Mi svegliai all'alba. Quel giorno d'inverno dovevamo partire per impedire a Damon di sposarsi. Non poteva. Sapevo solo questo.
Mi misi dei pantaloni di pelle nera, una canottiera del medesimo e la mia adorata giacca di pelle. Poi degli anfibi neri. Mi lasciai i capelli sciolti e misi un pugnale nello stivale. La mia frusta elettrica l'attorcogliai al polso come un braccialetto mentre misi uno stiletto all'interno della giacca.
Scesi e li vidi tutti seduti sul divano che si salutavano. Era una scena triste, ma avevo la sensazione che ci saremmo rivisti.
-Luna- la chiamai. Lei si girò e mi sorrise.
-Non verrai con noi vero?- chiesi rassegnata. Avevo provato a convicerla, ma lei non ne aveva voluto sapere. Mi disse che ormai non faceva più parte dell'accademia. Scosse la testa sorridendo malinconicamente.
-Ma un giorno tornerò- mi avvertì. La guardai felice. La mia Leggente. La mia adorata Leggente. Ci abbracciammo dandoci delle pacche sulle spalle per incoraggiarsi. Lei fece scendere una lacrima, mentre io mi limitai a sorriderle tristemente.
-Andiamo ragazzi- ci incitò Alex. Abbracciai anche gli altri, a parte Cole. Ci demmo un ultimo cinque e delle pacche sulle spalle. -Mi mancherai ragazzo- gli dissi e lui sorrise. -Anche tu principessa- rispose inchinandosi. Risi leggermente.
-Ciao Bella- mi disse Theresa abbracciandomi di nuovo. Sorrisi tra i suoi capelli rossi. Anche Bryan venne da me. Ci fissammo per un po', poi ci abbracciammo forte. -Non abbatterti mai Demone Nero- mi disse dandomi un bacio sulla guancia. Arrivò il turno di Lux che di slancio mi abbracciò. Lui sorrideva, ovviamente non era felice, ma sapeva che ci saremmo rivisti. - A presto mia cara Angelo degli Inferi- mi disse. Rivolsi un sorriso a tutti, poi andammo fuori. Alex mi aspettava già su un fuoristrada mimetico. Saremmo andati con quello fino a Villa Monastero, poi lì saremmo andati nel Mondo Parallelo e avremmo iniziato la nostra lunga camminata. I ragazzi, invece, avrebbero preso un altro fuoristrada (non chiedetemi dove li abbiano presi...) e sarebbero andati in un altro portale che portava vicino alla base di Valentin.
"Mandategli un bel messaggio da parte mia" gli dissi tanto per scherzare. Sospirai salutandoli un ultima volta prima di partire. Passammo dieci minuti in un totale silenzio. Alcune volte lui mi mandava delle occhiate, ma io continuavo a guardare fuori dal finestrino il grande lago, le persone che lo circondavano, la loro normalità, la loro ignoranza sul fatto che su di loro incombeva una grande guerra. Una vecchietta che comprava il pane, un bambino che piangeva e correva dalla mamma spaventato dal fratello poco più grande di lui che gli faceva delle facce spaventose, una coppietta che mangiava il gelato, persone che si facevano selfie... io non appartenevo a quel mondo, mi era completamente estraneo.
-Siamo arrivati- annunciò Alex parcheggiando disordinatamente la macchina. Ma dove aveva preso la patente??? Domande alla quale non mi ha mai riposto e che io non gli ho mai posto, sicuramente troppo occupata a non morire.
Scesi dalla macchina e mi incamminai in uno stretto marciapiede seguita da Alex che continuava a fissare il cemento con le mani dentro le tasche della felpa. Perché? Bella domanda. Così improvvisamente... senza alcun motivo. Lo guardai di sottecchi. I nostri sguardi si scontrarono e io vidi qualcosa che non avrei mai immaginato... vuoto. Mi fermai di colpo. Lui mi imitò e mi fissò negli occhi. Non avevano nulla, erano vuoti.
-Cosa c'è?- mi chiese bruto. Il mio cuore si indurì d'un tratto. Se fossi stata "lucida" mi sarei messa a piangere, ma ormai avevo colto la sfida. Chi faceva il più duro? Chi riusciva a resistere di più? Io. Sono sempre stata la regina in questo tipo di scommesse. Nemmeno con lui avrei fatto un'eccezione.
-Niente- risposi gelida. Continuai a camminare a testa alta con il ragazzo che mi seguiva. Arrivammo davanti al cancello, ma era chiuso. Mi guardai intorno. Presi lo stiletto da sotto i pantaloni e cercai di utilizzarlo come grimaldello assieme ad una forcina trovata per caso tra i miei capelli. Tutta fortuna...
Dopo vari minuti avevo una goccia di sudore che mi scendeva lenta sulle tempie, mentre Alex mi guardava con sufficienza. Questo mi fece forza e con uno scatto la porta si aprì. Lo guardai con sfida, poi lo invitai ad entrare per primo. Lui non se lo fece ripetere due volte e con la testa alta entrò. Lo seguii a ruota chiudendoli poi il portone dietro le spalle.
Arrivammo dentro la casetta dei domestici e mi ricordai tutti quei balli, nel rinascimento. Le chiacchiere, i vestiti voluminosi e stretti.
Anche Alex si guardò intorno, ma il suo volto non trapelava alcuna emozione.
-Vieni- gli ordinai. Scesi le piccole scalette delimitate da strisce di terra con palme e alberi di ogni tipo. Riconoobbi ogni fontana, ogni piccolo tempietto, ogni colonna, il lago...
Quando arrivammo davanti alle grandi scalinate che portvano alla casa mi fermai di nuovo. Avevo ancora la vecchia musica dell'orchestra di una volta che mi rimvombava nella mente. Avanzai tra gli alberi di mandarino, mandarancio, banano e ibridi. Quando arrivammo alla torretta diroccata mi fiondai lì dentro. Era il luogo da dove eravamo arrivati il giorno prima, il mio preferito oltre tutto.
-Il portale dovrebbe essere qui- disse Alex. Annuii, ma non lo cercai. Andai sul balconcino e guardai il lago. Mi ricordo quando ero a quella festa e c'erano dei bambini impauriti dall'altezza della torretta e che potesse cadere. Sorrisi a quel pensiero.
-Bella, vieni a cercare- mi intimò Alex che già tastava ogni angolo della torretta. Toccai ogni fessura degli specchi, ogni sporgenza di marmo, ogni buco... Niente. Il portale non c'era. E se ci hanno bloccato il portale quelle guardie? Mi chiesi impaurita. Non potevo costrirne uno, ero troppo debole e non avevo gli strumenti adatti.
-Maledizione!- imprecò sotto voce Alex dando un pugno al marmo di fianco ad uno specchio, il quale tremò.
-Alex...- sospirai. No, non potevo confortarlo, e per due motivi: il primo è che non c'erano parole per confortare una persona in una situazione così, il secondo è che io non volevo perdere la sfida. Lo so, sembra una pazzia. Io che ho desiderato per decenni di rivedere Alex, di abbracciarlo, di averlo con me, di raccontargli ogni cosa che mi è passata... Io, mi faccio condizionare da una sfida. Tra l'altro insignificante. Lui voleva fare il duro. Perché? Anche lui mi voleva rivedere. Perché ci siamo fatti così male? Non lo capisco ancora oggi, anche se non è passato molto tempo dall'accaduto... Mi sembrano già anni... Ma non ci dilunghiamo sul mio presente, non voglio svelarvi tutta la storia.
Torniamo al mio passato. Alla mia scontrosità, alla mia bipolarità, alla mia sadicità, cosa che ormai è aumentata di una tacca, alla mia dolcezza, ai miei pianti continui di disperazione, tristezza, felicità... Dovevo scavare nei miei ricordi per trovare qualche indizio per cercare di smascherare il portale. Le poche volte nelle quali ero andata a Villa Monastero per delle feste non era successo nulla di eclatante... a parte una volta... un bambino provò scendere la torretta dal balconcino. Quando era già al di là della balaustra me ne accorsi troppo tardi.Quando un maggiordomo se ne accorse cacciò un urlo e subito i genitori corsero lì. Io stavo conversando con loro, erano dei miei cari amici, anche il bambino mi stava alquanto simpatico. Corsi anche io con loro e pregai il bambino di tornare su. Il bambino era bravo a scendere, ma non appena toccò con un piede l'angolo perfetto del pavimento del balconcino e le sue pareti, sparì con un urlo acuto. Ulaj si chiamava.
È li... Feci un saltino di gioia assieme ad un urletto acuto, tanto che Alex fece una strana smorfia toccandosi le orecchie per poi guardarmi con un sopracciglio alzato. Senza spiegargli nulla scavalcai la balaustra.
-È qui sotto, muoviti- dissi con freddezza. Lui mi seguì senza esitazione. -Dammi la mano, potremo essere trasportati da due parti opposte del Mondo conosciuto sennò- gli dissi afferrandola. Poi con decisione misi un piede sopra il marmo freddo e venni risucchiata in un attimo tracinandomi dietro Alex.
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Angelo Degli Inferi
Fantasy#1 Fantasia (dal 29-08-2016 al 2-09-2016) #2 Fantasia (dal 8-09-2016 al 10-09-2016) #3 Fantasia (dal 10-09-2016) Grazie a tutti♥♥♥ TRAMA: ♥~Nata principessa cresciuta guerriera L'Angelo Bianco con l'Anima Nera~♥ La neve candida cad...