71. Il patto-parte 3

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[Okay, ieri mi sono completamente dimenticata di pubblicare... Giovedì faccio uno STRAORDINARIO pubblicando di nuovo. Chiedo perdono🙏😿❤]

-Come hai fatto a scappare?!- urlò il Re adirato. Alzai un sopracciglio.

-Hey! Queste informazioni sono private!- dico io mantenendo la calma.

-Mi stai prendendo in giro, ragazzina?- chiese avvicinandosi. Alzai le spalle.

-Se la mette così allora... sì. La sto prendendo per il culo- risposi con un sorrisetto menefreghista. Mi sentivo carica. Una forza che... mi stava facendo rinascere. Sentivo le mie vene pulsare al massimo e le ali... rigenerarsi.

Il Re cercò di darmi un pugno, ma lo fermai con una mano senza farmi alcun problema. In quel momento arrivarono Alex e Damon, che non appena mi vide sorrise come non mai. Sentivo che si stava per mettere a piangere. Ogni suono era amplificato, ogni cosa che vedevo era molto più chiara, ogni piccolo dettaglio riuscivo a percepirlo... Stavo tornando me stessa.

-Sa... credo che abbiate catturato la persona sbagliata... quella che vi dovrebbe salvare il didietro.- dissi. Detto questo sentii le guardie dietro di me retrocedere.
Le mie ali erano tornate e loro erano... sorprese di vederle su di me. Le spiegai facendole vedere anche al Re che non riuscì a spiccicare parola. Lo so che sono incredibile, grazie!

-L'Angelo degli Inferi...- mormorò. Sorrisi con soddisfazione.

-Già... bella scoperta, non è vero?- risposi mentre Alex si avvicinava. Il Re continuava a boccheggiare, senza sapere cosa dire.

-Dov'è Luna?- chiesi ad Alex mentre chiudevo le ali.

-È in camera sua e... ha portato un'amica- rispose. Alzai un sopracciglio. Ovviamente non sapevo che la parola "amica" significasse "persona che cerca di sopportarti, ma vorrebbe ucciderti dall'invidia"...

-Papà, dacci il permesso di farla vivere e di farla circolare liberamente per il palazzo- chiese Damon, che stava di fianco al padre.

-Non la passerai liscia- mi ringhiò contro puntandomi un dito. Dopo pochi secondi che io mi stavo trattenendo per non ridere se ne andò.

-Ti faccio conoscere la ragazza che ha portato Luna...- disse Alex prendendomi la mano, ma io lo bloccai. Mi guardò con una faccia del tipo "Cosa cazzo fai?" mollai la sua mano e corsi da Damon. Alex restò a fissarci a bocca aperta. Okay, lo so che è stato molto scortese, ma... Damon mi era mancato tantissimo! Quel piccolo frammento della mia vita vissuto in accademia è stato strano e... senza Damon non sarei mai riuscita a sopravvivere. Lui mi aveva ascoltata, capita, mi aveva anche offesa e aveva scoperto la mia vera identità lì. In quell'accademia. Con Damon.

-Mi sei mancata...- mi sussurrò accarezzandomi i capelli. Lo strinsi forte a me.

-Tu di più- risposi ridacchiando. Mi staccai sorridendo, poi mi girai verso Alex. Aveva lo sguardo basso e dopo avermi lanciato una piccola occhiata mi fece segno di seguirlo e iniziò a salire le scale. Presi per mano Damon e insieme seguimmo il fratello. Arrivammo davanti a due stanze. Sentii subito un colpo su una e una voce a me nuova che urlava di liberarla.

-Lefkò, sta calma e zitta!- sentii urlare da Luna nell'altra stanza. Ridacchiai, poi, presi le chiavi dalle mani di Damon e andai ad aprire. Non appena Luna mi vide mi saltò al collo urlando dalla gioia. Gemetti per il dolore alle braccia e al ventre, ma la strinsi comunque a me.

-Come stai?- mi chiese. Le sorrisi e le dissi che stavo magnificamente. -Dai... ti faccio conoscere Lefkò- mormorò prendendomi di mano le chiavi. Uscimmo fuori in corridoio mentre i due fratelli ci guardavano divertiti... o almeno Damon sembrava divertito. Aprimmo la camera di Lefkò e feci semplicemente in tempo a vedere un pugno arrivarmi in faccia. Lo intercettai con la mano e poi sbattei la persona che mi aveva aggredito dall'altra parte della stanza. Sul muro si formò una grossa crepa, ma non appena notai che mi ero difesa da una ragazza che per lo più era un angelo corsi da lei e l'aiutai ad alzarsi chiedendole scusa.

I capelli argentati e azzurri erano tutti scombinati e cercai di metterglieli a posto, ma lei mi allontano, quasi frustrata.

-Come hai fatto?- mi chiese quasi aggressivamente. Aggrottai la fronte non capendo. -Come hai fatto a lanciarmi contro al muro?!- ripeté alzando la voce. Entrarono nella stanza Damon ed Alex guardando Lefkò come se fossero pronti all'attacco. Per difendere me.

-Be'... io...- non sapevo che dire per spiegare... -Piacere sono Bella!- esclamai sorridendo e porgendo la mano. Sentii la ragazza irrigidirsi.

-Oh... ed ecco qui la principessina...- sussurrò. Era abbastanza inquietante. La guardai con un sopracciglio alzato ritirando la mano. Si vedeva che non le andavo molto a genio.

-No... non mi chiamare principessina... non mi piace il nome... Bella è più carino- dissi io iniziando a perdere la pazienza. Lefkò sorrise inclinando leggermente la testa.

-Carine le tue bende... Posso dare un'occhiata?- chiese sempre con quel suo sguardo inquietante. Non feci in tempo a capire cosa voleva fare che sentii un dolore intenso al ventre e alle braccia. Mi piegai in due, ma non mi scoraggiai.

-Ma sei impazzita? Scendi dal cielo per venire ad uccidermi? Mi dispiace, ma qui ho un paio di regni da salvare e non ho voglia proprio per niente di mandare tutto a puttane- ringhiai. Non so cosa feci. Mi ricordo solo di essere stata altamente incredibile (con tutta la modestia del mondo, eh...). Spalancai le ali ed urlai. Semplicemente urlai. Non so cosa successe alla mia voce, ma era molto forte. Tutti si accasciarono al terreno, anche se Lefkò resistette per qualche secondo. Non appena smisi mi alzai da terra e mi guardai attorno. Non avevo capito nemmeno io cosa stavo facendo. Non me ne ero resa conto.

-Wow! Nuove mosse tutte da studiare!- esclamai battendo le mani come una bambina di tre anni. Mentre i miei amici si alzavano divertiti, Lefkò cerco di attaccarmi, alzandosi come una furia. Creai una barriera appena in tempo.

-Lefkò! Non permetterle di venire al sopravvento!- urlò Luna. Non capii nulla. Lefkò si allontanò dalla mia piccola barriera quasi spaesata, come se non capisse che cosa stesse facendo. La mia barriera crollò e io guardai l'angelo con stupore e curiosità. Molta curiosità.

Lefkò mi guardò con la bocca socchiusa, poi mi svenne addosso.

Angelo Degli InferiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora