Urlai. Aprii gli occhi di scatto. Respiravo velocemente.
Ho appena ucciso un intero popolo... Alex, Damon...
Iniziai a piangere come una disperata, anzi ero disperata.
Mi rannichiai su me stessa. Dopo aver ucciso quelle persone ero tornata nello stesso punto in cui io e Alex ci eravamo imbattuti nello yeti. Mi ricordavo ogni cosa, ogni goccia di sangue, ogni urla, il... Il cuore di Damon...
Mi raggiunse un conato di vomito e non riuscii a trattenermi. Quando riuscii a finire di vomitare mi rannichiai sotto un albero e continuai a piangere più sommessamente di prima.Passarono minuti, forse ore... Poi sentii uno scricchiolio. Forse non ero riuscita ad ucciderli tutti... Magari qualcuno di loro era vivo... Non riuscii a scollarmi dal mio posto e restai lì a piangere. L'uomo uscì dal folto della foresta e...
Alex! Oh mio Dio non ci credevo. Mi stava guardando stranito. Ehm... Già, stavo piangendo... Ma a me non importò nulla, era stato tutto un incubo, un incubo molto reale. Mi alzai di catto e corsi da lui travolgendolo. Lo abbracciai più che mai e mi appoggiai a lui. Avevo un dolore lancinante al fianco e alle cabiglie, ma non mi importava nulla. Lo strinsi a me quasi soffocandolo e non volevo lasciarlo. Piansi sulla sua spalla. Alex dapprima rimase rigido, poi, lentamente sali sulla mia schiena e mi strinse a sé.
-Sei vivo... Era solo un incubo...- dissi tra i singhiozzi. Lui mi strinse ancora di più.
-Dimmi cosa è successo...- sussurrò tra i miei capelli. Annuii, poi mi sporsi un po'. Lo yeti dov'era?
-Ehm...- indicai delle pozze di sangue per terra, proprio dove c'era stato lo yeti.
-Oh! Sì, be, ho tagliato lo yeti e portato nella caverna e... Come stai messa nel fatto be... Sangue?- disse poi sviando il discorso con una domanda.
-Ho fame anche di cibo normale...- mormorai rossa in volto. Lui mi porse un panino integrale e un pezzo di formaggio.
-Tu?- chiesi. Alex sorrise, poi disse:- Diciamo che hai dormito un po'... Qualche ora...- mi spiegò. Annuii capendo che aveva già mangiato.
-Ora spiegami cosa hai sognato- mi incitò quando finii di mangiare. Subito mi feci cupa. Mi sedetti sotto lo stesso tronco di prima e iniziai a raccontare per filo e per segno ogni cosa, senza tralasciare alcun dettaglio. Lui non mi guardava e continuava a fissare il terreno pensieroso. Questo lo feci anche io. Non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi. Di vedere la sua delusione, la sua amarezza. Mi ricordo quella canzoncina che mi suonava nella testa. Una litania ammaliatrice, che mi aveva spinto ad uccidere tutti, quella strana poesia, che descriveva le malfatte che avevo compiuto. Iniziai a singhiozzare. Non avevo mai pianto così tanto in vita mia. Di solito cercavo di essere forte, ma il solo pensiero che avrei potuto uccidere un intero popolo... no. Quel sogno era così reale... così vivido...-Sta tranquilla, era solo un incubo... - sussurrò. Era tornato dolce... No aspetta, no... non come nell'incubo! Istintivamente mi diedi un pizzicotto, no, era la realtà. Alex mi guardò con un sopracciglio alzato.
-Nell'incubo eri dolce e ora... sei dolce... solo precauzione- spiegai io abbastanza in imbarazzo. Lui rise divertito, poi si alzò senza tendermi la mano e si incamminò ancora con quel sorriso in faccia. Già, non mi aveva aiutato ad alzarmi, è lui, sapeva benissimo che odio gli altri che si impicciano. Sorrisi. Alla fine comunque la scommessa la persi io... Vabbè, dettagli. Non voglio dilagare sulle mie lamentele mentali di quanto fossi stata debole... Le solite cose di una bipolare... Prima ero triste e stavo per morire sommersa dai singhiozzi e poi sono stronza e mi lamento con me stessa per la mia debolezza...
Camminavamo da ore... la gola secca mi faceva male e sentivo come due zanne graffiarle, la fame... l'istinto... le zanne sulle mie mani crebbero all'istante e i miei occhi divennero neri. Guardai verso Alex e... no! Non potevo. Lui continuò a camminare ignaro. Mi fermai di botto afferrando una quercia e sorreggendomi. Tornai normale, ma la fame continuava a tornare, il mio istinto stava avendo la meglio. Alex si girò preoccupato e non appena vide che continuavo a toccarmi la gola come se volessi scacciare qualcosa prese una bottiglia di sangue e me la lanciò. Ma dove l'aveva presa? Non ci feci caso e bevvi. Era freddo, molto freddo, un odore assai strano, sapeva di... come dire... sapete la bevanda alla menta? Di solito si mischia all'acqua... provate a berla senza l'acqua ed ecco a voi il sapore... lasciando stare il fatto che a me non è mai piaciuto quel liquido verde nemmeno mischiato con l'acqua. Quando finii la bottiglia la allontanai da me disgustata. Guardai male Alex.
-Ma cosa cavolo era? Sapeva di... bleah!- dissi tirando fuori la lingua con ancora il sapore di quel sangue schifoso.
-Il sangue dello yeti- rispose lui tranquillo. Sgranai gli occhi. -Oh che schifo...- mormorai io. Stavo per vomitare tutto... -Mi dispiace, ma anche io ho perso molto sangue e non potevo offrirti il mio- spiegò lui. Feci la faccia più disgustata del mondo. Mi venne un conato di vomito. Ma cosa cavolo... Ero sempre riuscita a controllarmi... Perché... Mi misi una mano davanti alla bocca e mi inginocchiai a terra. Alex si avvicinò preoccupato. Un rivolo di sangue nero mi scivolò ai lati della bocca. Sangue nero. Nero. NERO! Iniziai a vomitare questo sangue nero e intanto vari scossoni mi percorsero il corpo man mano sempre più forti.
Quando finalmente finii mi accasciai al suolo. Tutto era più freddo. Si vedeva che l'inverno era alle porte, ma c'era qualcosa che non andava.
-Bella stai bene?- mi chiese Alex guardandomi con occhio clinico. Sgranò gli occhi puntandoli sulle ali. Le guardi. Su ognuna c'era una piuma grigia.
-Presto avrò 50 sfumature di nero su queste povere ali...- borbottai con fare scherzano alzandomi. Alex tirò su un angolo della bocca, ma per un piccolo momento, poi ricominciammo a camminare in silenzio, ma non un silenzio imbarazzante, piuttosto pensoso. Ore e ore. Il sole calava, il cielo iniziava ad a diventare violetto, suo blu. Finalmente qualcosa. La collina. La collina! Urlai di gioia anche se la bocca mi sapeva ancora di menta, poi mi misi a volare, visto che gli alberi si erano diradati. Alex mi seguì a ruota. Pensai di vedere il castello e invece... prato, colline, campi coltivati e...una casetta.
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Angelo Degli Inferi
Fantasy#1 Fantasia (dal 29-08-2016 al 2-09-2016) #2 Fantasia (dal 8-09-2016 al 10-09-2016) #3 Fantasia (dal 10-09-2016) Grazie a tutti♥♥♥ TRAMA: ♥~Nata principessa cresciuta guerriera L'Angelo Bianco con l'Anima Nera~♥ La neve candida cad...