93. La Guerra - parte 3

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Domani. Domani. Domani.

Domani ci sarà la guerra. Domani potrei uccidere milioni di persone se sbaglio. Domani potrei salvarne altrettante.

Io e mia sorella eravamo allinterno della capanna, ancora ad esercitarci. Erano le sette di sera e già avevamo finito di mangiare la piccola cena che ci offrivano. Stavamo provando, senza unire le collane e senza... Attivare la magia. Lei sembrava completamente rilassata, ogni suo muscolo si tirava elegantemente, formando gli arabeschi indicati. Io ero uno stoccafisso. Tutto il peso del Mondo Magico era caricato sulle mie spalle. Come potevo non essere nervosa?!

-Bella, se non ti rilassi non riuscirai mai a farcela!- esclamò Hailey, aprendo di scatto gli occhi e vedendo finire il mio movimento meccanico.

-Non posso immaginare il fatto che domani è il compleanno di Cole e ci sarà una guerra- mi bloccai un attimo pensando a ciò che dissi -Non posso immaginare nemmeno il fatto che ci sarà una guerra, maledizione!- esclamai infatti. Hailey non rispose e continuò a provare l'incantesimo. Mi fa male la schiena per quante volte l'abbiamo provato in questa settimana. Sedute per ore a fare gli stessi arabeschi e a recitare la stessa forma. Se vi lamentate perché correre è stancante, sbagliate. Stare fermi è una tortura. Come per la scuola. Si sta fermi e si studia.

-Finalmente ti sei sciolta! Dai! Svuota la mente, pensa solo alle parole del libro, ripetile tante volte nella mente, poi dille ad alta voce- esclamò Hailey, con entusiasmo. La invidiai in quel momento. Tutta quella serenità il giorno prima di una guerra era... altamente inaccettabile, ma era anche un gesto di incoraggiamento. Certo, questa non è più la sua terra, lei abita negli Inferi e ne è la Regina, ma io sarei preoccupata lo stesso...

Svuotai la mente... come mi aveva detto, poi pensai alle parole, erano in greco, non la lingua che di solito noi Demoni usiamo per le formule, ma quella che usano gli Angeli. Se qui ci fosse Lefkò... Alex mi aveva detto che sarebbe arrivata all'inizio della battaglia. In quel momento era in Paradiso, assieme a suo padre, pregando che tutto sarebbe andato per il verso giusto.

Pronunciai con calma le parole, formando strane forme nell'aria, tagliandola con forza, mentre con l'altra mano le dita facevano giochetti veloci che ho impiegato molto tempo a capire. Era come una lotta con me stessa. Non lo capirò mai probabilmente..

-Perfetto- disse Hailey, con un sorriso stampato in volto. Risposi con uno più tirato e appena accennato. -Hey, stai calma! Domani andrà tutto bene. Vinceremo. Te lo assicuro- disse, poi si mise a dormire. Io invece presi la torcia, avvertendola che sarei tornata dopo poco. Iniziai a contare le capanne da quello giallo. Dopo cinque mi fermai.

-Hey!- sussurrai entrando. Il ragazzino si alzò di scatto a sedere, con un bottoncino in mano. Quando mi vide, mi saltò al collo, facendomi cadere. Condivideva la tenda con Lux e Theresa, ma quei due, evidentemente, non avevano intenzione di svegliarsi.

-Tanti auguri- sussurrai ancora, sorridendo. Lo abbracciai forte, regalandogli anche un bacio sulla guancia. -Se domani non ce la facessi... volevo farti gli auguri e..- dissi, con un timido sorriso.

-Tu ce la farai. Tu sei imbattibile e con tua sorella, ancora di più- disse il ragazzino, sorridendo contento. Si vedeva che anche lui era teso.

-Se non ce la facessi, prendi Lux e Theresa e scappate nel mondo degli umani- dissi ricominciando il discorso che avevo lasciato. Cole annuì.

-Tanti auguri Cole...- mormorai ancora, poi gli diedi un bacio sulla fronte e uscii, per tornare a dormire.

...

Le mie ali venivano accarezzate con cura. Mi svegliai di scatto, rischiando di tranciare la testa a qualcuno. Mia sorella mi intercettò in tempo.

-Abbiamo gli stessi riflessi, sorellina- disse, sorridendo. -Sono le cinque. Gli eserciti si stanno sistemando- disse poi, con tono grave. Mi alzai. Le gambe tremavano e già avevo il fiatone. Mia sorella mi condusse verso il re e i suoi due figli, anche loro tesi.

-Voi starete in terza fila. Nessuna discussione. Non sareste nemmeno dovuti venire- disse duro il re, ad Alex e Damon. I due annuirono, per poi proteggersi la testa con qualcosa di molto sofisticato che sicuramente serve ad eleggere una barriera attorno al corpo. Bello. Sembrava un bottoncino.

Quanto entusiasmo nell'aria... signore e signori, io sto per svenire... pensai, andando completamente nel panico. Alex mi si avvicinò, prendendomi per le spalle. Probabilmente ho gli occhi lucidi, le guance arrossate e il respiro pesante.

-Contiamo su di te. Ce la puoi fare- si fermò per un attimo, poi guardò il fratello, che sorrideva leggermente e gli fece un cenno, come per dirgli:"Fai la tua mossa... non mi offenderò, è la cosa più giusta". Alex mi baciò. Forse il bacio più passionale e forse anche disperato che mai mi abbia dato. Le sue mani calde sul mio volto gelato sono come il marshmallow e una barretta di cioccolato (ho fame ora che scrivo). Ci guardammo per qualche secondo negli occhi. Erano così profondi... con lui mi sentivo al sicuro. Se fosse morto io... non me lo sarei mai perdonato. Lo abbracciai con forza, forse cercando di rompergli le costole per evitare che potesse combattere.

-Ti prego non morire...- sussurro, quando una lacrima cade sul terreno. Mi cinse la vita, baciandomi il collo con dolcezza.

-Staremo insieme, Bella. Per sempre. Ce la faremo- disse il ragazzo, all'orecchio con lei. -ora devo andare... mi hanno lasciato un buco in terza fila- disse, poi, assieme al fratello, corsero verso l'esercito. Era immenso. Ordinato e i quattro settori erano disposti ordinatamente, per poi concludere con la fila di arcieri.

-Io sarò in quinta fila, assieme ai miei uomini... mi fido di voi- disse il re, mettendosi davanti a me e mia sorella che si era, lentamente, avvicinata. Annuimmo in contemporanea.
-Lefkò dovrebbe arrivare a momenti. Starà con voi per vari attacchi che vi verranno rivolti- continuò, poi ci sorrise e se ne andò. Mai avrei pensato di stringere un patto con il Re dei Demoni Bianchi. Mai avrei pensato di amare suo figlio. Mai avrei pensato di avere una vita da fuggitiva. Non avrei mai voluto questo. Ma domani. Tutto sarà normale. Io ed Alex vivremo nel nostro castello e non ci sarà più male in questo mondo pieno di imperfezioni. Diventerà un mondo perfetto. 

La perfezione non esiste.

Ah! Stupida vocina!

-Pronta?- chiese Hailey, toccando la sua collana rossa e nera. Tirai fuori la mia e me la misi al collo. Annuii, anche se il mio cuore martellava come se volesse esplodere da un momento all'altro.

Dimenticate tutti i libri, nei quali le protagoniste non hanno paura della guerra, dimenticate che anche loro non sono spaventate. Io sto per morire di infarto. E la cosa divertente è che il resto del mondo, invece è tranquillo.  Pensano che vinceremo. Insomma, sì, non ho mai perso una battaglia importante. Ma questo è diverso. Io sto per uccidere mio padre. Sto per uccidere il mio popolo. Io non sono riuscita a resistere il giorno in cui il Re dei Demoni Bianchi mi ha costretta ad uccidere i cinque uomini. Ho ucciso tutti tranne quelli del mio popolo. Cole... lui è più un Demone Nero. Io non sono riuscita a resistergli. Forse morirò anche io, dato che sono la Regina dei Demoni Neri. Non riuscirei mai a sopravvivere in un mondo di Demoni Bianchi...

"È così difficile stare con un Demone Bianco quando tu sei l'opposto..." mi ricordai delle parole di Ethan, quel giorno, in Accademia. Mi lasciai sfuggire un piccolo sorriso.

-Stanno per iniziare- mormorò Hailey. Alzai lo sguardo e li vidi. I Demoni Neri pronti ad attaccare. Si sentirono delle urla, poi il primo settore dei Demoni Bianchi attaccò. Una parte degli arcieri. Il secondo blocco. Ancora gli arcieri. Il terzo blocco. Gli arcieri. Il quarto blocco. Questo si svolse in mezzora di tempo, tanto per farvi capire che per me è stato un attimo.

-È ora di entrare in campo- la mia voce sembrò dura e decisa. Decisa a vincere anche questa battaglia.

SPAZIO AUTRICE:
Penulimo capitolooo! Sono in ansiaaaa! Domani avrete l'ultimo

Angelo Degli InferiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora