76. Il Patto-parte 8

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Restai immobile, senza sapere cosa fare. Luna stava per mettersi a piangere, come se fosse stata lei a ricevere la notizia. Presi un profondo respiro. Mi mordicchiai il labbro inferiore, per poi abbassare lo sguardo.

-Com'è successo?- chiesi allora, cercando di non far scendere alcuna lacrima. Luna mi guardò incerta. Come se i suoi poteri da Leggente si fossero rinnovati, capendo anche che io non stavo per niente bene.

Non sono stata molto tempo con Bryan o con Theresa, Lux e Cole... ma mi ci ero affezionata. Avevano salvato me ed Alex dalle guardie, ci avevano ospitato quando noi eravamo spuntati dopo un bel bagno nel Lago di Como...

-Una sparatoria- disse Luna osservandosi le scarpe. Mi sedetti sul letto, completamente paralizzata.

-Starà meglio in Paradiso che qui con noi, allora- dissi poi, decisa. Luna annuì, per poi aggrottare le ciglia e alzare lo sguardo su di me.

-Come fai ad essere sicura che sia andato in Paradiso e non all'Inferno?- chiese. Le sorrisi falsamente, cercando di non far notare la mia infelicità.

-Quando sono andata da loro, prima che mi trasformassero in un semplice Demone Nero, li ho osservati bene... Quasi tutti avevano un'aura chiara, mentre Cole... era quasi del tutto nera... per questo io e lui ci siamo subito capiti... io sono come lui... non mi interessa se sono anche metà Angelo... io rimango sempre e comunque un Demone Nero. La Regina dei Demoni Neri.- mi bloccai per qualche secondo. -Potreste lasciarmi da sola?- chiesi stendendomi sul letto.

-Bella... domani notte partirò per andare all'Inferno- mi disse Luna, poi se ne andò, seguendo gli altri.
Restai immobile sul letto, sicuramente non sarei mancata alla sua partenza... Volevo assolutamente vedere in quale buco nero era finito il mio falso zio!

-Ma sei stupida?- una voce si levò nel silenzio della stanza. Mi alzai di scatto, non capendo di chi fosse e non appena vidi la bambina incappucciata la guardai con aria interrogativa.

-Perchè?- chiesi. La bambina scosse la testa, come rassegnata per poi rispondere.

-Mi sembra ovvio che Luna partirà adesso!- esclamò allargando le braccia.

Mi alzai di scatto aprendo l'arмadιo, come se mi si fosse accesa una lampadina. Presi dei pantaloni neri a vita alta e una canottiera bordeaux corta per poi prendere una giacca di pelle e i décolleté con la fascia che avevo indossato prima che arrivassero le mie tre stiliste. Lasciai trucco e pettinatura così com'erano e iniziai ad armarmi in tutte le maniere possibili. Gambali con pistole e i due pugnali che mi avevano dato Damon ed Alex, la mia spada trasformata in pugnale nello stivale e una pistola nell'altro. Cintura in obliquo con una balestra che in realtà si apriva se schiacciavi un bottoncino e tantissime frecce, una cintura normale con tantissimi coltelli da lancio, la frusta elettrica che però misi ai polsi e per ultimi due pugnali con veleno paralizzante riposti in due tasche interne della giacca.

-Sono pronta!- esclamai guardando la bambina. Quest'ultima non disse niente, ma mi porse un sacchetto. Guardai dentro e vidi la biglia.

-Grazie...- mormorai confusa, poi uscii dalla stanza e mi catapultai in quella di Luna. Non appena entrai la vidi trafficare con una pistola.

-Bella, che ci fai qui?!- strillò, in preda al panico. Alzai un sopracciglio per poi prenderle di mano la pistola e sistemare le munizioni.

-Parti per l'Inferno senza di me? Mi offendi Luna, sai?- le dissi porgendole di nuovo la pistola. La ragazza sbuffò, come infastidita dal mio comportamento. -Come andremo all'Inferno?- chiesi poi, sedendomi tranquilla sul letto di Luna.

-Devo trovare degli ingredienti che ci serviranno per entrare dall'Inferno, poi per uscire dovremo solo capire in quale punto della Terra- spiegò velocemente la ragazza. Arricciai il naso, ma annuii.

-Se vuoi delle armi, sta tranquilla che ce le ho tutte io, tu puoi semplicemente usare i tuoi poteri da Leggente- dico prendendo un coltello da lancio. Luna sbuffò, ma annuì, poi prese uno strano zaino di cuoio marrone e uscì dalla stanza, seguita da me.

-Ma tu vuoi venire con me con i tacchi?- mi chiese poi, strabiliata. Mi guardai le scarpe, poi annuii, come se fosse ovvio. La ragazza sbuffò, poi scosse la testa e si diresse verso l'uscita del castello.

-Sei sicura che possiamo uscire?- chiesi io, continuando a stare dietro di lei. Luna alzò le spalle, poi cercò di superare le guardie poste davanti alla porta, ma loro la respinsero facilmente.

-Dobbiamo passare- disse Luna cercando di nuovo di passare avanti.

-Il Re ci ha detto di non fare passare la Regina dei Demoni Neri per nessun motivo- fosse con tonno grave una delle due guardie.

-Bhe, di al tuo re che tornerò per parargli il culo quando mio padre verrà qui- esclamai, poi presi il pugnale con il veleno e, dopo aver fatto una capriola per atterrare dietro di loro, feci velocemente un piccolo taglietto dietro al collo di entrambe le guardie, colpendole alla spina dorsale e immobilizzandole, quindi, dal collo in giù.

-Bel lavoro... Non le hai nemmeno uccise!- esclamò Luna scavalcando le due figure che tentavano in vanno di muoversi.

Non appena fummo fuori dal palazzo mi guardai attorno.

-Come faremo a trovare gli ingredienti che ti mancano?- chiesi, scendendo le scale, mentre Luna mi guardava sperando che non cadessi dai tacchi.

-Tranquilla, ho pensato a tutto, ma devi metterti queste- disse porgendomi delle lenti a contatto colorate di azzurro ghiaccio, erano per lei, credo. Guardai senza capire, poi però alzai le spalle e me le misi. Non era cambiato niente se guardavo Luna... poi mi girai e vidi un veicolo molto sofisticato. Luna mi fece segno di andare avanti.

Non appena fummo salite mi guardai intorno e chi vidi non mi sorprese molto.

La professoressa di armi.

-Professoressa Swan, quale piacere è rincontrarla!- esclamai sorridendo. La professoressa ricambiò.

-Chiamami Rosanna, non sono più professoressa- disse, mentre il veicolo iniziava a muoversi per non sapevo dove.

- Cos'è successo in accademia?- chiesi con un filo di voce. Rosanna abbassò gli occhi.

-Molti professori sono stati scoperti. Tutti quelli che fin dall'inizio sapevano che tu sei la Principessa Oscura- spiegò. Pensai subito ad Haitchmäc e mi allarmai.

-Sono stati presi Haitchmäc e Aishâ... i due che vi servono per completare la magia...- continuò la prof Swan con rammarico.

-Lei però deve dirci dov'é l'uscita per tornare all'Inferno- disse Luna sorridendo.

-Arriverete al Big Ben. È un vecchio portale ormai dimenticato dal mondo.- spiegò, guardandomi, mentre io mi accarezzavo le piume -Ma prima dovete andare in Accademia a salvare Haitchmäc ed Aishâ e prendere gli ingredienti- continuò la professoressa. Sbattei la testa contro il sedile.

-No Maria, io esco-

SPAZIO AUTRICE:

Ragazzi e ragazzeeeee! Sono nel più totale casino con le mie storie. Mi si sono cancellati due capitoli di Angelo degli Inferi inspiegabilmente e sto cercando di recuperarli, poi sto sclerando perché la seconda storia che ho pubblicato (e la più bella che ho) non sta andando bene e poi c'è l'estate, c'è il caldo, ci sono i compiti, ho un wifii di merda (scusa nonno) e quindi come vedete sto letteralmente sclerando.

P.S. Non si paga schiacciando la stellina quindi siate stellinosi! Devono uscirvi stelline dalle dita come per magia, capito?! E commentate se ne avete voglia ;)

Angelo Degli InferiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora