito.
-Padre- dissi esibendomi in un inchino alquanto cavalleresco. Lui mi guardò da capo a piedi quasi aspettandosi qualcosa.
-Allora? Niente da dirmi? Non vuoi rimproverarmi per aver ucciso e bevuto il sangue di James? Di aver addormentato il conte per due giorni?- chiesi passando le dita sulla lama della spada con noncuranza.
-E tu? Non mi vorresti uccidere? Non vorresti liberare il tuo amichetto? E... non vorresti sapere con chi si sposerà il tuo amico? Damon?- a quelle parole mi irrigidii. Sentii mio padre ridere, mentre mi guardava ferma nella posizione di accarezzare la mia spada guardandola.
Abbassai la lama lentamente per poi guardare mio padre con le lacrime agli occhi.
-Cosa?- chiesi incrinando la testa.
-Hai sentito bene tesoro, Damon si sposerà e lo farà con la tua cara amica Helena- disse incrociando le braccia.
L'ira montò velocemente. Urlai aprendo la gabbia senza nemmeno pronunciare un incantesimo e mio padre sembrò... soddisfatto.
Solo allora, vedendo la sua espressione, capii. Copiose lacrime di rabbia e dolore iniziarono a solcarmi il viso. Avevo capito tutto. Era stato tutto una stratagemmo, un suo piano e io... io ci ero cascata.
-Tu volevi che andasse così! Avevi preso Alex perché così avrei avuto compassione per lui e me ne sarei andata, mi sarei rafforzata e diventata più forte... tu mi hai sempre tenuta d'occhio e solo quando hai visto che stavo andando dai Demoni Bianchi hai mandato Ethan... Ma lui in realtà non doveva rapirmi... doveva collegarci per spingermi a suicidarmi e a diventare l'Angelo degli Inferi...- dissi mentre il dolore che provavo si traformava in rabbia e dalla rabbia all'ira.
-Eccellente ragionamento... l'unico intoppo che abbiamo avuto è stato il fatto che ti sei travestita e non ti abbiamo riconosciuto... solo quello, ma adesso tu ci aiuterai a uccidere i Demoni Bianchi e gli Angeli.- commentò mio padre fingendosi calmo.
Urlai e con un gesto lo scaraventai sulla sua scrivania che si frantumò in mille pezzi. Le guardie entrarono, ma non mi intimorirono. Presi la frusta da una parte e la spada dall'altra e iniziai a uccidere chiunque mi si presentasse davanti.
Quando ebbi finito con le guardie sputai un po' di sangue che a causa di un pugno sulla mandibola mi usciva copioso dal labbro.
Uscii dalla stanza sparando a mio padre un sonnifero, esattamente come il conte (anche se lui avrei desiderato ucciderlo) poi mi alzai in volo e mi diressi verso le prigioni.
Atterrai poco prima dell'angolo della porta delle prigioni, ma le guardie mi avevano sentita. Si avventarono su di me con una forza inaudita.
Presi la mia frusta e con uno scatto l'attorcigliai sul collo di uno che iniziò a tremare per la forza elettrica che mandavo, l'altro mi si avventò da dietro e io riuscii a liberaene dandogli un calcio sotto il collo e credo rompendogli la spina d'orsale.
Presi le chiavi delle segrete e mi fiondai da Alex.
STAI LEGGENDO
Angelo Degli Inferi
Fantasy#1 Fantasia (dal 29-08-2016 al 2-09-2016) #2 Fantasia (dal 8-09-2016 al 10-09-2016) #3 Fantasia (dal 10-09-2016) Grazie a tutti♥♥♥ TRAMA: ♥~Nata principessa cresciuta guerriera L'Angelo Bianco con l'Anima Nera~♥ La neve candida cad...