56. Viaggio-parte 13

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Pov's Cole
Lefkò mi aveva proprio sorpreso. Non pensavo gli angeli fossero così. All'inizio anche a me era sembrata un po' scontrosetta, ma... non fino a quel punto! Continuando a camminare con le mani in tasca osservai l'orizzonte e cercai di vedere qualcosa. Intorno a noi c'era il vuoto. Ogni tanto ci imbattevamo in campi coltivati e casette di contadini. Lì rubavamo qualcosa da mangiare, ma niente sangue, ovviamente. Aguzzando la vista riuscii a vedere una linea verde. Magari era la pianura... No, no, riesco a intravedere degli alberi! Vuol dire che sono vicini! Mi avvicinai a mio fratello.
-Hai visto anche tu?- chiesi. Lux mi guardò stranito.
-Certo che ho visto anche io!- esclamò poi capendo a cosa mi riferivo. Peccato... mi piaceva così tanto sapere cose che lui non sapeva e sentirmi superiore! Già, ho tredici anni e cerco di competere con mio fratello di diciotto... Bè tra circa un mese ne compio quattordici... Oddio è il mio Compleanno! E saremo in guerra, va che bello!
-Cole, promettimi una cosa- iniziò mio fratello continuando a guardare l'orizzonte. Mi feci più attento. -Qualunque cosa accada non fare cazzate- ma che cosa profonda! Gli schiaffeggiai la schiena facendo ridere Lux che già si stava trattenendo a stento visto la faccia che giustamente avevo fatto.
-Cretino...- borbottai scocciato.
-Ehi! Non sei l'unico che fa le battute- disse Lux con un'alzata di spalle. Sorrisi furbo.
-Be, a me arrivano a momento... non ho bisogno di pensarci giorni!- Lux scoppiò a ridere. -No... be'... avevo voglia di scherzare, insomma ci vorrà ancora tanto...- disse poi mio fratello cercando, secondo me, una scusa plausibile. Lasciai passare solo perché gli volevo bene... Aspetta! Cioè, no! Io non gli volevo bene! La frase giusta è:"Lasciai passare solo perché era mio fratello". Ecco, così va meglio.
-Ma almeno sapete dove siamo e dove ci stiamo dirigendo?!- chiese Lefkò stizzita.
-No- rispose semplicemente Bryan stringendo le spalle. Lefkò si fermò di botto.
-State scherzando, vero?!- si fermò un secondo a guardarci. -Vero?!- urlò come una pazza. Anzi era una pazza. Bryan si avvicinò lentamente. Avevo visto qualcosa nelle sue mani. Aveva luccicato per un attimo nel terreno. Dopo pochi secondi le mie intuizioni vennero affermate. Bryan scattò e mise una siringa nella spalla di Lefkò che subito si calmò. Ma dopo pochi secondi si accasciò al terreno in preda agli spasmi.
-E ora che le è successo!- esclamai esasperato. Lux mi butta un'occhiataccia. Ecco che il mio fratellone "divertente" ritorna serio... che palle... Comunque! Lefkò sembrava esasperata, gridava, stramazzava per terra come una gallina che stava per essere cucinata e continuava a chiedere il mio nome come se volesse che la salvassi... no, non è vero. Si teneva le mani al collo e lo graffiava. Sembrava che volesse che qualcosa uscisse... poi vomitò qualcosa di verdognolo, compatto... schifoso... Avete presente lo slime? Sì, be', ecco... quella cosa solo un po' più viscida...
-Oh mio Dio!- esclama Theresa preoccupata. Si abbassa al livello di Lefkò che respirava male ma era ancora viva. -Stai bene?- chiese. L'angelo annuì e si alzò pulendosi la bocca con il polso.
-Mi hai fatto solo indebolire, Bryan. Con me quella roba non funziona- disse arrabbiata Lefkò. La ragazza sciolse i suoi capelli argentati e continuò a camminare.
-Lunatica...- borbottai. L'angelo si fermò di colpo e si girò lentamente verso di me. Tutti si schierarono al mio fianco, come per proteggermi. Ragazzi! Io non ne avevo il bisogno! So difendermi benissimo da solo. Lo sguardo di Lefkò era tagliente e... avvelenato... Anche se aveva gli occhi chiusi sembrava che volesse incenerirmi con lo sguardo.
-Ascoltatemi...- disse stringendo gli occhi già chiusi e facendo un finto sorriso. Aveva le mani messe una sull'altra strette tutte e due in un unico pugno. -Qui sono io l'essere superiore. Qui mi dovete rispettare, anche se non siamo nel Paradiso. Qui sono lo stesso la regina indissolubile.- fece per rigirarsi dopo aver detto quelle parole molto inquietanti, ma ci ripensò. Alzò indice verso il cielo come se si fosse ricordata di una cosa, appunto. -E chi proverà a contraddirmi, a dubitare di me e a sparlare di me... a chiunque lo faccia gli succederà questo- non mi resi nemmeno conto che aveva l'indice puntato su di me. Qualcosa di nero mi avvolse. Rimangio quello che ho detto prima! Io volevo che mi aiutassero!!! Sgranai gli occhi quando qualcosa di nero mi avvolse la vita e mi alzò in aria come se fossi una piuma. A proposito di piume...
-Lefkò! Le tue piume stanno diventando nere!- urlò Lux sperando che così mi lasciasse. No aspetta! Non a quell'altezza! Troppo tardi. Lefkò mollò subito la presa e quella cosa nera mi mollò e sparì. Urlai con quanto fiato avevo in gola mentre ero in caduta libera. Guardai i miei compagni stavano cercando di raggiungermi, ma erano troppo lontani. Visto che erano ibridi non avevano le ali, a parte Luna che però evidentemente non sapeva usarle (questa cosa mi fa incavolare, lei sapeva usare le ali e non lo fa! Mi voleva uccidere!!!) Ero morto. Aspettai l'impatto ma non arrivò. Sentii delle mani che mi prendevano. Erano da donna. Ma non erano quelle di Luna e nemmeno quelle di Theresa. Chi mi aveva preso era Lefkò.
Quando riuscii a vederla aveva le lacrime agli occhi, anche se chiusi. Mi appoggiò a terra e si spazzolò un secondo le ali impolverate. Quando tutti ci raggiunsero lei abbassò lo sguardo.
-Scusate ho perso il controllo- mormorò. Luna rimase in silenzio a osservarla con sguardo assorto, mentre mio fratello non perse tempo per urlare contro all'angelo. -Hai perso il controllo?! Per poco non uccidevi mio fratello! Sei impazzita?!-
-Già! Ti sei fumata il cervello?! Un informazione che dobbiamo dare ad Alex sarà quella di non somministrarti calmanti, perché esci fuori di testa!- sbraitò Bryan.
-Quando faccio così datemi questa- e porse a Theresa una fiala di un liquido azzurro scuro. La sorella di Bryan era rimasta paralizzata dal comportamento di Lefkò. Si vedeva che era l'unica che aveva provato ad essere amica dell'angelo...
-Continuiamo il viaggio...- sussurrò Luna. Tutti annuimmo. Io mi girai indietro. Fu un grande errore, oppure una fortuna. Cosa ne so... sono consapevole solamente che vidi un elicottero e che a bordo c'era l'ultima persona che mi sarei aspettato di vedere.

SPAZIO AUTRICE:
Chi sarà mai??? Se avete qualche idea fatemela sapere qui sotto nei commentiii!

Angelo Degli InferiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora